Progetti di Ricerca
Il Dipartimento SUM svolge un’intensa attività di ricerca partecipando a progetti di ricerca nazionali e internazionali. Le ricerche concernono un ampio ventaglio di tematiche nell'ambito delle scienze umane, considerate sotto l'aspetto della indagine e della riflessione culturale, filosofica, letteraria, linguistica e storica.
Contatti e Riferimenti
Delegato alla Ricerca | Responsabile UO |
Prof. Angelo Cicatello | Dott.ssa Lucia Bonafede |
Email: angelo.cicatello@unipa.it | Email: lucia.bonafede@unipa.it |
Link utili
|
PRIN 2022
Si riporta di seguito l’elenco dei progetti di ricerca PRIN 2022 ammessi a finanziamento
Anno | Titolo del progetto | Responsabile Scientifico |
2022 | Il Mediterraneo attraverso gli occhi dei cinesi: un'analisi basata su fonti geografiche e di viaggio dalle dinastie Song a Qing (960-1911) | Renata Vinci |
2022 | Diplomazia, Retorica, Pragmatismo. Uno studio degli atti greci e dei privilegi emessi dagli imperatori bizantini per le città marinare italiane (1100-1400) | Cristina Rognoni |
2022 | Per un meta-archivio dell'expertise in materia di commercio: saperi per il diritto positivo nelle sperimentazioni del potere della tarda età moderna (Regni di Napoli e Sicilia) | Ida Fazio |
2022 | Scrittura delle donne e identità nazionale | Matteo Di Gesù |
2022 | 1920 - 2020 Fantasmagorie di guerra nell'esperienza letteraria contemporanea | Daniela Tononi |
2022 | Toponimia orale in Sicilia, tra storia e spazi vissuti. Un modello digitale, lessicografico e atlantistico | Marina Calogera Castiglione |
2022 | Young new migrants, multilingual spaces and Italian non native language between spontaneous and guided learning | Maria D'Agostino |
2022 | Metalinguaggio e grammaticografia europea ed extra-europea: le teorie sintattiche per la formazione del concetto di ‘lingua’ nella storia delle idee. |
|
2022 | Morfologie del popolo (Italia, secc. XII-XVI) |
Descrizioni sintetiche dei progetti di ricerca sopra elencati.
Il Mediterraneo attraverso gli occhi dei cinesi: un'analisi basata su fonti geografiche e di viaggio dalle dinastie Song a Qing (960-1911)
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Renata Vinci
Alla luce dell'importanza geografica, storica, politica e simbolica del Mediterraneo, sia per il mondo antico che per quello moderno, questa regione tra le terre, anche percepita come la culla dell'Europa (Matvejevic [1987] 1999: 10), è stata vissuta e narrata per secoli come uno "spazio transculturale" per eccellenza, una regione liquida che abbraccia molti popoli, culture ed economie, che non possono essere limitate dal concetto tradizionale di frontiere nazionali (Abulafia 2011: xxiii; Braudel 1985: 8).
Oggi, gli investimenti stranieri nella regione dimostrano il suo ruolo sempre più strategico per le persone che vivono sia vicino che lontano. Tuttavia, mentre il suo significato simbolico per le società europee è ben riconosciuto, pochi studi hanno cercato di investigare la percezione del Mediterraneo da parte del popolo cinese, esplorando la sua formazione, sviluppo e rilevanza.
Basandosi sull'approccio teorico fornito dagli studi sul Mediterraneo e beneficiando degli studi precedenti sulle descrizioni di specifici paesi e nazionalità europei nelle fonti cinesi, questo progetto intende sfruttare le competenze delle Unità di Ricerca nello studio della letteratura geografica e dei viaggi cinesi e arabi per indagare la percezione cinese del Mediterraneo dall'era Song alla dinastia Qing (960-1911) in opere geografiche e di viaggio scritte durante le ultime quattro dinastie imperiali. In particolare, mira a valutare attraverso quali canali e in che misura il Mediterraneo è stato descritto e percepito come uno "spazio transculturale" in Cina nel periodo considerato.
Per far ciò, gli studiosi coinvolti raccoglieranno, classificheranno e analizzeranno, in una prospettiva diacronica, occorrenze del toponimo/i del Mediterraneo e brani correlati dalle fonti imperiali cinesi selezionate mediante un'analisi quantitativa e qualitativa, adottando metodi suggeriti da un ramo transdisciplinare della letteratura comparata noto come Imagologia (Beller, Leerssen 2007).
Cercando rappresentazioni di tratti comuni che uniscono le civiltà del Mediterraneo, anziché trattare singoli paesi e identità nazionali, gli oggetti principali di questa ricerca sono quindi:
1) identificare in che misura la percezione cinese del Mar Mediterraneo riflette l'idea di pluralità e transculturalità,
2) e risalire all'origine della formazione di tale impressione in fonti geografiche precedenti (arabe ed europee) lungo la storia delle interazioni sino-mediterranee;
così facendo, si propone anche di:
3) costruire una piattaforma preliminare di conoscenza sulle impressioni cinesi del Mediterraneo nell'epoca imperiale da condividere con la comunità accademica internazionale, e
4) migliorare la comprensione dello sfondo storico delle attuali relazioni economiche, politiche e culturali, al fine di promuovere un dialogo positivo tra i due poli del continente eurasiatico.
Sito web: https://www.unipa.it/progetti/china-mediterranean/
|
Diplomazia, Retorica, Pragmatismo. Uno studio degli atti greci e dei privilegi emessi dagli imperatori bizantini per le città marinare italiane (1100-1400)
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Cristina Rognoni
Il progetto si propone di indagare un aspetto della diplomazia bizantina attraverso 33 documenti greci emessi dagli imperatori bizantini in favore delle città di Venezia, Genova, Pisa, Ancona e Firenze, datati tra il XII e il V secolo. Questi documenti sono disponibili solo in edizioni ottocentesche, che non offrono né una traduzione né un commento a supporto; inoltre, ad oggi gli atti sono stati studiati secondo una prospettiva economica o per le informazioni che forniscono circa la storia politica dell’impero. Il progetto si propone di studiare questo lascito sotto l'aspetto di memoria culturale e sociale e di fornirne una nuova edizione, con traduzione e commento, che sarà preparata sia in versione cartacea che digitale. Verrà sottolineato il valore degli atti come fonte storica capace di illustrare i tratti identitari dei poteri politici coinvolti nell'attività negoziale. Per quanto riguarda Bisanzio, il progetto dimostrerà chiaramente la modernità del suo modo di promuovere forme di relazioni internazionali che oggi chiameremmo "diplomazia culturale". Infine, la proposta mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questa eredità medievale greca per la storia dell'Europa occidentale e sull'importanza degli Archivi di Stato nel preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.
Per un meta-archivio dell'expertise in materia di commercio: saperi per il diritto positivo nelle sperimentazioni del potere della tarda età moderna (Regni di Napoli e Sicilia)
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Ida Fazio
Il progetto, avviato nel 2018, intende proseguire nella costruzione di un ‘meta-archivio’ dell’expertise applicata al governo dell’economia dei regni di Napoli e di Sicilia nel XVIII secolo, da realizzare attraverso la raccolta sistematica e la pubblicazione di una tipologia di documento (le consulte) tipicamente rivolto a fornire al sovrano pareri ‘esperti’ in vista della produzione di norme di ogni livello. In tal modo, il progetto indaga una modalità discorsiva connessa ai processi decisionali in materia economica, collocandola nelle procedure e nelle relazioni che la generano: quelle tra un potere che sperimenta nuove forme di governamentalità della sfera dell’economico, segnata da una invalicabile contraddizione tra interessi privati e pubblica felicità, e i saperi e linguaggi in grado di neutralizzare il gioco degli interessi coinvolti nella decisione sovrana. Definiamo questi saperi come expertise, ovvero una competenza non basata sulla pratica, bensì su linguaggi universalistici che si avvicinano a quelli della repubblica delle lettere ma che emergono all’interno della macchina amministrativa, chiamati a legittimare il comando sovrano e connessi alla produzione del diritto positivo tardo-mercantilistico. Crediamo che questi documenti testimonino un processo, pur imperfetto e discontinuo, di istituzionalizzazione di procedure decisionali che accomuna l’esperienza di governo dei regni di Napoli e Sicilia a quelle delle coeve monarchie commercianti, come tentativi di costruzione di forme di governo compatibili con le aspirazioni del potere alla sublimazione del commercio in pubblica felicità e alla disciplina degli interessi privati. Il progetto ha già prodotto il volume “Consulte, rappresentanze, progetti per l’economia del Regno di Napoli - I. 1734-1739, CNR, Roma 2021” nel quadro del Prin 2015 “Alla ricerca del negoziante patriota”. Si propone ora l’estensione alle istituzioni consultive siciliane, e il suo prosieguo sul fronte del regno di Napoli, dove il 1739, con l’istituzione del Supremo Magistrato di Commercio, segna l’inizio di un processo di istituzionalizzazione forte e di presumibile accentramento della funzione consultiva che la ricerca si propone di verificare misurandone le implicazioni sugli assetti decisamente pluralistici della prima fase del riformismo borbonico. La proposta si inserisce in un progetto di lungo periodo rivolto alla raccolta e alla sistematizzazione della produzione consultiva all’intero Settecento borbonico. Oggetto di dispersione spesso casuale in diversi e disordinati fondi archivistici, la documentazione costituita dalle consulte in materia di commercio costituisce un immenso e inesplorato patrimonio documentario, la cui divulgazione è suscettibile di produrre un significativo impatto scientifico in una molteplicità di ambiti della ricerca e della riflessione storiografica.
Scrittura delle donne e identità nazionale
Responsabile Scientifico: Prof. Matteo Di Gesù
Il lavoro di ricerca è dedicato allo studio della lirica civile e patriottica, per il raggiungimento degli obiettivi generali del progetto mediante l’analisi di questo genere letterario, ampiamente praticato da poetesse che, intorno alla metà del secolo XIX, prendono parte attivamente alla stagione dei moti e delle rivolte. Lo specifico caso studio dell’Unità di Palermo sarà la poesia delle donne nella Sicilia di metà Ottocento, poco indagata dagli studi critici e in alcuni casi rimasta del tutto sommersa, sebbene ricca di esperienze significative, sia in funzione del ruolo assunto dall’isola nel corso degli eventi che conducono all’unificazione nazionale italiana, sia per gli esiti letterari raggiunti. Sono numerose, infatti, le poetesse siciliane che partecipano alla stagione risorgimentale, accompagnandone gli sviluppi con versi patriottici e civili. In quasi nessun caso, tuttavia, si dispone di moderne edizioni dei testi che ne recuperino la produzione e ne interpretino gli elementi retoricostilistici, interrogandosi sulle maniere di appropriazione del canone letterario risorgimentale da parte femminile in un contesto geografico e culturale periferico rispetto al panorama nazionale, quello siciliano. Saranno oggetto d’indagine da parte dell’Unità di Ricerca di Palermo le seguenti scrittrici:
- Rosa Muzio Salvo (Termini Imerese, 1815-1866), di cui saranno presi in considerazione gli scritti su alcune riviste destinate al pubblico femminile e la produzione di ispirazione patriottica (Poesie, Palermo, Tipografia Clamis e Roberti, 1845; Prose e Poesie, Palermo, Tip. Clamis e Roberti, 1852; Versi, Palermo, Tip. Giornale di Sicilia, 1869);
- Giuseppina Turrisi Colonna (Palermo, 1822-1848), forse la più nota tra le poetesse siciliane d'età risorgimentale; oggetto di indagine saranno le Liriche, Firenze, Le Monnier, 1846;
- Concetta Ramondetta Fileti (Palermo, 1829-1900): accanto agli inediti, si lavorerà su Poesie, Palermo, F.lli P. Lauriel, 1862; Nuove poesie, Palermo, Tip. del Giornale di Sicilia, 1870 e Tip. dello Statuto, 1887;
- Laura Li Greci (Palermo, 1833-1849), materiali inediti e Carme, Palermo, Tip. Clamis e Roberti, 1849;
- Marianna Coffa Caruso (Noto, 1841-1878), Poesie in differenti metri, Siracusa, Stamp. A. Pulejo, 1855; Nuovi Canti, Noto, Stamp. dell’Intendenza G. Spagnoli, 1859 e Torino, Stamp. dell’Unione tip. editrice, 1863.
1920 - 2020 Fantasmagorie di guerra nell'esperienza letteraria contemporanea
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Daniela Tononi
Il progetto indaga il rapporto fra guerra e fantasmagoria nelle letterature contemporanee occidentali e orientali e le sue diverse declinazioni in ambito sociale, politico e artistico-letterario. Il termine nasce nel Settecento in riferimento agli spettacoli realizzati con la lanterna magica che, alla fine del secolo, impressionavano il pubblico con la proiezione di figure demoniache, spettacoli oggi considerati come gli antesignani del moderno cinema. Dall'ambito teatrale nel XIX secolo il concetto è migrato verso quello letterario, connotando artifici narrativi attraverso cui restituire il susseguirsi rapido di colori, suoni e immagini, solitamente sfruttati dal genere fantastico. Successivamente però la fantasmagoria, anche per influenza degli studi psicanalitici, oltre che per il mutare del quadro sociale, economico, tecnologico e mediale, acquista più complesse risonanze in quanto rappresentazione soggettiva di un reale perturbato. Queste considerazioni preliminari evidenziano come la fantasmagoria non si presti a un’unica prospettiva di analisi, ma si ponga invece come oggetto d'indagine storica, sociale e culturale da declinare in chiave interdisciplinare. Il progetto intende indagare il processo di rifunzionalizzazione che nella rappresentazione della guerra e delle sue conseguenze trasforma la fantasmagoria e il fantasmagorico in categoria retorica ed estetico-concettuale. Riprendendo e superando gli studi sul fantastico ottocentesco, ampi e largamente soddisfacenti, il progetto intende dunque concentrarsi sulle forme di manipolazione, alterazione e sospensione della realtà che caratterizzano il periodo che va dal primo dopoguerra alla più stretta contemporaneità. Pur nel constante riferimento teorico al fantasmagorico ottocentesco, la ricerca individua infatti nella crisi del realismo, il momento fondamentale e propulsivo alla trasformazione della fantasmagoria che si affranca dal registro del fantastico. Le motivazioni sono da rintracciare nell’impossibilità di una restituzione mimetica del reale all’indomani delle due guerre che spinge a elaborare nuove modalità di rappresentazione capaci di restituire la realtà, anche in ragione del sopravvenire di nuovi stimoli percettivi.
Toponimia orale in Sicilia, tra storia e spazi vissuti. Un modello digitale, lessicografico e atlantistico
Responsabile Scientifico: Marina Calogera Castiglione
Il gruppo di ricerca (P.I. Marina C. Castiglione UNIPA, Elvira Assenza UNIME, Iride Valenti UNICT) propone un progetto toponomastico finalizzato alla realizzazione di due prodotti: un archivio digitale con un data base relazionale e integrabile (Archivio dei toponimi orali in Sicilia - ATOS) e un dizionario-atlante cartaceo (Dizionario atlante dei toponimi orali in Sicilia - DATOS).
I due moduli sono strettamente correlati perché raccolgono, analizzano, modellizzano i nomi che orientano il rapporto tra uomo e territorio, a partire dalla voce deiparlanti, per la salvaguardia degli ecosistemi linguistico-culturali. L’oggetto di indagine, si inscrive all’interno dell’attivissima ricercatoponomastica internazionale e dei pochi tentativi di fornirne una rappresentazione nello spazio virtuale, aggiungendo – e questo èl’elemento di novità – un approfondimento socio-onomastico che sinora la geolinguistica e la lessicografia non hanno contemplato.
Strumento privilegiato sarà l’etnotesto, che consente la contestualizzazione interazionale del dato onomastico per una più approfondita analisi delle varianti, ma anche delle espressioni locative (deittici, preposizioni, ecc.). La toponomastica, come è noto, costituisce la parte più persistente della stratigrafia lessicale di una lingua e il recupero di questi dati, ad oggi mai indagati in maniera sistematica, fornirà un prezioso tassello alla conoscenza della più grande e plurilingue isola del Mediterraneo.
ATOS e DATOS costituiscono un progetto non più procrastinabile poiché le fonti del sapere dei toponimi orali sono i parlanti, soprattutto gli anziani, e coloro che ancora vivono un rapporto privilegiato con lo spazio naturale, nominandolo.
Il progetto mira a individuare un protocollo omogeneo per le inchieste, il caricamento dei dati e l’analisi lessicografica, anche con il supporto della documentazione esistente (tavole censuarie, catasti, mappe IGM). Si conta di avviare un modulo sperimentale su diciotto centri, anche alloglotti, scelti sulla base della loro salienza geolinguistica: partendo dalla ricognizione delle forme ufficiali e
dalle mappature storiche, si scenderà sul campo per poi trascrivere e analizzare linguisticamente le inchieste. Il risultato in termini di output sarà costituito dall’archivio digitale e sonoro e dalle mappe virtuali sul sito a cui corrisponderà, per ciascun centro di indagine, un dizionario-atlante secondo la formula già sperimentata in un altro modulo dell’Atlante Linguistico della Sicilia (d’ora in poi ALS) avente per oggetto il patrimonio soprannominale individuale (Ruffino 2009 e 2020).
Il DATOS, inoltre, si completerà con un questionario socio-onomastico teso ad appurare i nuovi modelli di identificazione dello spazio extra-urbano, utile a coinvolgere in maniera diretta, non soltanto in fase di divulgazione, ma anche in fase di raccolta attiva le comunità, attraverso una funzione specifica (“Partecipa anche tu!”) pensata per il sito che si prevede di predisporre.
Metalinguaggio e grammaticografia europea ed extra-europea: le teorie sintattiche per la formazione del concetto di ‘lingua’ nella storia delle idee
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Annamaria Bartolotta
Il quadro della nostra ricerca concepisce la grammatica come un punto di incontro per la conoscenza e la riflessione sulla lingua, come una palestra per misurare la consapevolezza metalinguistica per aumentare la percezione di 'lingua nazionale' come lingua d'uso e sistema linguistico. Il periodo di studio saranno principalmente il 16 e 17 sec., partendo da alcune premesse radicate in grammatiche del 15 sec.
Tracciamo tre linee principali di ricerca:
1. l'elaborazione di uno specifico metalinguaggio nelle grammatiche elaborate in un database metalinguistico,
2. Lo studio di concetti sintattici come eredità nascosta delle modiste medievali e delle grammatiche in generale,
3. il loro intreccio con la retorica, perseguendo la codifica della sintassi della subordinazione da Tommaso d'Erfurt fino alla fine del Seicento.
Ciò collega la ricerca con quella del PRIN 2001 sullo sviluppo dei concetti grammaticali in Europa e sull'origine della definizione di subordinazione, proseguita nella ricerca del PRIN 2017. L'unità di Verona approfondisce gli studi di grammatica e storia dei concetti sintattici nelle grammatiche rinascimentali e seicentesche, per completare l'iter di ricerca sull'origine e lo sviluppo delle teorie sintattiche. In particolare, l'unità si occuperà della subordinazione, compreso il ruolo dell'interpunzione sulla sintassi, nonché dello studio delle funzioni delle congiunzioni, delle strutture di embedding in generale, e degli aspetti metalinguistici. Inoltre, è previsto la spoglio di manuali e trattati retorici nelle parti riferite alle strutture sintattiche, che comprendono parti teoriche sulla struttura e definizione delle frasi, dipendenti e coordinate. L'unità di Macerata si occupa principalmente del periodo Port Royal come eredità e alla luce degli insegnamenti della teoria dei Modistae, dei risultati e dei temi della ricerca svolta nel progetto PRIN 2017, proseguendo gli studi sulla retorica che si intrecciano con la ricerca dell'Unità di Verona. Anche lo studio delle grammatiche nazionali (ed extranazionali), in particolare di quelle scritte nell'ambito delle attività di proselitismo dei gesuiti, comprese quelle sia di natura pedagogica e descrittiva (per le lingue nazionali e classiche), sia quelle più teoriche, che accompagnano la formazione del concetto e della consapevolezza linguistica (nazionale) che i gesuiti certamente sostenevano. L'unità di Palermo, proseguendo gli studi contrastivi tra grammatica eurocentrica e la sua terminologia, avviati nel PRIN 2017, si occupa dei sistemi applicati alla descrizione delle grammatiche delle lingue europee, come lo spagnolo e il tedesco, e anche delle lingue extraeuropee, Quechua e Aymara. Questa linea si intreccia con gli aspetti studiati dalle altre unità, con le innovazioni e peculiarità metalinguistiche e teoriche e in generale con le grammatiche di altre tradizioni e la loro influenza su quelle europee, per comporre i tasselli del concetto di consapevolezza linguistica.
Sito web: https://prin2017-sire.eu/
|
PRIN 2022 PNRR
Si riporta di seguito l’elenco dei progetti di ricerca PRIN 2022 PNRR ammessi a finanziamento.
Anno | Titolo del progetto | Responsabile Scientifico |
2022 |
OATI - Open Theaters in Italy IT |
Anna Sica |
2022 |
Understanding homo individualis (UHI) |
Alice Pugliese |
2022 |
Nations at arms. Public institutions, political violence and civil society in the modern and contemporary Mezzogiorno |
|
2022 |
Textus Galloromanici Vetustiores |
|
2022 |
Literature of Socialist Trauma: Mapping and Researching the Lost Page of European Literature |
Descrizioni sintetiche dei progetti di ricerca sopra elencati.
OATI-Open Air Theaters in Italy
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Anna Sica
Per ragioni storiche e per la sua posizione nell'area mediterranea, l'Italia è il Paese con il maggior numero di teatri all'aperto al mondo: molti sono stati costruiti in epoca greco-romana, ma molti altri sono stati realizzati nei secoli successivi e persino nel Nuovo Millennio. Si tratta di un progetto di ricerca pionieristico che si propone di offrire – per la prima volta –una ricognizione e un atlante completo di tutte le tipologie di teatri all'aperto in Italia, con particolare attenzione alla loro storia e ai loro repertori. Questo progetto di ricerca ha un forte impatto a livello nazionale e anche internazionale e mira a conquistare una posizione di leadership per gli studi teatrali, in quanto allo stato attuale non esistono progetti di ricerca accademici sullo stesso tema, né progetti precedenti già finanziati che possano essere complementari. Il progetto di ricerca è altamente innovativo e ha un forte impatto: può diventare un modello di riferimento per il settore della ricerca. In modo particolare l’Unità di ricerca dell’Università degli Studi di Palermo diretta e guidata dalla Professoressa Anna De Domenico Sica (già Anna Sica) si occuperà del rinvenimento della documentazione dei siti teatrali della classicità e della contemporaneità nell’area insulare e del territorio siciliano, e dello studio e dell’analisi della recitazione all’Italiana della grande tradizione capocomicale che ci è pervenuta nel Novecento grazie al recupero dei teatri antichi e del repertorio classico. Infatti, la restituzione dell’inscenamento dei testi antichi nei siti della memoria classica, e la costruzione di teatri moderni ricalcando architetture dell’antico hanno caratterizzato la grande stagione teatrale e culturale della prima metà del Novecento. Rintracciare questo patrimonio teatrale, che ha fatto parlare italiano il teatro nel mondo, e successivamente comprendere la mutazione dell’arte scenica a contatto con la trasmissione dei classici, a partire dalle prime rappresentazione siracusane del 1913, è determinante per individuare cambiamenti e sviluppi artistici e culturali del Teatro italiano, e della Storia del Paese. In quanto tale, il progetto proposto va oltre lo stato dell'arte nello specifico ambito scientifico.
Understanding homo individualis (UHI)
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Alice Pugliese
La grande importanza degli individui è sostenuta da molti degli ideali e delle organizzazioni fondamentali del nostro tempo. Ideali come la libertà individuale, la libertà di parola, il diritto all'autodeterminazione, ecc. dimostrano che gli individui (umani) non sono apprezzati solo come creature autonome, ma anche come fonte di creatività e innovazione. Ciò è legato alla convinzione che nessun individuo può essere completamente spiegato in termini di ciò che ha in comune con altri individui. Sebbene le teorie individualiste siano state in qualche modo screditate negli ultimi decenni, la conciliazione delle esigenze di libertà individuale con le questioni di benessere della società è ancora una sfida aperta per le moderne società democratiche.
Seguendo alcuni suggerimenti di Louis Dumont e riprendendo l'espressione di Fontenay, consideriamo l'"homo individualis" come una struttura concettuale che rende conto dell'intrinseca singolarità dell'essere umano, carica di valori e non riducibile ad alcuna determinazione fisica, biologica, mentale o addirittura sociale. Sebbene tutti gli esseri umani siano coscienti di se stessi in modo non riflessivo e tutti gli esseri umani adulti sviluppino una qualche forma di autocoscienza riflessiva, cioè una forma di auto-rappresentazione, distintiva del tipo di coscienza che caratterizza gli esseri umani (moderni), la coscienza di sé dell’individuo è un tipo di auto-rappresentazione che sembra piuttosto vuota, quando non semplicemente negativa.
L'ipotesi di ricerca di questo progetto è che la capacità di riferirsi a se stessi in modo non critico e non qualitativo vada di pari passo con la capacità di essere consapevoli di se stessi anche come "ego puro" "vuoto" e "indeterminato", e che questa capacità sia essenziale per l'emergere e lo sviluppo dell'homo individualis. Ciò corrisponde quindi a una specifica declinazione culturalmente determinata dell'homo sapiens. Pensare se stessi come homo individualis - cioè pensare se stessi come non riducibili a nessuna delle determinazioni sociali e persino naturali sopra elencate - e e investire questa irriducibilità di un valore positivo e possibilmente essenziale, rende conto della capacità di sentirsi responsabili delle proprie azioni e, in una certa misura, anche dei propri pensieri, idee e giudizi.
In base a questa ipotesi, il progetto indagherà le condizioni di possibilità, la struttura complessiva e le conseguenze in termini di pulsioni, capacità sociali e comportamento sociale dell'homo individualis. Chiarire la natura dell'homo individualis consentirà quindi di comprendere meglio ciò che la sua "natura" (in un senso da definire) richiede e, di conseguenza, a cosa potrebbero equivalere il suo benessere e la sua prosperità.
La comprensione dell'homo individualis offrirà una base per indagare ulteriormente i modi in cui questo può essere fatto, delucidando anche le strutture che permettono di essere cittadini in grado di realizzare la propria individualità in armonia con il bene comune.
Nations at arms. Public institutions, political violence and civil society in the modern and contemporary Mezzogiorno
Responsabile Scientifico: Prof. Matteo Di Figlia
Questo progetto di ricerca studia la violenza politica e la sua governance istituzionale nel Sud Italia dall'indipendenza del Regno di Napoli, nella prima metà del XVIII secolo, ai giorni nostri. La storiografia ha recentemente rivisitato le dinamiche del conflitto politico, ideologico e armato favorendo il cambiamento istituzionale e sociale nel mondo atlantico e mediterraneo dall'Era delle rivoluzioni alla fine del XX secolo. Sulla base di questi sviluppi, il progetto mira a comprendere come la violenza e la sua gestione da parte delle autorità sovrane abbiano influenzato il radicamento delle istituzioni pubbliche, lo stato di diritto e la democrazia rappresentativa nel Mezzogiorno moderno e contemporaneo. A tal fine, il progetto di ricerca esplorerà gli usi e le pratiche della violenza; attori non statali, legali e illegali; le strategie e le tecniche del suo governo pubblico; i dispositivi ideologici e politici utilizzati per legittimare o de-legittimare la violenza e la sua repressione; gli strumenti normativi adottati dai legislatori, le risposte sociali e civiche alle minacce collettive poste dalla violenza e le connessioni tra violenza politica e violenza criminale. Il gruppo di ricerca è composto da cinque Unità di Ricerca: Salerno, Napoli, Palermo, Molise e Salento. Le unità di ricerca lavoreranno congiuntamente su tre tappe tematiche strategiche: 1. Violenza e istituzioni pubbliche nel Mezzogiorno nel l'era delle rivoluzioni; 2. Stato, diritti e società dal l'unificazione al fascismo; 3. Violenza e democrazia nel II secolo. Due assi di ricerca incrociati si intersecano ogni pietra miliare, trattando rispettivamente di violenza politica e coercizione statale; e con pratiche discorsive e codici di legittimazione legale, ideologica e simbolica. Più precisamente, il progetto esplorerà studi di casi pertinenti, ognuno dei quali riflette un processo trasformativo in cui la violenza e il suo governo hanno svolto un ruolo chiave: rivolte agrarie; rivolte anti-assolutiste; opposizione agli eserciti stranieri; insurrezioni liberali e reazioni monarchiche; la repressione del brigantaggio; il mantenimento dell'ordine pubblico durante la Belle Époque, la normalizzazione del paramilitarismo dopo la Prima Guerra Mondiale; la repressione fascista e la Resistenza; le operazioni asimmetriche di intelligence, prevenzione e spionaggio contro il terrorismo; cooperazione transnazionale contro i gruppi criminali globali tra il XX e il XXI secolo. Viene adottata un'ampia prospettiva comparativa, che pone le basi per un'interpretazione innovativa della traiettoria storica del Mezzogiorno. Piuttosto che come un'anomalia apolide, questa traiettoria sarà intesa come parte di un concetto di modernità segnato dall'ascesa di nuove élite urbane, il rafforzamento delle istituzioni pubbliche e dello stato di diritto, il contenimento della violenza pubblica, l'aggregazione nazionale, e la democratizzazione della società. Le azioni di diffusione includono, ma non sono limitate a conferenze, eventi collaborativi, workshop e una piattaforma web-based.
PRIN 2017-2020
Anno | Titolo del progetto | Responsabile Scientifico |
2020 | Corpus dell'antico occitano (CAO 2) | Francesco Carapezza |
2017 | Archivi del Sud. Il Paesaggio Meridiano nel Cinema Italiano Non-Fiction 1948-1968 | Alessia Cervini |
2017 | Designing Effective Policies for Politically Correct: a Rhetorical/Pragmatic Model of Total Sspeech Situation | Piazza Francesca |
2017 | Le parti del discorso incontrano la retorica: alla ricerca della sintassi, nella continuità tra Medioevo ed Età moderna) Parts of speech meet rhetorics: searching for syntax in the continuity between the Middle Ages and the Modern Age |
Anna Maria Bartolotta |
2017 | Mapping Musical Life. Urban Culture and the Local Press in the Post-Unification Italy | Anna Tedesco |
Descrizioni sintetiche dei progetti di ricerca sopra elencati.
Corpus dell'antico occitano (CAO 2)
Responsabile Scientifico: Prof. Francesco Carapezza
Il progetto è la continuazione del Prin 2015, dedicato ai testi medievali occitani e alla loro ricezione antica, con due poli d’interesse tra loro complementari: i canzonieri manoscritti come recettori della lirica e di testi ad essa associati nella trasmissione (narrazioni biografiche in prosa, componimenti in metro narrativodidattico), e, di contro, alcuni testi in prosa di natura diversa (didattici, devozionali, scientifici). Risultato principale è l'allestimento di un archivio testuale articolato su un doppio livello (trascrizioni diplomatiche e edizioni interpretative) e corredato da un potente sistema d'interrogazione.
Suo costituente primario sono le edizioni dei canzonieri; accanto ad esse, gli altri testi presi in esame
nell’ambito del progetto, contribuendo per altro di per sé ad arricchire la documentazione disponibile per l’antico occitano, avranno il compito specifico di cominciare a definire un ‘corpus di riscontro e controllo’ rispetto alla tradizione lirica, valido soprattutto in prima battuta per il livello grafico-linguistico.
Identica funzione di verifica contrastiva avrà il particolare sotto-corpus costituito dai testi lirici a tradizione extravagante, dei quali in passato non è stata condotta un’analisi sistematica.
Edizioni integrali di canzonieri, di testi lirici a tradizione dispersa e di testi in prosa sono proposte in
trascrizione diplomatica e in versione interpretativa. Tali edizioni, eventualmente stampabili in formato tradizionale, saranno:
1) leggibili direttamente in formato digitale (RIALTO: www.rialto.unina.it/) e, per la lirica, agganciate, come elemento di consultazione, al repertorio dei testi (BEdT : www.bedt.it) ma soprattutto
2) interrogabili immediatamente, terminato l'allestimento, sia nel formato diplomatico, sia in quello
interpretativo, attraverso uno strumento avanzato come il software GATTO sviluppato dall'Opera del
Vocabolario Italiano (http://www.ovi.cnr.it).
Si propone di completare i mss iniziati nel Prin 2015 e di allestire nuove edizioni diplomatiche e interpretative.
Inoltre, il nuovo progetto potrà usufruire di versioni rinnovate di RIALTO e GATTO.
L'edizione digitale dei manoscritti verrà accompagnata da studi dedicati ai canzonieri, alla tradizione
manoscritta, a singoli testi, che sfruttino i risultati anche parziali conseguibili attraverso lo sviluppo della ricerca e l'accompagnino con il necessario supporto filologico
Archivi del Sud. Il Paesaggio Meridiano nel Cinema Italiano Non-Fiction 1948-1968
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Alessia Cervini
Il progetto Archivi del Sud mira ad analizzare i modi in cui, dal 1948 al 1968, la produzione non-fiction ha concepito l’immagine cinematografica del paesaggio meridionale italiano, attraversando in maniera creativa e critica una fase importante della storia del cinema del nostro paese. La ricerca si concentra sulle forme in cui il Sud è stato rappresentato e su come esso ha esposto i segni dei cambiamenti culturali e politici in atto nelle pratiche di vita, nella memoria e nella percezione del territorio nel corso di venti, importantissimi, anni della storia del nostro paese.
Il paesaggio è “la parte visibile di un luogo” e come tale non può esistere senza che qualcuno lo veda o lo sperimenti. Esso è inseparabile dalle immagini – nel XX secolo principalmente cinematografiche – che lo hanno storicamente ritratto. Le molteplici raffigurazioni del Sud Italia che il cinema documentario ha visualizzato, elaborato e restituito nel corso della sua storia costituiscono altrettante prospettive e riflessioni sulle idee, forme e pratiche di vita che hanno caratterizzato la storia e la cultura del paesaggio meridionale italiano.
Sito web: |
Designing Effective Policies for Politically Correct: a Rhetorical/Pragmatic Model of Total Sspeech Situation
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Francesca Piazza
Il linguaggio è al fondamento delle nostre comunità sociali e politiche. Una manifestazione relativamente recente dell’importanza che attribuiamo ad esso è il crescente interesse per la violenza verbale e l’“hate speech” da un lato, e le politiche di “politically correct” dall’altro (nel seguito ci riferiremo all’intero dominio con l’etichetta “PC”). Queste politiche sono giustamente considerate critiche per la coesistenza pacifica nelle nostre società civili. Tuttavia, esse hanno anche controindicazioni che sono state ampiamente discusse dalla letteratura.
Le principali controindicazioni sono due: il loro concentrarsi su aspetti puramente verbali, distogliendo l’attenzione dalle condizioni materiali e altri fattori oggettivi dei conflitti; il suo approccio puramente normativo, che limita la libertà di parola, e inibisce la discussione razionale e la negoziazione interpersonale. In aggiunta, le politiche del PC non possono essere efficaci a meno di essere percepite come provenienti da un’autorità razionale imparziale: ma, di fatto, esse tendono ad apparire come una forma di posizionamento sociale, che, come tale, produce ampi effetti di contro-posizionamento.
Questi sono difetti seri ai quali la comunità accademica è chiamata a rispondere, sia elaborando un modello teorico più adeguato sia diffondendolo nella società. Nell’elaborare politiche più efficaci per il PC, la nostra ipotesi di lavoro è che l’attenzione dovrebbe spostarsi a) dalle azioni di istituzioni locali, nazionali e sovra-nazionali alla scala dei corpi sociali intermedi, b) dalla regolamentazione normativa alla libera discussione razionale, c) da un approccio puramente verbale ad uno più ampiamente simbolico – intendendo con ciò una piena considerazione del fatto che l’uso delle parole è inglobato nel contesto di regolarità sociali, emozioni individuali e posizionamenti ideologici.
La nostra convinzione è che l’elaborazione di politiche efficaci richieda lo sviluppo di un adeguato modello teorico. Come Austin (1962) ha scoperto, l’uso performativo del linguaggio ha il potere di creare realtà sociali, ma solo dentro i limiti di alcuni vincoli. Tuttavia, l’analisi di questi vincoli – che sono cruciali per l’efficacia tanto dei discorsi offensivi quanto delle politiche di PC – ha ricevuto modesta attenzione nelle ricerche. Noi intendiamo colmare questa lacuna elaborando un modello di quella che Austin chiamava la “situazione di discorso totale”. A questo scopo, dobbiamo innanzitutto mettere in discussione l’idea post-moderna che i discorsi abbiano un potere costruttivo incondizionato e difendere invece l’idea di un mondo in qualche misura indipendente dai discorsi.
Il modello che intendiamo costruire si colloca all’intersezione tra pragmatica e retorica. La retorica classica è specialmente attrezzata per analizzare l’intreccio tra componenti linguistiche ed extralinguistiche dei discorsi. Innanzitutto, essa include in essi come parte costitutiva non solo il parlante ma anche l’ascoltatore e l’intero uditorio. In secondo luogo, la retorica ha condotto una riflessione su come il linguaggio/ragione (logos) sia intimamente correlato al carattere personale (ethos) e alle emozioni (pathos). Su questo sfondo, è possibile non solo analizzare proficuamente le nozioni di performativo e atto linguistico, ma anche elaborare un modello più efficace per la discussione razionale intorno a questioni socialmente sensibili – laddove la razionalità è concepita come reciproco confronto ed equilibrio riflessivo tra passioni, interessi e punti di vista.
Specificamente, l’analisi dell’ethos sarà basata sull’assunzione che l’identità personale sia allo stesso tempo un fattore e un risultato di dinamiche sociali. L’identità è essenzialmente formata attraverso il posizionamento sociale, di cui è uno stadio cruciale la formazione ideologica del sé a partire dall’adolescenza. La gestione razionale delle identità ideologiche richiede in modo cruciale la considerazione dei fattori emotivi (pathos), con speciale attenzione all’intimo rapporto tra di esse e la formazione di coalizioni ideologiche e stereotipi sociali. Infine, una concezione fruttuosa del logos esige che si elabori un modello di “cittadinanza retorica”, anche attraverso l’attenta analisi del dibattito tra concezioni agonistiche e deliberative della democrazia.
Il progetto ha anche una finalità pratica. Primo, esso mira ad esplorare esperienze esistenti nella gestione dei conflitti e formare una rete accademica su questi temi, anche al fine di promuovere il dibattito circa gli esiti delle politiche del PC in Europa. A questo scopo, abbiamo siglato un accordo con le Università di Bruxelles e Copenhagen. Secondo, il progetto mira a elaborare attività e procedure più efficaci, e metterle alla prova in alcune scuole superiori.
Le parti del discorso incontrano la retorica: alla ricerca della sintassi, nella continuità tra Medioevo ed Età moderna.
Responsabile scientifico: Anna Maria Bartolotta
Ci sono diverse lacune nella storia della linguistica così come varie posizioni affermate non più rispondenti allo stato della ricerca. Il progetto presentato intende valutare la considerazione sulla dimensione della sintassi che, a differenza di quanto affermato, compare nella speculazione sulla lingua nella coazione di grammatica, retorica, logica già prima della età moderna. È opinione condivisa che la riflessione sulla sintassi sia oggetto del pensiero moderno, che vede nella Scuola di Port Royal il punto di svolta che ha portato la grammatica a scindersi dalla logica e a portare la attenzione sulla frase e più genericamente sulla sintassi. Le specifiche ricerche condotte sul materiale glossatorio, quale riflessione cognitiva, e sull’articolato impegno sulla lingua da parte dei modisti e degli scolastici mostra un’attenzione ai ruoli intrafrasali delle partes orationis. Lo studio sul congiunto dei corpora di glosse anglosassoni e irlandesi, della grammatica in Irlanda, della grammaticografia e trattatistica bassomedievale dedicata al linguaggio, della dottrina di Dante sul ruolo della gramatica rispetto ai volgari offre la premessa per una posizione alternativa nella storiografia linguistica e retorica che nulla toglie alla centralità che la sintassi assumerà in età moderna.
Sito web: https://prin2017-sire.eu/ |
Mapping Musical Life: Urban Culture and the Local Press in Post-Unification Italy (MML)
Responsabile Scientifico: Proff. Anna Tedesco, Lucio Tufano
Mapping Musical Life: Urban Culture and the Local Press in Post-Unification Italy (MML) coinvolge le Unità di ricerca di Firenze, Milano, Roma e Palermo. Si propone di ricostruire ampi segmenti della vita musicale nelle principali città dell’Italia postunitaria (Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) tra il 1866 e il 1882. Due le fasi della ricerca: 1) l’implementazione del Database ArtMus (www.artmus.it) attraverso lo spoglio degli articoli musicali delle principali testate quotidiane e settimanali di queste realtà urbane, attualmente non presenti nel DB e per la prima volta così capillarmente indagate; 2) l’analisi e la visualizzazione dei dati in mappe tematiche e interattive ottenute tramite l’impiego di tecnologie digitali per la geolocalizzazione (ArcGIS). MML si prefigge la creazione di un portale web ove confluiscano e interagiscano, da una parte, il DB ArtMus contenente la raccolta dei nuovi dati e, dall’altra, le mappe tematiche e interattive relative a specifici momenti della produzione e della fruizione della musica. MML si propone come primo progetto di ricerca dedicato allo studio delle intersezioni tra musica e contesti urbani nell’Ottocento italiano mediante cartografizzazione, con significativo impatto su diversi campi della ricerca umanistica.
Archivio PRIN
Si riporta di seguito l’elenco dei progetti di ricerca ammessi a finanziamento negli anni precedenti al 2022.
Anno |
Titolo del Progetto |
Responsabile Scientifico |
2015 |
Corpus dell'antico occitano (CAO) |
Francesco Carapezza |
2015 |
Perception, Performativity and cognitive Sciences |
Marco Carapezza |
2015 |
Alla ricerca del "negoziante patriota". Mercantilismi, moralità economiche e mercanti dell'Europa mediterranea (secoli XVII-XIX) |
Ida Fazio |
2015 |
Proteus. An interpretative database of the Greek and Roman mythical lore |
Giusto Picone |
2012 |
Il sapere mitico. Antropologia del mito antico |
Giusto Picone |
Descrizioni sintetiche dei progetti di ricerca sopra elencati.
Corpus dell’antico occitanico (CAO)
Responsabile Scientifico: Responsabile unità di ricerca (Palermo) Francesco Carapezza
Unità e responsabili: Chieti-Pescara (Maria Careri); Roma Sapienza (Stefano Asperti); Napoli (Costanzo Di Girolamo); Padova (Giosuè Lachin); Torino (Walter Meliga); Palermo (Francesco Carapezza); OVI – Firenze (Paolo Squillacioti).
Il progetto è dedicato ai testi medievali occitanici e specialmente alla loro ricezione antica e ha due poli d’interesse tra loro complementari: i canzonieri manoscritti come recettori della lirica e di testi ad essa associati nella trasmissione (narrazioni biografiche in prosa, componimenti in metro narrativo-didattico), e, di contro, alcuni testi in prosa di natura diversa (didattici, devozionali, scientifici). Risultato principale sarà l'allestimento di un archivio testuale articolato su un doppio livello (trascrizioni diplomatiche e edizioni interpretative) e corredato da un potente sistema d'interrogazione. Suo costituente primario saranno le edizioni dei canzonieri; accanto ad esse, gli altri testi presi in esame nell’ambito del progetto, contribuendo per altro di per sé ad arricchire la documentazione disponibile per l’antico occitanico, avranno il compito specifico di cominciare a definire un ‘corpus di riscontro e controllo’ rispetto alla tradizione lirica, valido soprattutto in prima battuta per il livello grafico-linguistico. Identica funzione di verifica contrastiva avrà il particolare sotto-corpus costituito dai testi lirici a tradizione extravagante. Edizioni integrali di canzonieri, di testi lirici a tradizione dispersa e di testi in prosa, verranno proposte in trascrizione diplomatica e in versione nterpretativa. Tali edizioni, eventualmente stampabili in formato tradizionale, saranno:
1) leggibili direttamente in formato digitale (RIALTO: www.rialto.unina.it/) e, per la lirica, agganciate, come elemento di consultazione, al repertorio dei testi (BEdT: www.bedt.it) ma soprattutto 2) interrogabili immediatamente, una volta terminato l'allestimento, sia nel formato diplomatico, sia in quello interpretativo, attraverso uno strumento avanzato come il software GATTO sviluppato per l'Opera del Vocabolario Italiano (http://www.ovi.cnr.it) e in prospettiva, auspicabilmente,3) integrate anche entro le concordanze complete della letteratura occitanica medievale (COM) ideate da P. Ricketts e portate ora avanti da D. Billy (concretamente il livello COM 3 per quanto riguarda la prosa e COM 4, ora allo stato di solo progetto, dedicato appunto ai canzonieri).
Si propone di cominciare con i manoscritti costituenti il nucleo della famiglia individuata con la sigla “epsilon” da parte di Avalle: i canzonieri siglati D-Da, A, B, H, N e gli antichi frammenti A', m e z, con il prolungamento occitanico rappresentato da E e dal “Libre de Miquel de la Tor” e con
primi sondaggi sul “canzoniere di Bernart Amoros”, connesso con N e con A. [+ mss con musica GRXW; Sg; PQ; V; T; O; F; N2].
L'edizione digitale dei manoscritti verrà accompagnata da studi dedicati ai canzonieri, alla tradizione manoscritta, a singoli testi, che sfruttino i risultati anche parziali conseguibili attraverso lo sviluppo della ricerca e l'accompagnino con il necessario supporto filologico.
Perception, Performativity and cognitive Sciences
Responsabile Scientifico: Francesco Carapezza Responsabile unità di ricerca (Palermo)
Unità e responsabili: Chieti-Pescara (Maria Careri); Roma Sapienza (Stefano Asperti); Napoli (Costanzo Di Girolamo); Padova (Giosuè Lachin); Torino (Walter Meliga); Palermo (Francesco Carapezza); OVI – Firenze (Paolo Squillacioti).
Il progetto è dedicato ai testi medievali occitanici e specialmente alla loro ricezione antica e ha due poli d’interesse tra loro complementari: i canzonieri manoscritti come recettori della lirica e di testi ad essa associati nella trasmissione (narrazioni biografiche in prosa, componimenti in metro narrativo-didattico), e, di contro, alcuni testi in prosa di natura diversa (didattici, devozionali, scientifici). Risultato principale sarà l'allestimento di un archivio testuale articolato su un doppio livello (trascrizioni diplomatiche e edizioni interpretative) e corredato da un potente sistema d'interrogazione. Suo costituente primario saranno le edizioni dei canzonieri; accanto ad esse, gli altri testi presi in esame nell’ambito del progetto, contribuendo per altro di per sé ad arricchire la documentazione disponibile per l’antico occitanico, avranno il compito specifico di cominciare a definire un ‘corpus di riscontro e controllo’ rispetto alla tradizione lirica, valido soprattutto in prima battuta per il livello grafico-linguistico. Identica funzione di verifica contrastiva avrà il particolare sotto-corpus costituito dai testi lirici a tradizione extravagante. Edizioni integrali di canzonieri, di testi lirici a tradizione dispersa e di testi in prosa, verranno proposte in trascrizione diplomatica e in versione interpretativa. Tali edizioni, eventualmente stampabili in formato tradizionale, saranno: 1) leggibili direttamente in formato digitale (RIALTO: www.rialto.unina.it/) e, per la lirica, agganciate, come elemento di consultazione, al repertorio dei testi (BEdT: www.bedt.it) ma soprattutto 2) interrogabili immediatamente, una volta terminato l'allestimento, sia nel formato diplomatico, sia in quello interpretativo, attraverso uno strumento avanzato come il software GATTO sviluppato per l'Opera del Vocabolario Italiano (http://www.ovi.cnr.it) e in prospettiva, auspicabilmente, 3) integrate anche entro le concordanze complete della letteratura occitanica medievale (COM) ideate da P. Ricketts e portate ora avanti da D. Billy (concretamente il livello COM 3 per quanto riguarda la prosa e COM 4, ora allo stato di solo progetto, dedicato appunto ai canzonieri). Si propone di cominciare con i manoscritti costituenti il nucleo della famiglia individuata con la sigla “epsilon” da parte di Avalle: i canzonieri siglati D-Da, A, B, H, N e gli antichi frammenti A', m e z, con il prolungamento occitanico rappresentato da E e dal “Libre de Miquel de la Tor” e con primi sondaggi sul “canzoniere di Bernart Amoros”, connesso con N e con A. [+ mss con musica GRXW; Sg; PQ; V; T; O; F; N2 ]. L'edizione digitale dei manoscritti verrà accompagnata da studi dedicati ai canzonieri, alla tradizione manoscritta, a singoli testi, che sfruttino i risultati anche parziali conseguibili attraverso lo sviluppo della ricerca e l'accompagnino con il necessario supporto filologico.
Alla ricerca del "negoziante patriota". Mercantilismi, moralità economiche e mercanti dell'Europa mediterranea (secoli XVII-XIX)
Coordinatore scientifico nazionale: Prof. Biagio Salvemini (Università di Bari)
Responsabile Scientifico dell’Unità di Palermo: Prof.ssa Ida Fazio
Componenti dell’Unità dell’Università di Palermo: Ida Fazio, Giovanna Fiume, Antonino Blando
Settore ERC principale: SH - Social Sciences and Humanities
Sottosettori ERC:
1. SH6_6 Early modern history
2. SH2_6 Political systems, governance
3. SH1_14 History of economic thought; quantitative economic history; institutional economics;
economic systems
Il progetto intende studiare i mercantilismi come tentativi, incoerenti perché intimamente contraddittori, di governo delle economie tramite la costruzione di figure sociali capaci di agire dentro spazi congrui con quelli del proprio principe, di promuovere il “commercio attivo” e, in ultima istanza, in grado di realizzare la pubblica felicità mettendo un freno ai loro interessi privati. Trasporre la manipolazione dell’individuo socializzato dall’ambito teologico-sacrale a quello dei poteri civili è un elemento costitutivo della “age of commerce” votata al fallimento in cui corpi sociali e individui, da un lato, lottano per conquistare spazi nei processi decisionali e trasformare la scrittura delle leggi in un terreno di negoziazione corale; dall’altro elaborano moralità non statalistiche, una “culture of commerce” in grado di produrre norme, valori e pratiche che coabitano, concorrono, configgono con quelle promosse dai mercantilismi. Si tratta dunque di un episodio cruciale delle “sperimentazioni del potere” del mondo occidentale, che incontra problemi di fondo di regolazione sociale e produce dilemmi ancor oggi irrisolti.
Proteus. An interpretative database of the Greek and Roman mythical lore
Coordinatore nazionale: M. Bettini (Università di Siena)
Responsabile Scientifico dell’unità locale: Prof. Giusto Picone
“PROTEUS. An interpretative database of the Greek and Roman mythical lore” is designed as a systematic online digital interpretative book of Greek and Roman mythical tales. PROTEUS takes its start from the project “Mythical lore. An anthropology of ancient myth”, funded by the MIUR (PRIN 2010/11). This project is methodologically rooted in the belief that myth is capable of conveying models of thinking and patterns of behaviour particularly important for the cultures that devised, elaborated and transformed it over time. The myths will be arranged into four thematic categories: 1. The individual 2. The community 3. The world 4. The gods These categories will be composed of subcategories (all of them subdivided into the twin sections Greece / Rome): the first category will include the subcategories Birth, Life, Death, Name, Gender, Emotions, Character, Health and Illness; the second category will include the subcategories Kinship, Family, Towns and states, Political institutions and laws, Economy, War, Communication; the third category will include the subcategories Animals, Plants, Minerals, Space and Time; the fourth category will include the subcategories Theogony; Worship; Festivals; Divination; Sacrifice; Prayer; Magic; Purification; Oath; Dream; Underworld. The expected results of PROTEUS encompass:
1. the diffusion of classical culture at every level, thanks to the creation of an open-access resource which will result in a user-friendly, free, innovatively organized, scientifically state-of-theart, interactive and thought-stimulating online database of Greek and Roman mythical tales;
2. the promotion of the use of digital tools in a field of study where the role of online resources is still underestimated;
3. the consolidation of a network of scholars whose long lasting cooperation has given so far significant outcomes;
4. the possibility to fund the research activities of JRFs and Post-docs who already have developed an expertise, and revealed excellence, in the study of the ancient myths. The Units will work under the leadership of M. Bettini, whose scientific production has long centred on the significance of myth for the comprehension of the ancient cultures and societies. The Units of Palermo (led by Giusto Picone) and Torino (led by Giulio Guidorizzi) will deal with the second category (The community).
Il sapere mitico. Antropologia del mito antico
Coordinatore nazionale: M. Bettini (Università di Siena)
Responsabile Scientifico dell’unità locale: Prof. Giusto Picone
All'interno di un progetto più generale, volto a realizzare uno strumento in grado di offrire un'analisi puntuale dei significati culturali veicolati dai miti greci e romani, l'Unità di Palermo intende occuparsi delle storie relative, in Roma antica, ad alcuni tratti specifici dell'essere umano (infanzia, giovinezza, vecchiaia, morte, intelligenza e stupidità), dell'identità (nel suo doppio livello di rappresentazione, come identità degli individui e come identità collettiva), della rappresentazione dei mostri e degli ibridi (anche in rapporto alle figure mostruose che appartengono a storie greche). Il raccordo con l'operazione più generale di ricognizione, classificazione e interpretazione dei racconti mitici, tanto sul piano dei contenuti quanto sul versante della forma narrativa, in vista della compilazione di un'opera complessiva sul sapere mitico greco e romano, intende altresì consentire all'Unità di ricerca uno specifico approfondimento del riuso dei miti di fondazione della gens romana nelle rappresentazioni letterarie tardo repubblicane e d'età neroniana, soprattutto nell'ambito dell'epica di Lucano e delle tragedie di Seneca.
EUROSTART 2022
"Portata e impatto dell’arte sostenibile nell’Europa sudoccidentale: il caso di Palermo" - Inquadramento e valutazione di coinvolgimento pubblico, risposta estetica e cambiamento comportamentale rispetto alle sfide di sostenibilità attraverso l’attivismo.
Responsabile scientifico: Prof. Diego Mantoan
Gruppo di Ricerca: Partecipano al team di ricerca le professoresse Gabriella De Marco, Elisabetta Di Stefano, Vincenza Garofalo, nonché i ricercatori Valeria Maggiore e Giacomo Tagliani. Il progetto è realizzato in collaborazione con Peter Schneemann (Universtät Bern) e Carolina Fernandez-Castrillo (Universidad Carlos III Madrid), oltre ad essere parte del cluster di ricerca “The Ecological Imperative” (SNSF Synergia, CH).
Breve descrizione del progetto: Il progetto PARSEUS si propone di adottare un nuovo approccio all’analisi dell’emersione e impatto di attività artistiche considerate sostenibili – per scelta tematica o strumenti adottati – nell’area dell’Europa sudoccidentale intese quali speciale forma di attivismo civico, estetico e culturale capace di favorire il necessario cambiamento comportamentale nei confronti delle sfide di sostenibilità individuate dall’Agendo 2030 dell’ONU. Il tema si iscrive appieno nelle nuove politiche dell’UE e negli intenti specifici del PNR, andando a indagare il rapporto tra arte e società, valutandone l’impatto estetico-sociale su sviluppo sostenibile ed emergenza climatica, nonché inquadrando l’apporto della cultura umanistica rispetto alle trasformazioni sociali in essere e alla società dell’inclusione. Nello specifico, si intende guardare alle esperienze di attivismo artistico e prassi partecipative nell’Europa sudoccidentale dall’inizio del nuovo millennio che abbiano dimostrato una consapevole tematizzazione della sostenibilità in ambito ambientale, sociale ed economico. Il progetto prende le mosse dall’emersione spontanea di un campo dell’arte dedito ai temi dello sviluppo sostenibile a partire dal nuovo millennio, ma il cui ambito, contributo e sviluppo è stato finora scarsamente considerato sia a livello accademico e, soprattutto, a livello sociale e di scienze della sostenibilità. Maturata specialmente in circuiti alternativi, l’arte sostenibile ha visto proliferare in Europa sudoccidentale un vasto numero di autori capaci di realizzare progetti artistici dal forte impatto estetico e sociale. Approfondendo il caso specifico di Palermo attraverso il finanziamento EUROSTART si intende offrire un esempio paradigmatico, nonché prototipico per i metodi di mappatura e valutazione delle attività artistiche sostenibili che si sono sviluppate all’interno del tessuto urbano, specie di public art, street art e performance partecipative, inserendole altresì in una rete di relazioni nazionali e internazionali.
Linguaggio e diritto tra esclusione e inclusione
Responsabile scientifico: Prof. Salvatore Di Piazza
Breve descrizione del progetto di ricerca: Il progetto si propone di riflettere sulla relazione – complessa ed articolata – tra le pratiche linguistiche e l’esercizio di forme di violenza e discriminazione e sul ruolo che il diritto gioca (e può giocare) in questo intreccio. Se, infatti, per un verso, il linguaggio è una delle modalità più specifiche dell’essere umano per creare comunità e rafforzare i legami sociali della polis, per un altro verso esso si configura come una forma – anche in questo caso del tutto specifica dell’animale umano – per esercitare una violenza che non necessariamente è meno pericolosa e distruttiva rispetto alla violenza fisica. Una delle manifestazioni più tipiche di tale violenza che si esercita attraverso il linguaggio è quella – rancorosa ed esplicitamente aggressiva – rappresentata dallo hate speech. Con tale espressione si intende una qualsiasi forma linguistico-espressiva il cui scopo è insultare o denigrare i membri di un gruppo sociale identificato da caratteristiche quali la razza, l’etnia, la religione, il sesso o l’orientamento sessuale, o comunque suscitare ostilità nei loro confronti. Si tratta, probabilmente, della forma più estrema e problematica di parola violenta, quella che più mette alla prova la paziente sopportazione che la libertà di espressione per sua natura richiede. Il discorso d’odio è, infatti, quanto di più brutale il linguaggio possa essere, espressione linguistica del rifiuto dell’altro come essere umano: uso del linguaggio volto a tracciare il confine comunitario Noi/Loro in termini ontologicamente irrevocabili, come atto di espulsione dell’altro dalla vista delle cose accettabili. Il progetto si propone di avviare un’indagine sul funzionamento e sulla natura della parola che ferisce, discrimina ed esclude, a partire da una serie di interrogativi espressioni d’odio, immunizzandole, per così dire, da qualsiasi forma di limitazione. In questo modo, tuttavia, altre questioni diventerebbero centrali e non differibili: non si rischierebbe infatti – simmetricamente rispetto a quanto detto in precedenza – di favorire in questo modo che società che si definiscono democratiche e liberali diventino ambienti ostili e repulsivi per intere categorie di soggetti? Non bisogna in qualche modo mettere in equilibrio il diritto alla libertà di espressione con il diritto ad altri valori altrettanto sacri della carta costituzionale? Quali alternative – linguistiche e giuridiche – proporre, dal momento che queste due appena presentate appaiono spesso estreme e, in ultima analisi, inefficaci?
EUROSTART 2021
Traduzione audiovisiva e servizi integrati per una cultura accessibile: Audiodescrizione per ciechi
Responsabile scientifico: Prof.ssa Floriana Di Gesù
Breve descrizione del progetto di ricerca: Allo scopo di avanzare proposte concrete dirisanamento dei divari e delle discrepanze all’interno di ciascun Paese e tra i diversi Paesi europei, il progetto Culta-Audere si propone di raggiungere l'inclusione di gruppi con disabilità visive nei settori della traduzione audiovisiva che vanno da TV, cinema teatro e festival al web, anche se si privilegerà, nel progetto, l’area museale e dei percorsi turistici. Si punta, pertanto, al miglioramento dello strumento dell’audiodescrizione e alla realizzazione di un manuale di buone pratiche, che analizzi già esistenti e ne possa migliorare la metodologia di lavoro, e all’implementazione di linee guida trasversali e standardizzate per i paesi comunitari, da poter proporre anche come modello ai paesi extra EU. Si tratta di partire necessariamente da una approfondita analisi dei bisogni del target/utenza, nei diversi paesi e nelle diverse aree linguistico culturali presenti in Europa, fondandosi sulla ricerca collaborativa tra i centri di ricerca, le associazioni degli utenti non vedenti o ipovedenti e le agenzie professionali che forniscono i servizi di audiodescrizione. Ciò consentirà di sviluppare i temi metodologici della ricerca a riguardo e di avere un riferimento per i professionisti che operano in questo campo, al fine di raggiungere una vera standardizzazione di questo sistema da parte di tutti i musei e le aree del patrimonio culturale in Europa. Si propone, pertanto, un obiettivo principale raggiungibile, ovvero quello di offrire la metodologia della ricerca per porre le basi a un sistema di garanzia all’accessibilità culturale a determinati e ampi gruppi sociali con disabilità sensoriale, prevedendo una possibile applicazione delle normative comunitarie e la conseguente normalizzazione del servizio audiodescrittivo nelle sue varianti, alla stregua di quanto è avvenuto rispetto alle disabilità fisiche (realizzazione di rampe, ascensori, etc. per facilitare l’accesso ai musei e ad altri specifici luoghi di conservazione del patrimonio). In questo contesto progettuale, fondamentale sarà la costituzione di una rete di collaborazioni scientifiche, già testimoniata dal numero delle manifestazioni di interesse che si presentano nella proposta progettuale, capace di coinvolgere diversi paesi e istituzioni in un impegno di ricerca cooperativo, focalizzato sulle aree tematiche dell'inclusione e dell’accessibilità per disabili sensoriali visivi. Infatti, il gruppo di ricerca proponente intende coinvolgere diversi centri Universitari. Culta-Audere, infine, è concepito per creare una connessione sistematica con il terzo settore, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese operanti soprattutto nei settori del turismo e dei circuiti museali al fine di stimolare e incrementare la collaborazione con i contesti universitari, favorendo così percorsi formativi e di inserimento professionale graduali (es. tirocini e prove a tempo) con l'obiettivo di produrre contratti di lavoro. L'approccio alla base del progetto è principalmente cooperativo e basato sulle competenze, perché le sue coordinate cruciali fanno riferimento a una rete di lavoro condivisa con tutti i paesi consorziati e allo sfruttamento armonico di quelle abilità, competenze e competenze veicolate da ogni singolo paese nel campo di diversità e inclusione. Il progetto prevede due macrofasi: 1. Indagine teorica sullo stato della ricerca nazionale e internazionale sull'accessibilità nell’audiodescrizione. In questa fase il Team approfondirà la letteratura scientifica inerente al tema del progetto e le ricerche di riferimento, oltre a rintracciare contatti nazionali e internazionali, per reperire conoscenze e metodologie, anche in maniera comparativa, per supportare la prosecuzione della ricerca, anche in riferimento a standard internazionali o best practices già sperimentate. 2. Identificazione di un ampio campione per la ricerca qualitativa. Osservazione sistematica nei contesti dei paesi del partenariato (osservazione diretta: griglie di osservazione; osservazione indiretta: questionari, interviste non direttive, focus group). Nella prospettiva dell'inclusione, intesa come 'operazione contestuale', uno spazio politico, culturale e operativo pensato per accogliere ogni specificità, accanto al percorso formativo, il progetto si propone come strumento di ricerca per la valorizzazione delle competenze linguistico-espressive, comunicativo-strategiche e organizzative-gestionali delle persone con disabilità attraverso implementazione di servizi di audiodescrizione, nonché la creazione di una rete digitale per la condivisione di strumenti, materiali e pacchetti di attività funzionali alla fase formativa e sia funzionali alla fase di professionalizzazione (modelli, elenchi di offerte di lavoro, lettere di domanda di lavoro, ecc.).
Progetti AIM (Attraction and International Mobility)
Id. proposta – linea di attività: AIM1809459–2
Analisi delle glosse del manoscritto Harley 3376
Responsabile Scientifico: Dott. Jan Casalicchio
Descrizione:
Il manoscritto Harley 3376, conservato presso la British Library, contiene un glossario latino che comprende circa 55.763 voci tra lemmi e glosse. I glossari sono la raccolta di glosse, ossia traduzioni e interpretazioni dei lemmi che si trovavano nei testi latini (o greci) e che erano di difficile comprensione per i lettori del medioevo. Il manoscritto Harleyproviene dall’Inghilterra occidentale; la lingua usata per spiegare le voci è principalmente il latino, ma circa un terzo delle voci è glossata anche, o esclusivamente, in anglosassone. Le voci sono estrapolate dalle opere latine più diffuse all’epoca, ma anche da altri tipi di testi, come per esempio testi medici o pratici.
Finalità e risultati attesi:
Il manoscritto è stato edito da Robert T. Oliphant nel 1966, ma con numerose sviste ed errori. La
principale finalità è quindi quella di rivedere il testo attraverso una lettura autoptica.
Contemporaneamente, si proporrà una ricostruzione delle voci corrotte e una contestualizzazione dei lemmi. L’analisi del glossario Harley ci permetterà infine di esemplificare la fitta rete di opere latine di vario genere che costituivano il background degli uomini di cultura di epoca medievale.
Finanziamento:
Il presente progetto è finanziato dal FESR e dal FSE dell’Unione europea, PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 www.ponricerca.gov.it
Progetti di Ricerca PNRR
AZIONE IV.6 - “CONTRATTI DI RICERCA SU TEMATICHE GREEN”
Poster |
Titolo del Progetto: Green screen. Nuove forme estetiche della sostenibilità e processi partecipativi digitali in Sicilia AREA CUN 10 Settore Concorsuale: 10/C1 - Teatro, Musica, Cinema, Televisione e Media Audiovisivi Settore Scientifico Disciplinare: L-ART/06 - Cinema, Fotografia e Televisione Titolare del Progetto: Dott. Giacomo Tagliani Responsabile Scientifico: Prof.ssa Alessia Cervini |
|
Titolo del Progetto: Estetica dell’Antropocene e teoria del sublime. Riflessioni estetiche per ripensare il rapporto uomo/mondo. AREA CUN 11 Settore Concorsuale: 11/C4 - Estetica e Filosofia dei Linguaggi Settore Scientifico Disciplinare: M-FIL/04 - Estetica Titolare del Progetto: Dott.ssa Valeria Maggiore Responsabile Scientifico: Prof. Salvatore Tedesco |
|
Titolo del Progetto: Irrobustire lo sviluppo. Concetti e applicazioni di una filosofia della vita vegetale (Green Philosophy) AREA CUN 11 Settore Concorsuale: 11/C5 - Storia della Filosofia Settore Scientifico Disciplinare: M-FIL/06 - Storia della Filosofia Titolare del Progetto: Dott. Marcello Di Paola Responsabile Scientifico: Prof. Andrea Le Moli
|
AZIONE IV.4 “CONTRATTI DI RICERCA SU TEMATICHE DELL’INNOVAZIONE”
poster |
Titolo del Progetto: Explainable DigiBot: il bot trasparente a servizio del sapere umanistico AREA CUN 09 Settore Concorsuale: 09/H1 - Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Settore Scientifico Disciplinare: ING-INF/05 - Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Titolare del Progetto: Dott.ssa Arianna Pipitone Responsabile Scientifico: Prof. Antonio Chella |
Titolo del Progetto: La letteratura delle italiane. Archivio digitale delle opere e portale biobibliografico AREA CUN 10 Settore Concorsuale: 10/F1 - Letteratura Italiana Settore Scientifico Disciplinare: L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana Titolare del Progetto: Dott.ssa Chiara Natoli Responsabile Scientifico: Prof. Matteo Di Gesù |
|
Titolo del Progetto: Prodotti e processi culturali, società dell’inclusione e transizione digitale. Narrazioni e rappresentazioni della donna nella stampa periodica spagnola e italo-spagnola (1923-1945). AREA CUN 10 Settore Concorsuale: 10/I1 - Lingue, Letterature e Culture Spagnola e Ispano-Americane Settore Scientifico Disciplinare: L-LIN/05 - Letteratura Spagnola Titolare del Progetto: Dott.ssa Ambra Pinello Responsabile Scientifico: Prof.ssa Assunta Polizzi |
|
Titolo del Progetto: Il paesaggio sonoro della Palermo Barocca AREA CUN 10 Settore Concorsuale: 10/C1 - Teatro, Musica, Cinema, Televisione e Media Audiovisivi Settore Scientifico Disciplinare: L-ART/07 - Musicologia e Storia della Musica Titolare del Progetto: Dott.ssa Ilaria Grippaudo Responsabile Scientifico: Prof.ssa Anna Tedesco |
DEFEP - Distance education for Future: best EU practices in response to the requests of modern higher education seekers and labor market
Il Progetto DEFEP, approvato nell’ambito del programma Erasmus+ KA2 Capacity Building in the field of Higher Education, mira a implementare un sistema sostenibile ed efficace di istruzione a distanza (DE) nei paesi partner dell’area orientale dell’Europa. Questo sistema permetterà di affrontare importanti sfide future che sorgono nell'ambito dell’educazione sotto due aspetti: quello legato ai cambiamenti comportamentali, personali e ideologici delle nuove generazioni e quello delle trasformazioni tecnologiche del mercato del lavoro. Al tempo stesso, un valido sistema di DE creerà tutte le condizioni necessarie per l'attuazione del principio dell'istruzione senza barriere e creerà un ambiente di apprendimento sicuro nelle realtà pandemiche e belliche odierne. Il progetto è incentrato sulla creazione di strutture dedicate all’educazione a distanza all’interno degli IIS partner, lo sviluppo di metodi e materiali didattici per l'insegnamento a distanza e la formazione del personale docente.
Il progetto è coordinato dalla Petro Mohyla Black Sea National University (Ucraina) ed è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche di UNIPA ed altri istituti universitari di Germania, Moldavia e Ucraina.
Link https://defep.chmnu.edu.ua/
PARTNERS: Black Sea National University, Grantholder and Project Coordinator, Ukraine; Saarland University, Germany; University of Palermo, Italy; King Juan Carlos University, Spain; Moldova State University, Moldova; Technical University of Moldova, Moldova; V. N. Karazin Kharkiv National University, Ukraine; Chernihiv Polytechnic National University, Ukraine; Lviv National Agrarian University, Ukraine; Vadym Hetman Kyiv National Economic; University, Ukraine; Uman National University of Horticulture, Ukraine
Team Members (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo): Assunta Polizzi (main contact person); Floriana Di Gesù (team member); Luisa Amenta (team member); Ambra Pinello (team member); Oleg Rumyantsev (team member); Roberta Palleschi (Dipartimental contact person).
The project aims to implement a sustainable and effective system of distance education (DE) as a separate and independent form of education in the activities of the Eastern Partnership countries. A well-designed system of DE in the higher education institutions (HEIs) will address many important issues related to future challenges that arise in education under the behavioral, personal, ideological changes of generations and technological transformations of the labor market. At the same time, the system of DE in HEIs creates all the necessary conditions for the implementation of the principle of barrier-free education and creates a safe learning environment in today's pandemic realities.
The existing system of DE in Ukrainian and Moldovan HEIs will be improved and comprehensively reorganized taking into account the experience of European partners universities. The Project is focused on the creation of institutional departments in HEIs, the development of distance teaching methods and teaching materials, and training of teaching staff. In the complex, it will contribute to the systematic design of DE, as a separate independent branch of education, which will develop the professional competencies and soft skills of students, by the needs of the labor market.
The project is conditionally divided into eight stages: 1. Establishment of project management; 2. Background research of DE; 3. Development of methodology for providing DE; 4. Development of institutional and organizational support of the DE; 5. Improvement of the DE system; 6. Testing the DE system; 7. Monitoring and quality assurance of the DE system; 8. Ensuring sustainability of the project in Ukraine and Moldova
The expected results are the following: 1) creation of structural subdivisions in HEI partners of DE; 2) creation of a training product for the DE training; 3) development and methodological support of educational courses; 4) creation of laboratories for DE; 5) pilot launch of distance learning MAs programs.
World Humanities Report
NEH21.net coordinated and executed successfully the establishment of a European regional network within the broader World Humanities Report, which is a flagship project of CIPSH conducted with CHCI. NEH21.net was successful in securing funding for this project from the Volkswagen foundation and delivered a report, a website, a data bank of interviews, a series of public events including lectures, seminars and symposia. The European Humanities report offers a selected overview of the Humanities across Europe.
Financed by Volkswagen Stiftung.
È possibile leggere l’"expert report" della Prof.ssa Valentina Castagna come contributo alla sezione europea del World Humanities Report al seguente link: https://neh21.net/activities/
Archivio Progetti di Ricerca
Fondo Finalizzato alla Ricerca (FFR)
FFR (precedente)
Fondo per il finanziamento delle attività base di ricerca (FFABR)
Fondo Europeo per l'Integrazione (FEI)
- I saperi per l'inclusione - D'Agostino Maria
Scientific Idependence of young Researchers (SIR)
- Textual Genetics and chaotic system. A new approach to the writing process – Tononi Daniela
Programma Operativo Nazionale (PON)
Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO)
ITALIAN PROJECT COORDINATOR
2015-2017 Italiano seconda lingua in adulti migranti a bassa e bassissima scolarizzazione. Ricerca, Formazione, didattica - Mari D’Agostino
Participation in Funded Research Projects (Scientific Board)
2014-2018, Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG), Verba Alpina (Der alpine Kulturraum im Spiegel seiner Mehrsprachigkeit), (Coordinator: Thomas Krefeld, Stephan Lucke, )- Mari D’Agostino
2017-2018, Economic and Social Research Council (ESRC), The protective role of language in global migration and mobility: language policies and practices in refugee settings (Coordinator University of Reading (UK), Partner Beirut (Lebanon), Palermo (Italy), Patras (Greek)) - Mari D’Agostino