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PRESENTAZIONE
L’Anatomia umana dell’Università degli Studi di Palermo può vantare, come proprio “fondatore”, Giovanni Filippo Ingrassia, medico e anatomista nato a Regalbuto nel 1510, che studiò Medicina a Padova sotto la guida di illustri e storici Maestri, quali il Vesalio e il Falloppio.
Storicamente ricordato come “nuovo Galeno” o “Ippocrate siciliano”, Ingrassia diede un contributo fondamentale alla Scienza Medica dell’epoca. In particolare, riformò lo studio dell’Apparato Scheletrico, con l’introduzione della descrizione dei singoli segmenti ossei, anziché dello scheletro nella sua interezza. Egli, per primo, individuò numerose strutture del cranio, della testa e dell’apparato riproduttivo, alcune delle quali, per questo, ancora oggi, portano il suo nome. Inoltre, rivestendo l’alto incarico di Protomedico di Sicilia, operò per arginare il diffondersi della malaria e della peste. Viene anche ricordato per le elevate doti intellettuali e per le nobili virtù, oltre che per l’infaticabile animosità.
Della figura di Ingrassia ne ha parlato il Prof. Cappello in occasione del Convegno dal titolo “GRANDI PERSONAGGI DELLA MEDICINA ITALIANA NEI SECOLI” organizzato dall'Università di Padova nel febbraio del 2023, la cui registrazione integrale dell'intervento è disponibile qui
Alla morte dell’Ingrassia, avvenuta a Palermo nel 1580, gli allievi perpetuarono gli insegnamenti del Maestro: nel 1621, fu costituita, nello “Spedale Grande” di Palermo, per opera del valente medico Baldassarre Grassia, l’“Accademia di Anatomia”, cui fece seguito l’“Accademia dei Jatrofisici e di Medicina” (tutt’oggi esistente con la denominazione di “Accademia delle Scienze Mediche di Palermo”), fondata nel 1645 da Paolo Pizzuto, barone della Carruba e di Torre Rotonda, anch’egli Protomedico di Sicilia: qui si insegnavano Anatomia e Chirurgia con dissezioni su cadaveri, e i più importanti medici della città vi tenevano conferenze.
Il primo “Istituto Anatomico” dell’Università di Palermo fu inaugurato presso l’Ospedale della Concezione, ai Bastioni di Porta Carini, il 27 ottobre del 1884 per opera di Francesco Randacio, già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo, a cui avrebbero fatto seguito illustri ricercatori; tra questi, ricordiamo:
– Giuseppe Levi (1872-1965), che dopo la breve parentesi palermitana (1911-1914) si trasferì a Torino ed ebbe tra i suoi allievi tre premi Nobel della Medicina, ossia Salvador Edward Luria (1912-1991), Renato Dulbecco (1914-2012) e Rita Levi Montalcini (1909-2012);
– Emerico Luna (1882-1963), fondatore della Società Italiana d’Anatomia e fautore del trasferimento dell’Istituto Anatomico presso il Policlinico universitario, nella sua attuale sede;
– Enzo Nesci (1934-1983), formidabile e compianto Maestro, prematuramente scomparso, la cui notorietà gode d’imperitura memoria.
Oggi l’Anatomia umana di Palermo si configura come un moderno istituto di ricerca scientifica dove operano quotidianamente decine tra ricercatori, dottorandi, assegnisti post-doc, tesisti e studenti interni, lavorando a vari filoni di ricerca inerenti il differenziamento cellulare, l’omeostasi tissutale e il rimodellamento degli organi, pubblicando i propri lavori su importanti riviste scientifiche internazionali.
Per approfondimenti:
http://musei.unipa.it/anatomia.html
https://www.unipa.it/dipartimenti/bi.n.d./struttura/laboratori.html
https://www.unipa.it/centriinterdipartimentali/coscienza
http://www.unipa.it/dipartimenti/bi.n.d./specializzazioni/medicinadellosportedelleserciziofisico/