Congresso SIEP-IALE 2025
Palermo 26-28 giugno 2025
“Nature Restoration Law: ruolo e sfide per l’ecologia del Paesaggio”
Tema del Congresso
La Nature Restoration Law è un regolamento dell'Unione Europea finalizzato a ripristinare ecosistemi
degradati e rafforzare la biodiversità. Approvato nel 2023, è entrato in vigore nel 2024 e stabilisce obiettivi
vincolanti per gli Stati membri, come il ripristino di almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il
2030 e di tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. Il regolamento punta a migliorare
habitat naturali, gli ecosistemi forestali, la connettività dei fiumi, gli ecosistemi urbani, gli ecosistemi
marini, le torbiere, nonché a tutelare gli insetti impollinatori e ridurre l’impatto dell’agricoltura intensiva.
È fondamentale per contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Gli obiettivi sono
ambiziosi, rispecchiano una visione a lungo termine e richiedono ora un grosso sforzo da parte di tutti i
portatori di interesse coinvolti.
In questo contesto è importante riflettere su quale può essere il contributo dell’ecologia del paesaggio.
Ogni intervento finalizzato al ripristino di ambienti naturali deve tenere conto delle caratteristiche
strutturali e funzionali degli ecosistemi coinvolti, considerando il livello di organizzazione superiore di cui
fanno parte. Il paesaggio, infatti, non è solo una somma di ecosistemi distinti, ma un sistema complesso
in cui interazioni biotiche e abiotiche modellano equilibri dinamici nel tempo. Valutare la struttura e le
funzioni degli ecosistemi che compongono un sistema paesistico è essenziale per comprendere il loro
stato attuale e le possibilità di intervento. La struttura di un ecosistema riguarda la composizione delle
specie presenti, la distribuzione della vegetazione e la conformazione fisica del territorio, mentre la sua
funzione si riferisce ai processi ecologici, come il ciclo dei nutrienti, la regolazione idrica e la capacità di
assorbire anidride carbonica. Questi aspetti non possono essere analizzati isolatamente, ma vanno
interpretati nel quadro più ampio del paesaggio, che rappresenta il livello di organizzazione superiore in
cui si inseriscono. Per pianificare un ripristino ecosistemico efficace, è fondamentale conoscere lo sviluppo
storico del paesaggio. Ogni territorio ha subito trasformazioni nel corso del tempo a causa di fenomeni
naturali e attività antropiche, che hanno determinato variazioni nella composizione e nella funzionalità
degli ecosistemi. Comprendere la storia di un paesaggio permette di identificare le cause del degrado
ambientale e di individuare le strategie più adeguate alla sua rigenerazione. Un altro aspetto essenziale è
la possibilità di valutazione e valorizzazione degli ecosistemi. La valutazione ambientale permette di
misurare lo stato di salute di un ecosistema e il grado di compromissione delle sue funzioni. Attraverso
strumenti di monitoraggio e indicatori ecologici, è possibile comprendere quali interventi siano necessari
e quale sia la loro efficacia nel tempo. La valorizzazione, invece, riguarda il riconoscimento dell’importanza
ecologica, economica e culturale degli ecosistemi, promuovendo pratiche di gestione sostenibile che ne
garantiscano la conservazione a lungo termine.
Infine, ogni intervento di ripristino deve tenere conto delle prospettive di trasformazione del paesaggio
nel tempo. I cambiamenti climatici, le pressioni antropiche e le dinamiche ecologiche influenzano
l’evoluzione degli ecosistemi, rendendo necessario un approccio flessibile e adattativo. Il ripristino non
deve essere visto come un ritorno a uno stato originario, ma come un processo di miglioramento della
funzionalità ecologica, capace di rispondere alle sfide ambientali attuali e future.
In conclusione, un approccio al ripristino ecologico che tenga conto del paesaggio come sistema
complesso permette di sviluppare strategie più efficaci e sostenibili. La comprensione della struttura, delle
funzioni, della storia e delle potenzialità di trasformazione degli ecosistemi è essenziale per garantire
interventi che abbiano un impatto positivo a lungo termine, favorendo la resilienza ambientale e il
benessere delle comunità che dipendono dai servizi ecosistemici.
Con questo spirito vogliamo discutere a Palermo, esaminando storie e progetti di ripristino, affrontando
le sfide che il Paese deve compiere per dare attuazione al regolamento, suggerendo quindi strumenti e
metodologie di lavoro che possano indirizzare le azioni verso una piena attuazione della Nature
Restoration Law.
Secondo i contributi pervenuti ci organizzeremo in sessioni plenarie e parallele, se necessario, con
l’obbiettivo di offrire un dibattito plurale, stimolante e funzionale a una crescita culturale, scientifica e
professionale per chi ascolta e per chi si confronta.
Keywords:
• Proprietà emergenti
• Connettività e reti ecologiche
• Ecosistemi forestali, agricoli e urbani
• Interventi di recupero di specie ed habitat
• Servizi ecosistemici
• Ingegneria naturalistica
• Transizione ecologica ed energetica
• Storia del paesaggio
• Disturbi naturali e antropici
• Indici e indicatori per il ripristino del paesaggio
• Nature Based Solutions
• Partecipazione, governance ambientale e pianificazione territoriale
• Monitoraggio ambientale e tecnologie per il ripristino
• Specie aliene invasive e strategie di controllo
• Restauro di suoli degradati e salute del suolo
Il Congresso è aperto a contributi differenti. La call per gli abstract rimarrà aperta fino al 4 Maggio 2025.
Vi aspettiamo numerosi.
Deadlines
Le deadline saranno le seguenti:
• 04 Maggio: scadenza invio abstract
• 30 Maggio: comunicazione accettazione del contributo
• 08 Giugno: scadenza per pagare una fee agevolata per early birds e relatori (e stesura del programma
definitivo)
Organizzazione del Congresso
Il Congresso prevede due giornate di lavoro presso l’Orto Botanico dell’Università di Palermo (26 e 27
Giugno), una giornata dedicata a una escursione (28 Giugno), due eventi sociali (26 Giugno un aperitivo al
termine dei lavori e 27 Giugno la cena sociale).
Invio degli abstract
Chi desiderasse partecipare con un contributo orale e/o un poster deve inviare il contributo a info@siepiale.
it, l’abstract deve essere scritto in un file word in italiano, con le seguenti specifiche: codice contributo
(Abs2025_Cognome primo autore i.e. Abs2025_PadoaSchioppa.doc), il testo non deve superare le 500
parole, avere un titolo in italiano e in inglese e gli autori devono indicare la loro afferenza.
Ad ogni contributo accettato, dovrà poi corrispondere una quota di iscrizione al Congresso da parte del Socio
che comparirà come primo autore. Ogni Socio può coprire con la sua iscrizione al Congresso un solo
contributo orale e un solo poster. Può poi risultare coautore in un numero imprecisato di contributi.
Si fa notare che nel caso l’Autore non fosse già Socio SIEP-IALE ai sensi della normativa italiana, dovrà
iscriversi all’Associazione contestualmente alla registrazione al Congresso.