Obiettivo tatuaggio
- Autori: dario mangano
- Anno di pubblicazione: 2018
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/346896
Abstract
Pervasività e complessità del fenomeno del tatuaggio sono sotto gli occhi di tutti. Basta passeggiare su una spiaggia per rendersi conto che il ribaltamento si è ormai prodotto: “strano” è chi non ha neanche un piccolo segnetto su una spalla o sulla natica, non chi mostra la sua pelle intonsa.È a questo punto che entra in scena la fotografia. Perché se è vero che il corpo è il “museo” che celebra la pelle dipinta (o è la pelle dipinta che fa del corpo un museo?), di quest’ultima si finisce presto per cercare una nuova esaltazione, magari soltanto per sottrarla al tempo che passa, capace di scolorire inesorabilmente anche il più intenso dei tattoo.Per quanto ci riguarda, è il modo in cui il tatuaggio viene ripreso a interessarci, e dunque il modo in cui viene trasformato in immagine, più che ciò che significa o la forza con cui trasforma il corpo.