“Vorremmo solamente una stanza”: minoranze religiose, funerali e (mancanza) di libertà religiosa in Italia - Giorgio Scalici
Sala Meeting, edificio 15, piano 3, ore 12:30-13:30
In Italia, le minoranze religiose incontrano significative difficoltà nell’organizzare funerali che rispettino le proprie tradizioni. Nonostante la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo garantisca la libertà di pensiero, coscienza e religione, questa libertà non è sempre assicurata nei momenti cruciali della vita e della morte. Le restrizioni imposte da leggi locali e nazionali, spesso influenzate da una lunga tradizione cattolica, ostacolano la possibilità di celebrare funerali secondo i rituali propri di comunità musulmane, ebraiche e di altre tradizioni religiose presenti nel paese.
Questa mancanza di libertà funeraria non rappresenta solo una violazione dei diritti umani, ma genera traumi e impedisce un’elaborazione del lutto rispettosa delle necessità spirituali e culturali dei defunti e delle loro famiglie. Inoltre, tali difficoltà minano il processo di integrazione sociale delle minoranze religiose, rafforzando un senso di esclusione e marginalizzazione.
Sorprendentemente, nonostante l'importanza degli studi sulla migrazione e sulla morte, un esame comparabile delle leggi funerarie e del loro impatto sull'integrazione sociale è assente nel discorso accademico. Questa lacuna viene affrontata attraverso un'analisi delle realtà sociali e legali italiane, un paese con una composizione demografica caratterizzata dall'8,45% della popolazione con background migratorio. La mia ricerca si basa su dati raccolti a Roma, Padova e Palermo, attraverso interviste, questionari, osservazioni, documenti e focus group che hanno coinvolto membri delle comunità minoritarie e operatori del settore funerario.
La mia presentazione analizzerà queste problematiche con un approccio interdisciplinare che combina studi religiosi, psicologia del lutto, diritto e studi sulla migrazione. L’obiettivo è evidenziare come la negazione della libertà di svolgere funerali tradizionali incida negativamente sull’identità comunitaria e sulla coesione sociale. Infine, discuterò delle implicazioni di queste limitazioni non solo per le minoranze religiose, ma per l’intera società italiana, sottolineando la necessità di politiche più inclusive per promuovere una società equa e rispettosa delle diversità culturali e religiose.