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Culture e Società

Arriva a Palermo il primo master interuniversitario su mafie e corruzione

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Al via il nuovo modulo del Master Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione (Apc) nella sede di Palermo, con due lectio magistralis, di Gian Carlo Caselli e Federico Cafiero De Raho.

Si tratta del primo master interuniversitario antimafia e anticorruzione, realizzato grazie a una convenzione tra le Università di Palermo, Pisa, Torino, Napoli Federico II, e l’Associazione Libera. In ogni città, vengono affrontati aspetti particolari, all’interno di un percorso che dura quattro settimane in ciascun ateneo. "A Palermo, dove si conclude simbolicamente il percorso formativo, si svolgeranno lezioni sulla legislazione penale, le tecniche e le politiche per il contrasto alla criminalità organizzata – spiega Alessandra Dino, docente di Sociologia giuridica e della devianza, coordinatrice del modulo siciliano del master - si parlerà anche di mafia e informazione. Con l’aiuto di qualificati professionisti, rifletteremo criticamente sui cambiamenti intervenuti nello scenario del crimine, a partire dalle relazioni tra mafie e criminalità dei potenti, inquadrando mafie e corruzione come problemi politici e della politica poiché minano alla base i principi di uguaglianza e di giustizia sociale".

Per tre settimane, dal 6 al 29 giugno, alla cattedra si avvicenderanno docenti universitari, magistrati, investigatori, giornalisti. Fra i relatori del modulo di Palermo, Giuseppe Di Chiara, Vincenzo Militello, Michele Prestipino, Roberto Scarpinato, Antonio Balsamo, Alessandro Giuliano, Nando Dalla Chiesa, Umberto Santino, Enrico Bellavia, Salvatore Cusimano. Il giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo terrà anche un laboratorio-inchiesta sulle "menti raffinatissime": con gli studenti del master ripercorrerà gli atti dell’inchiesta sul fallito attentato all’Addaura, per provare a tracciare un identikit degli insospettabili protagonisti di una lunga stagione di misteri a Palermo.

Nell’ambito delle attività didattiche del Master sono previsti alcuni eventi la cui partecipazione è aperta al pubblico. Sono previsti, infatti, anche due dibattiti, il 13 giugno, allo Steri, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate: alle 9.00, con l’ex presidente della commissione antimafia Rosi Bindi; alle 11.00, con l’attuale presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava e Fiammetta Borsellino.

La lectio magistralis che inaugurerà il corso, quella dell’ex procuratore di Palermo Giancarlo Caselli, si terrà il 6 giugno, alle 9.00, allo Steri, sul tema "Mafia e potere, una lettura attraverso i processi". Il 14 giugno, ore 15.00, presso la facoltà di Giurisprudenza (Aula Lauro Chiazzese), la lectio del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, sul tema "La procura nazionale antimafia: competenze e coordinamento in materia di criminalità organizzata e di terrorismo".

"Il master è al suo nono anno di vita - commenta Alberto Vannucci, professore di Scienza Politica dell'università di Pisa e membro dell'ufficio di presidenza di Libera - si tratta del primo corso di formazione universitaria avanzata mai avviato in Italia sui temi del contrasto a mafie e corruzione, un corso che si estende a tutto il territorio nazionale e diventa migrante. Con moduli di lezioni e studenti che viaggiano da Nord a Sud, i quattro Atenei di Torino, Pisa, Napoli e Palermo, insieme con l'associazione Libera, hanno sviluppato da febbraio a giugno un percorso comune che è anche un segnale forte: l'arma più potente contro mafie e corruzione è la trasmissione e la condivisione di conoscenza scientifica e consapevolezza civile, così da formare ai temi dell'etica pubblica la futura classe dirigente del nostro paese".

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