Nel 2019, l'Unione Europea ha lanciato il Green Deal Europeo, un piano ambizioso e visionario che punta a trasformare il continente in un’economia verde e sostenibile. Questo progetto mira a rispondere alla crescente domanda di prodotti e servizi circolari a basso impatto ambientale, offrendo un modello di sviluppo in grado di integrare innovazione, rispetto per l’ambiente e resilienza economica.
Le strategie centrali del Green Deal si concentrano sulla circolarità, l’energia pulita e l’eco-design, con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali e promuovere l’uso di risorse rinnovabili. Il piano rappresenta una risposta concreta alle sfide globali del cambiamento climatico, proponendo soluzioni per un'economia a bassa intensità di carbonio.
Le Piccole e Medie Imprese (PMI) svolgono un ruolo cruciale in questa transizione. Esse rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia europea e, grazie alla loro flessibilità e capacità di innovazione, sono protagoniste nella creazione di prodotti e servizi eco-efficienti. Con il supporto di strumenti tecnologici e metodologici, come la Product Environmental Footprint (PEF), le PMI possono ottimizzare i propri processi, riducendo gli impatti ambientali lungo tutto il ciclo di vita dei loro beni e servizi.
Il Progetto:
Il Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica (CSTE) dell’Ateneo di Palermo, nell’ambito del fondo per i poli universitari tecnico-scientifici nel Mezzogiorno, sta sviluppando il progetto AGROPEF, che mira a supportare le PMI del Mezzogiorno nella transizione verso un’economia verde.
Attraverso l’adozione della metodologia PEF si aiutano le imprese a misurare e ridurre l’impronta ambientale dei loro prodotti, migliorandone l’efficienza e la competitività.
L’iniziativa prevede lo sviluppo di due studi pilota presso un pastificio e un’azienda vitivinicola per testare l’approccio PEF, ottimizzando i processi produttivi e favorendo strategie di eco-design. Inoltre, AGROPEF analizza le barriere e le opportunità legate all’adozione della PEF nel tessuto delle PMI del Mezzogiorno d’Italia, elaborando strategie e soluzioni per facilitarne l’implementazione.
Attraverso la collaborazione con imprese e stakeholder locali, il progetto punta a rendere il Mezzogiorno un modello di innovazione sostenibile, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Green Deal Europeo.
L’introduzione della PEF rappresenta un esempio concreto dell’approccio integrato e innovativo del CSTE, che mira a combinare didattica, ricerca e terza missione in un percorso equo e sostenibile.
Il progetto AGROPEF si inserisce nella visione del CSTE di integrare trasversalmente i principi della sostenibilità ambientale in tutte le sue attività formative e informative, garantendo alle PMI strumenti e competenze per affrontare le sfide del Green Deal Europeo. Inoltre, il progetto contribuisce alla costruzione di un dialogo strutturato tra l’Ateneo, le imprese e gli stakeholder locali, promuovendo iniziative che rafforzano la collaborazione regionale.
Facendo leva sul Forum Regionale sulla Sostenibilità e Transizione Ecologica, il progetto AGROPEF mira a coinvolgere gli stakeholders attivi sul territorio per trasformare il Mezzogiorno.
OBIETTIVI DEL PROGETTO AGROPEF
• Fornire strumenti e conoscenze concrete per lo sviluppo delle PMI nel Mezzogiorno, con particolare attenzione al settore agroalimentare.
• Sostenere la transizione verso un’economia verde, promuovendo la sostenibilità ambientale e la crescita economica.
• Favorire l’espansione delle conoscenze e dei vantaggi derivanti dall’adozione della metodologia PEF, migliorando la competitività delle PMI.
• Nel lungo periodo, si intende trasformare il Mezzogiorno in un punto di riferimento per l’innovazione verde e la produzione sostenibile.
Studi Pilota
Per dimostrare l’efficacia del modello AGROPEF, il progetto prevede la realizzazione di due studi pilota in collaborazione con:
1. Un pastificio, per analizzare e ottimizzare l’impronta ambientale della produzione di pasta attraverso l’applicazione della metodologia PEF, riducendo il consumo di risorse e migliorando l’efficienza energetica.
2. Un’azienda vitivinicola, per sviluppare strategie di eco-design e ottimizzazione dei processi produttivi, migliorando la sostenibilità ambientale lungo tutta la filiera vitivinicola.
Questi studi pilota serviranno da modello replicabile per altre PMI, dimostrando i benefici tangibili dell’adozione di pratiche sostenibili.
PRODUCT ENVIRONMENTAL FOOTPRINT IN PILLOLE
La PEF è una metodologia sviluppata dalla Commissione Europea per valutare l’impatto ambientale dei prodotti lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Basata su standard scientifici e sull’approccio Life Cycle Assessment (LCA), questa metodologia offre uno strumento armonizzato per supportare aziende, consumatori e responsabili politici nel prendere decisioni informate sulla sostenibilità.
La PEF analizza sedici categorie di impatto ambientale, come il riscaldamento globale, l’acidificazione, l’eutrofizzazione e il consumo di risorse idriche e fossili. Valuta anche aspetti cruciali come la tossicità per l’uomo e gli ecosistemi, la distruzione degli habitat naturali e la perdita di biodiversità, fornendo un quadro completo degli impatti ambientali dei prodotti lungo il loro intero ciclo di vita.
Questo strumento offre numerosi vantaggi. Garantisce trasparenza e consente valutazioni standardizzate e comparabili tra prodotti simili, supportando le aziende nell’innovazione e nell’accesso a mercati attenti alla sostenibilità. Favorisce inoltre l’economia circolare, promuovendo il riutilizzo delle risorse e la produzione di beni eco-compatibili.
La Commissione Europea mette a disposizione strumenti pratici, tra cui database, regole di categoria specifiche (PEFCRs) e guide operative, per facilitare l’adozione del PEF. Queste risorse aiutano le imprese a implementare la metodologia in modo efficace e a comunicare i risultati con trasparenza, rafforzando la fiducia dei consumatori ed evitando pratiche di greenwashing.
Sistema di indentità visiva progetto AGROPEF
Link di riferimento:
https://eplca.jrc.ec.europa.eu/EnvironmentalFootprint.html
https://green-business.ec.europa.eu/environmental-footprint-methods_en