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RUBEN VERNAZZA

L'ozio di Rossini: un problema politico transnazionale nella Parigi degli anni Trenta dell'Ottocent

Abstract

Fin dai tempi di Stendhal la descrizione di Rossini come un uomo ozioso è uno dei tropi più radicati nelle biografie del compositore. Testi recenti consigliano di considerarla una leggenda priva di fondamento; ma negarne la veridicità non equivale a cancellare la sua esistenza in quanto fatto storiografico. Questo articolo indaga il fenomeno in una prospettiva culturale, concentrandosi sulla dimensione politica e transnazionale che il discorso dell’ozio di Rossini assunse nella Parigi degli anni Trenta dell’Ottocento. Attraverso l’analisi della stampa parigina e degli scritti degli esuli italiani rifugiati in Francia, tale discorso si rivela un luogo privilegiato scelto da speakers politici del tempo per connettere Rossini e la sua musica ai concetti di restaurazione, liberalismo, patriottismo italiano e identità nazionali.