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ROSARIO SCADUTO

La verifica di un de restauro come criterio per una riflessione necessaria. La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (Enna), dal 1997 nella World Heritage List

Abstract

Nei pressi di Piazza Armerina (Enna), all'inizio del sec. XX, sono stati scoperti i resti della Villa romana del Casale (IV sec. dC), con ricchi pavimenti musivi. Dopo il primo restauro, verso la metà degli anni Cinquanta del sec. XX, l'architetto F. Minissi e C. Brandi progettarono una protezione stabile e un sistema per la fruizione dei resti della villa. Il tetto è stato realizzato con materiali moderni: profili in alluminio e lastre di vetro e perspex, che evocavano le antiche volurne, pur mantenendo l'autenticità dei resti. La sistemazione, per mancanza di manutenzione, è stata fonte di degrado per i mosaici, e infatti dal 2007 sono iniziati i lavori per la loro distruzione e sostituzione, secondo un progetto (commissario V. Sgarbi, arch. G. Meli) che richiede una visione sia esterna che interna insoddisfacente. Anche se i problemi legati alle infiltrazioni idriche e ai dati microclimatici appaiono risolti, così come quelli di valorizzazione e fruizione, grazie all'attuazione del Piano Managernent (2012), la visione d'insieme fa riferimento a magazzini o depositi che ricoprono resti di straordinaria bellezza .