"Nel più fulgido scenario di colori” Goethe e la scoperta del paradiso a Napoli
- Autori: SCADUTO, Rosario
- Anno di pubblicazione: 2017
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/253739
Abstract
Dopo avere visitato Roma, nel febbraio del 1787, J.W. Goethe giungeva a Napoli dove: «l’atmosfera si faceva sempre più pura, ormai ci trovavamo in un’altra terra». Nella seconda metà del Settecento, in Europa il poeta di Francoforte rappresentava certamente il massimo fra i divulgatori del mito del paradiso a Napoli e in Campania, ma anche in Sicilia, e dunque nel Meridione d’Italia, sia per la loro rigogliosa e sempre verde natura sia per l’abbondanza delle loro antichità classiche. A Roma Goethe aveva pregustato i frutti di questo paradiso, ma è solo visitando Napoli e il suo territorio che realizza di essere in un altro mondo, totalmente diverso dai paesi del Nord. Il presente saggio ha indagato la scoperta da parte di Goethe della Campania e l’individuazione in questa terra del paradiso, dove la natura primigenia con il Vesuvio (all’epoca della visita di Goethe in attività), i paesaggi di straordinaria bellezza (anche se durante la stagione invernale), i resti archeologici innanzi tutto di Pompei, Ercolano e Paestum (già interessati da scavi, anche in parte sistematici), così come le collezioni nei musei reali e privati, erano la testimonianza del «più prodigioso paese al mondo». Con Goethe nasce l’esigenza di visitare il Sud d’Italia come Magna Grecia, dove i resti archeologici impressionano per la loro potenza e proporzione, e dunque per essi s’impone l’obbligo della conservazione. Molti di questi luoghi gli erano già noti da altri resoconti di viaggio, compreso quello del padre J. Casper, che aveva visitato l’Italia nel 1740, ma solo dopo aver compiuto personalmente questa scoperta, è consapevole di trovarsi nel paradiso terrestre che occorre conoscere: glielo indicano la luce, i colori, i frutti, l’atmosfera e anche lo stesso Vesuvio, di cui può ammirare una colata, con poco pericolo e molte emozioni. Per un uomo plasmato dalla cultura classica, il Sud d’Italia è paradiso terrestre anche per la quantità e soprattutto qualità dei reperti e resti dell’architettura classica. Grazie a Goethe si sviluppa nel mondo occidentale il mito dell’Italia e principalmente del Sud d’Italia come paradiso paesaggistico e archeologico, che ancora oggi riesce ad attrarre tantissimi visitatori, anche loro spinti dal desiderio di conoscere, di saper vivere, insomma di rinascere.