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LORENZO SALTARI

Pandemia e assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni

Abstract

Le norme legate all’emergenza epidemiologica e all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevedono il reclutamento di almeno 40.835 nuove unità, di cui 23.011 a tempo determinato e 490 nuove posizioni dirigenziali, oltre ad incarichi di esperti pari a 8,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. La spesa complessiva di questa operazione è stimata in circa 5,443 miliardi di euro. Il PNRR rappresenta, quindi, un’occasione unica di reclutamento dopo oltre un decennio di blocco del turn over, da non sprecare. Il piano straordinario di assunzione connesso al PNRR, infatti, va ad interagire e a sovrapporsi in prospettiva con il piano ordinario di reclutamento. Condizionerà, quindi, in modo rilevante non solo la riuscita di tale piano, ma ancor più il livello delle competenze che saranno immesse nei prossimi anni nella P.A. e, dunque, la qualità dell’azione amministrativa anche oltre l’arco temporale del Piano. Ne discende come si debba prestare la massima attenzione ad almeno tre fattori di rischio: i meccanismi di selezione semplificati che comprimono il principio meritocratico sotteso al concorso pubblico; il ricorso massiccio a contratti a tempo determinato con i conseguenti fenomeni di precariato e successive istanze di stabilizzazione; la liberalizzazione degli incarichi dirigenziali ad estranei alla P.A. che può aumentare la fidelizzazione politica del corpo dirigenziale dello Stato.