Avversione ai poteri neutrali e indipendenti : Conseguenze durevoli?
- Autori: Lorenzo Saltari
- Anno di pubblicazione: 2019
- Tipologia: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/388493
Abstract
Sia in Italia che in altri Paesi, come gli Stati Uniti, la Polonia, l’Ungheria, si moltiplicano segnali di avversione nei confronti dei poteri neutrali e indipendenti. Semplificando la fenomenologia è la seguente: esponenti del governo, forti di un consistente seguito elettorale e sovente corroborati da un consenso confermato dai sondaggi demoscopici, muovono contro autorità amministrative indipendenti o, più in generale, contro quelle tecnostrutture pubbliche che per varie ragioni informano la loro azione all’autonomia imposta dall’agire nel rispetto dell’oggettività di dati obiettivamente misurabili, come ad esempio il debito pubblico nominale, l’indebitamento netto, le previsioni sull’equilibrio di un sistema previdenziale in ragione della durata della vita media, dell’andamento demografico e del tasso medio di occupazione. Si tratta di un fenomeno durevole?