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DANIELA SANTORO

Decoro della città, rifugio dei poveri. L’Ospedale Grande del Santo Spirito di Palermo (XV secolo)

Abstract

In un quadro di fonti spesso lacunoso a causa di dispersioni di natura accidentale e volontaria, lo studio si propone di ricostruire, attraverso la storia delle tante realtà assistenziali palermitane e concentrandosi in particolare sulla storia dell’Ospedale Grande del Santo Spirito, le pratiche messe in atto per fronteggiare congiunture difficili ed emergenze quali carestie, peste, abbandono. Pur discontinua e frammentaria, la documentazione consente talvolta di scorgere, anche solo in controluce, oggetti e spazi dell’Ospedale: un inventario del 1490 ci regala ad esempio una preziosa fotografia di Palazzo Sclafani, sede dell’istituto sino ai primi decenni dell’Ottocento, destinata a subire ripetuti smembramenti nel corso della sua storia. Sul modello di altre città italiane ed europee che si distinsero per i loro sontuosi ospedali, anche il nuovo ospedale di Palermo, frutto della sinergia tra potere cittadino, regio ed ecclesiastico, fu un luogo non solo di miseria e malattia ma di bellezza e ricchezza da ostentare, per manifestare l’identità della città attraverso decoro e pietà.