Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

DANIELA SANTORO

Sante, politica e percorsi devozionali nella Palermo medievale

Abstract

Il Mezzogiorno medievale anche in tema di santità appare area di frontiera e manifesta, in una prospettiva comparativa, una sua specificità. Melting pot di culture, lingue e religioni, Palermo vide alternarsi, nel corso della sua storia, poteri e popoli che influirono profondamente non solo sulla struttura urbana ma sulla percezione che la città ebbe di sé stessa. A caratterizzare il successo di alcuni santi fu la suggestione esercitata da modelli di santità eremitica, una santità conseguita non con l’impegno pastorale ma attraverso solitudine e ascesi. Va inoltre sottolineata una consistente presenza femminile martiriale, con una serie di sante - Agata, Cristina, Lucia, Ninfa, Oliva, Orsola, Rosalia – rappresentative di castità e di perfezione cristiana. In virtù, forse, di un percorso di autocoscienza cittadina in continuo divenire, tra i secoli XIII e XV Palermo fece vari tentativi prima di scegliere, nel XVII secolo, la sua patrona, Rosalia.