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ROBERTO ROSSI

La manifattura cotoniera a Barcellona tra innovazione e persistenza. il caso della J.B. Sires y CIa (1770-1810)

Abstract

La lavorazione del cotone divenne, tra il xvii e il xviii secolo, l’elemento di modernizzazione dei sistemi manifatturieri nazionali e rappresentò il passaggio dalla fase proto-industriale a quella basata sul modello di fabbrica. Il processo di stampa e colorazione delineò una nuova geografia industriale in Europa seguendo uno schema che in larga parte si sovrapponeva a quello creato dalle manifatture tessili tradizionali (in special modo lana e seta), discostandosi da un reale percorso di path dependence. Nei fatti, sebbene la produzione del cotone stampato avesse beneficiato di un vantaggio localizzativo costituito dalla presenza di know-how tecnico e di una specifica politica commerciale, si rese tuttavia necessario il trasferimento di tecnologie e competenze da aree differenti. Proprio in tale trasferimento si evidenzia maggiormente il principale elemento di successo della nuova manifattura: la circolazione di idee, di tecnologie, di competenze ma anche di uomini. In questo processo le manifatture cotoniere catalane si caratterizzarono come delle autentiche proto-fabbriche, dove – accanto alla divisione del lavoro – si accentravano le fasi produttive e la manodopera. Pur trovandoci davanti a una “manifattura imperfetta”, che faceva ampio ricorso a processi labour intensive e a una ridotta meccanizzazione, fu comunque una manifattura capace di raggiungere un elevato sviluppo, divenendo un attore primario nel mercato nazionale e coloniale.