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MARIA ANTONIETTA RUSSO

Profezia ed esorcismo: libri proibiti nell’abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro

Abstract

La conservazione presso l’Archivio di Stato di Palermo degli inventari del monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro con l’elenco dei libri della Libraria consente di interrogarsi sulle letture dei monaci olivetani che, in accordo alla Regola, riservavano molto tempo alla lettura. L’elenco più antico risale al 1642 ed enumera un patrimonio molto ricco, non esclusivamente legato all’aspetto liturgico, ma aperto alla cultura generale e alla letteratura, un patrimonio che affianca le opere dei Padri della Chiesa e i manuali della Controriforma, alle opere di teologia e filosofia, ai classici greci e latini, agli scritti di argomento scientifico e artistico. La presenza fra questi testi anche di opere proibite e messe al bando in tutti i territori spagnoli, come gli Annales ecclesiastici di Cesare Baronio, e di testi censurati e posti all’indice dalla Chiesa, come le Prediche di Girolamo Savonarola e il Flagellum demonum di Girolamo Menghi non pregiudica i connotati del prototipo di Biblioteca postconciliare il cui fine primario era favorire le buone letture dei monaci e la loro formazione religiosa.