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PIERFRANCESCO PALAZZOTTO

Per una riflessione sulla presenza di sculture e arti decorative in bronzo e ghisa negli spazi urbani tra XIX e primi decenni del XX secolo a Palermo

Abstract

Il contributo tratta di alcune tra le principali fonderie palermitane, per confermare l’ipotesi avanzata dallo scrivente in altra sede, ovvero che la celeberrima Fonderia Oretea della famiglia Florio non si dedicasse alla realizzazione di bronzi scultorei ma esclusivamente ad arredi artistici residenziali e urbani in ghisa. Questa si propone come una delle ragioni che dettero luogo alla fondazione della Fonderia Artistica Rutelli da parte dello scultore Mario Rutelli, nei fatti l’unica fonderia artistica a Palermo attiva almeno dal 1893, data del primo bronzo rintracciato finora di quella produzione e qui pubblicato. Il saggio prende in esame, dunque, alcuni esemplari di arredi urbani palermitani del secondo Ottocento, scomparsi o ancora esistenti, e pone in evidenza l’excursus che, a partire dalla statua equestre di Vittorio Emanuele II del 1886 e proseguendo anche con altre statue di carattere risorgimentale, vede il diffondersi della statuaria in bronzo prevalentemente, come osservato, nelle principali piazza della città nuova di estrazione borghese.