Teoria e prassi dell’architettura neogotica a Palermo nella prima metà del XIX secolo
- Authors: Palazzotto, P
- Publication year: 2004
- Type: Proceedings
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/17009
Abstract
Il contributo espone l'excursus che ha portato la città di Palermo a contenere una delle maggiori concentrazioni di architettura neo-medievale in Italia e con datazioni molto precoci a livello nazionale. Difatti si parte dalla considerazione che da decenni veniva preso come esemplare particolarmente rappresentativo i cosiddetti Quattro Pizzi all'Arenella, realizzati dall'architetto Carlo Giachery tra il 1840 e il 1844. Tramite documentazione fornita da fonti primarie, a stampa o manoscritte, si è dimostra come invece quella fosse una delle ultime realizzazioni che sfruttarono le numerose precedenti esperienze assai significative, in cui però la critica locale non riusciva a riconoscere del tutto quel carattere innovativo, e in parte implicitamente rivoluzionario, che possedeva, essa piuttosto preferiva soffermarsi su fattori puramente estetici o su innovazioni tecnico-pratiche. Di conseguenza la conclusione è che la straordinaria vivacità rimaneva però confinata nell'alveo dei pochi illuminati artefici e committenti.