Qualche puntualizzazione su diligenza e buona fede nei rapporti bancari.

Abstract

Il commento analizza criticamente un provvedimento della Corte di Cassazione in tema di responsabilità della banca per mancata verifica della perdurante legittimazione del rappresentante, medio tempore spogliato del potere di rappresentanza, ad operare sul contratto di deposito di titoli in amministrazione di cui è titolare la moglie rappresentata. L’autore ravvisa anche nel provvedimento in esame segni della più generale tendenza della giurisprudenza a sovrapporre diligenza e buona fede nell’ambito del giudizio di responsabi- lità contrattuale. L’occasione è propizia per tentare di distinguere in maniera puntuale il ruolo e la funzione della diligenza e della buona fede, così da evitare indebite commistioni.