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CHIARA PASANISI

La Dame aux camélias dal romanzo di Dumas fils al radiodramma di Mario Ferrero. Variazioni sul tema

Abstract

Mario Ferrero cura la regia del radiodramma La signora delle camelie nel 1960, avvalendosi della traduzione di Massimo Bontempelli (1928). Soltanto cinque anni prima era andata in scena La Traviata diretta da Luchino Visconti con protagonista Maria Callas, nel ruolo di Violetta Valéry, al Teatro alla Scala di Milano. Come è noto, l’evento acquisì un significato rilevante sia in relazione ai mutamenti legati all’affermazione della regia, che investirono il teatro italiano nell’immediato secondo Dopoguerra, sia perché l’allestimento ribadì ed esplicitò il confronto tra la protagonista del romanzo e la figura della prima attrice. Visconti, infatti, decise di definire l’interpretazione della Callas a partire dalla tradizione attorica francese e italiana, prendendo a modello soprattutto la Rachel, Sarah Bernhardt ed Eleonora Duse, indicando un sentiero praticabile per quanto concerne la trasposizione scenica del romanzo di Dumas fils sulle scene italiane del secondo Novecento (Tanant 2008: 113-129). Ferrero, inserendosi nel solco tracciato da Visconti, sceglie come protagonista del radiodramma Lilla Brignone, un’attrice che si configura come una sorta di equivalente moderno delle primedonne del teatro del passato (Ridenti 1954: 43-48). Le similarità tra la Brignone e le prime attrici del teatro di tradizione, tuttavia, non riguardano soltanto aspetti simbolici, ma si esplicitano nelle tecniche di recitazione e nella valenza autoriale che l’operato dell’attrice stessa assume all’interno del radiodramma. Data la specificità del medium radiofonico, depotenziato della dimensione visiva, la parola è posta al centro dell’evento spettacolare. La Brignone, dunque, approccia il personaggio di Marguerite Gautier avvalendosi di tecniche vocali che presentano alcuni punti di contatto con il sistema di recitazione impiegato dalla stessa Eleonora Duse e, più in generale, dai grandi attori e dai mattatori, i cui diversi aspetti sono stati indagati dalla storiografia teatrale, con particolare riferimento all’analisi dei copioni e alla trattatistica (Bertolone 2000; Orecchia 2007; Pietrini 2009; 2015; Sica 2013; Valentini 2012). Il principale obiettivo del saggio è indagare le modalità attraverso cui La Dame aux camélias viene trasposto in forma di radiodramma, e in che misura l’autorialità registica e attorica incidano su tale trasposizione, con particolare riferimento alla figura della protagonista e alla valenza che il personaggio assume sulle scene teatrali nel corso del Novecento. Ai fini dell’analisi, si è scelto di soffermarsi sui momenti salienti di quattro scene del dramma: la tredicesima del primo atto, la quarta del terzo atto, l’ottava e la nona del quinto atto.