Vetrinizzazione vs. Devetrinizzazione
- Autori: Mangiapane, F
- Anno di pubblicazione: 2008
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- Parole Chiave: semiotica, sociosemiotica, vetrine, Vanni_Codeluppi, vetrinizzazione, vetrinizzazione_sociale
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/37088
Abstract
L'articolo prende posizione intorno al concetto di “Vetrinizzazione Sociale” così come è stato inteso dal sociologo Vanni Codeluppi. Al vaglio di un’analisi semiotica, il dispositivo delle vetrine si rivelerà molto più complesso di quanto si sia creduto. Più che dispositivo di “assimilazione all’esibizione” cui tenderebbe ogni ambito della nostra vita sociale, la vetrina è il discrimine che oppone /pubblico/e /privato/ nella città regolando e rinnovando quotidianamente il senso estetico nella vita di tutti i giorni: è guardando le vetrine che si capisce cosa è di moda e cosa no ma soprattutto è attraverso le vetrine che si può capire chi si è (come fa Andy Warhol in un suo celebre aforisma). La questione delle vetrine implica anche una riflessione sul vetro come materiale per il design: il riflesso casuale nel mondo ipercontrollato del panopticon diventa rivelatore autentico, assume una funzione veridittiva che la rappresentazione ha invece perso (al proposito si farà riferimento al film The Terminal di Steven Spielberg).