Il corpo e l’arte nella scuola La valenza formativa e trasformativa della Danzamovimentoterapia in un processo di ricerca compartecipato
- Autori: Mignosi Elena
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/637667
Abstract
Per far fronte alla crisi della modernità ed al senso di disgregazione connesso alla complessità, alle contraddizioni del mondo in cui viviamo , il saggio propone un modello possibile per costruire nuove dimensioni esistenziali e nuove strade di azione, in una prospettiva pedagogica e politica; si tratta di far proprio un nuovo quadro di riferimento che implica, primariamente, la partecipazione attiva, i processi creativi nella loro imprevedibilità ed indeterminatezza, la condivisione di esperienze a livello psico-corporeo ed emotivo. Tutto questo si accompagna alla “cura di sé” che è la base per la cura degli altri e dei contesti in cui si vive. Descrive quindi approccio embodied ed artistico come quello della danza movimento terapia soffermandosi sulle sue caratteristiche e sulla sua efficacia formativa e trasformativa, anche relativamente alla costruzione di contesti interculturali e inclusivi. A partire dall’idea di una “pedagogia del confine “ , il testo riflette quindi sulla importanza dei processi educativi e sul ruolo che potrebbe avere la scuola nel far scoprire diverse prospettive di accostarsi al mondo, per aprire nuove possibilità d’azione, sia a livello individuale che collettivo: innovando le metodologie didattiche e promuovendo attività partecipative centrate sulla dimensione corporea e sui linguaggi artistico-espressivi, è possibile far fare esperienza dell’alterità, dar modo di stupirsi della specificità e della molteplicità di ciascun essere umano e , nello stesso tempo, percepire emozioni e sentimenti che accomunano tutti a livello profondo, riconoscersi nell’altro, sentire di appartenere ad una stessa umanità.