Dance Movement Therapy in Educational Training for Intercultural Experiences
- Autori: Mignosi, E.
- Anno di pubblicazione: 2017
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/246900
Abstract
Nel mio articolo presento un modello di “formazione di secondo livello” attraverso il racconto di un’esperienza e delle sue implicazioni teoriche e metodologiche. Un gruppo di formatori fa prima un percorso di formazione attraverso la DMT all’interno dell’Università e poi viene sostenuto e supervisionato nella progettazione e nella programmazione e valutazione in itinere di due laboratori centrati sui linguaggi artistico-espressivi. I destinatari dei laboratori lavorano nella relazione d’aiuto in ambito interculturale. Si tratta di educatori di una casa famiglia per minori stranieri non accompagnati e di mediatori interculturali che fanno parte di un’associazione che interviene in diversi contesti (educativi, sociali, sanitari, giuridici). L’idea è quella di creare dei cerchi concentrici, in cui avviene una transazione tra contesti e tra professionalità grazie alla mobilitazione di capacità creative, alla integrazione tra le diverse parti di se’ ed alla consapevolezza ed alla “presenza”. Tutto questo viene attivato sia da uno specifico percorso di formazione attraverso la DMT, sia dalla ideazione e conduzione di laboratori artistico-espressivi in prima persona. D’altro canto educatori e mediatori, attraverso l’esperienza artistica e laboratoriale potenziano a loro volta capacità e competenze necessarie in un lavoro in ambito interculturale. Il percorso di formazione proposto ha attivato in tempi molto brevi nuove narrazioni e nuove prospettive esistenziali, grazie alle quali è possibile dare spazio all’ascolto di se’ ed al riconoscimento dell’altro in un’area transizionale in cui ci si incontra, si immagina e si crea insieme. In questa prospettiva è stata di particolare importanza la dimensione di gruppo, che ha avuto parallelamente una funzione di “contenimento” e di “ampliamento” e che ha permesso l’emergere, all’interno di un campo relazionale, del rapporto di fiducia fondamentale per l’espressione delle potenzialità creative di ciascuno, arricchite dall’apporto di tutti.