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GIORGIA LIGUORI

Nuove introduzioni varietali di mango in Sicilia: qualità chimico-fisica e sensoriale dei frutti

Abstract

Il recente boom dei consumi di mango (Mangifera indica L.) nel mercato europeo ha visto un aumento esponenziale delle superfici coltivate nelle aree vocate nel Bacino del Mediterraneo e l’introduzione di nuove varietà provenienti dai Paesi tropicali. Ai frutti importati dai paesi leader produttori, oggi si affiancano anche quelli siciliani che, potendo raggiungere in breve tempo qualsiasi mercato europeo, vengono lasciati maturare all’albero ottenendo livelli qualitativi migliori in termini di gusto e aroma. Obiettivo di questa ricerca è stato quello di valutare la risposta qualitativa dei frutti delle nuove cultivar in termini di qualità e di risposta all’ambiente di coltivazione mediterraneo. La ricerca è stata condotta presso un impianto commerciale sito sulla costa tirrenica della Sicilia. Sono state scelte piante adulte delle varietà Calypso, Glenn, Irwin, Keitt, Kent, Nam Dok Mai, Maya, Osteen, Valencia Pride, e Tommy Atkins innestate su Gomera 3. Le analisi effettuate sui frutti hanno riguardato: peso, diametro longitudinale e trasversale, colore della buccia e della polpa, contenuto in solidi solubili, acidità titolabile e profilo sensoriale. I dati chimico-fisici rilevati sono stati confermati in larga parte da quelli sensoriali evidenziando una ampia variabilità e una buona propensione al mercato della maggior parte delle cultivar. In particolare, Irwin, Osteen, Keitt e Tommy Atkins hanno mostrato valori più alti in riferimento al peso dei frutti, colore della buccia, consistenza della polpa, rapporto tra solidi solubili e acidità titolabile. L’analisi sensoriale ha inoltre evidenziato punteggi elevati per i descrittori di pregio come il flavour, l’odore di frutti esotici e la succosità che hanno contraddistinto in particolar modo Glenn e Irwin, mentre i descrittori associati ad una percezione negativa, come odore/flavour di mare e di bruciato, hanno fatto registrare valori molto bassi per tutte le cultivar in osservazione.