Valutazione delle lesioni del tendine del sovraspinato con elastosonografia: confronto con ecografia B-mode e risonanza magnetica. Nostra esperienza.
- Autori: Sutera, R; Candela, F; Sorrentino, F; Polizzi, G; Iovane, A; Midiri, M
- Anno di pubblicazione: 2010
- Tipologia: Proceedings
- Parole Chiave: Elastosonografia, spalla, risonanza magnetica
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/58562
Abstract
SCOPO: Valutare l'elasticità del tendine del sovraspinato in pazienti con sospetto clinico di lesione della cuffia dei rotatori, e comparare i reperti dell'elastosonografia con quelli dell'ecografia B-mode (US) e della risonanza magnetica (RM). DISEGNO DELLO STUDIO: Prospettico. MATERIALI E METODI: Nel periodo compreso tra agosto 2008 e settembre 2009, abbiamo valutato la spalla sintomatica di 20 pazienti con elastosonografia usando una sonda lineare da 13 MHz (EUB - Hitachi 7500, Giappone). E' stato usato uno score semiquantitativo di colori differenti rappresentanti tessuto più rigido (blu) e tessuto via via meno rigido (verde, giallo, rosso). I reperti sono stati comparati con quelli dell'esame US usando la modalità dual-view dell'elastosonografo e con quelli di un esame RM (Signa Excite HD 1,5 Tesla, GE Medical System, USA) eseguito a breve distanza di tempo. RISULTATI: In 3/20 casi, l'elastosonografia ha correttamente diagnosticato una rottura a tutto spessore, che l'US ha interpretato come rottura parziale. Nei restanti 17/20 casi i reperti dell'elastosonografia erano identici a quelli dell'US. La RM ha confermato in tutti i casi, i reperti riscontrati con l'elastosonografia. CONCLUSIONI: L'elastosonografia è una metodica più sensibile dell'US per la diagnosi di lesioni a tutto spessore del tendine del sovraspinato e potrebbe aumentare la confidenza diagnostica in casi dubbi all'esame US per la presenza di tessuto di granulazione simulante fibre degenerate. Tale metodica promettente può avere un impatto significativo nel trattamento terapeutico.