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ANGELO IOVANE

Classificazione ed imaging delle sindromi conflittuali della caviglia

  • Autori: Sutera, R; Iovane, A; Candela, F; Sorrentino, F; Cimino, P; Midiri, M
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Tipologia: Proceedings
  • Parole Chiave: Caviglia, impingement
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/58560

Abstract

Obiettivi didattici: Rivedere la classificazione ed illustrare i vari aspetti delle sindromi conflittuali alla radiografia convenzionale (RC), alla tomografia computerizzata multistrato (TCms), all'ecografia (US), alla risonanza magnetica (RM) ed all'artro-RM. Introduzione: Le sindromi conflittuali della caviglia dipendono da molte cause che possono essere distinte dal tipo di tessuto che determina il conflitto (osseo, fibroso, sinoviale).In generale, la classificazione delle sindromi conflittuali della caviglia prende in considerazione la sede anatomica relativa all'articolazione tibio-tarsica, e pertanto esse possono essere classificate in anteriore, antero-mediale, antero-laterale, posteriore e postero-mediale. Descrizione: La RC da sola è già sufficiente a dimostrare un conflitto osseo nella maggior parte dei casi, laddove vi è necessità di ricorrere alla TCms qualora la sede del conflitto sia in un sito anatomico non chiaramente dimostrabile dalla RC a causa della presenza di strutture sovrapposte. L'US può riconoscere la presenza di un conflitto anteriore o di patologie tendinee che possono essere un segno associato di una sindrome conflittuale. La RM è la metodica di scelta per dimostrare un conflitto sinoviale o fibroso, grazie all'eccellente risoluzione di contrasto. L'artro-RM è usata quando vi sia un ispessimento fibroso che non può essere distinto dalla RM basale. Conclusioni: La diagnostica per immagini ha un ruolo importante nel riscontro della causa e del sito anatomico di un conflitto, permettendo un giusto trattamento.