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MARIA LUISA GERMANA'

Earth in ancient Sicilian architecture / La terra cruda nelle costruzioni della Sicilia antica

Abstract

Il patrimonio archeologico siciliano, notoriamente fra i più ricchi del territorio nazionale, fornisce importanti testimonianze degli impieghi remoti della terra cruda, mentre le architetture più recenti custodiscono forme di impiego poco appariscenti e meno note a confronto con altre Regioni italiane. La Sicilia offre un campo di osservazione privilegiato per gli impieghi antichi della terra cruda a fini costruttivi innanzitutto perché custodisce numerosi reperti, risalenti ad epoche che vanno dalla preistoria all’età romana e che sono riferibili a tipologie costruttive varie. La principale caratteristica che si può riscontrare, sia nelle più remote origini che nelle successive evoluzioni, è che la terra, guardando all’insieme dei manufatti edilizi, contribuisce ad una tecnica mista, in cui concorrono altri materiali costruttivi, da quelli lapidei a quelli vegetali, accomunati dall’immediata disponibilità nel sito. Il patrimonio architettonico in terra cruda che la Sicilia ha ereditato dal suo ricco passato costituisce ancora una realtà da indagare, con la consapevolezza che devono essere subito risolte alcune difficoltà: una casistica da esaminare vasta ma poco identificabile ed eterogenea per epoca e tipologia; una base conoscitiva frammentata in riferimenti ascrivibili a discipline differenti, tra cui sono abitualmente inconsuete le occasioni di confronto e sinergia. Obiettivo centrale di questa indagine dovrà derivare dal consolidamento dell’aspetto più lacunoso: una conoscenza che ad oggi rimane frammentata e non strutturata.