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GAETANO GUCCIARDO

La problematica generale dello studio del benessere

Abstract

Le persone sanno qual è il loro livello di soddisfazione per la vita. Sanno quanto sono felici. È confermato dalle numerose ricerche su larga scala e anche dalla nostra concentrata su una realtà locale. Quando abbiamo chiesto ai nostri intervistati quanto si sentivano soddisfatti della loro vita, solo una persona sulle cinquecento circa del campione non ce lo ha detto. Ed è su questa consapevolezza che hanno puntato gli studi empirici sin dall’inizio delle indagini pionieristica di Cantril per rilevare il benessere soggettivo. Il punto potrebbe essere che le persone lo sanno ma, se ci chiediamo precisamente a cosa si riferiscono, le cose diventano molto complicate; l’oggetto che stiamo indagando sembra perdere i propri contorni e, in più, per certo versi, sembra moltiplicarsi, sembra sdoppiarsi, triplicarsi, non essere più una cosa riconducibile a unità. Si può essere soddisfatti se ci si guarda secondo la prospettiva dei tempi di una vita e molto meno se ci si osserva nel momento; si può essere soddisfatti del bilancio di quanto fatto e di quanto raggiunto oppure no, e guardarsi invece dal punto di vista di come ci si sente emotivamente al momento. Come si fa a fare sintesi?