Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

MAURO FERRANTE

IL REGISTRO REGIONALE DELLE CRONICITÀ: NUOVI ALGORITMI PER LA VALUTAZIONE DEI PROFILI DI CONSUMI PER CATEGORIE DIAGNOSTICHE IN SICILIA

Abstract

Introduzione. Conoscere la prevalenza di una malattia cronica è essenziale per una corretta programmazione delle risorse economiche e umane necessarie per l’implementazione delle strategie preventive e terapeutiche. La Base Dati degli Assistibili (BDA), sviluppata nell’ambito del Piano Operativo di Assistenza Tecnica alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (POAT) cui la Regione Sicilia partecipa attivamente, consente dianalizzare in modo integrato le informazioni provenienti dai diversi flussi informativi che la costituiscono. Obiettivi. Costituire un registro regionale delle cronicità in Sicilia, al fine di valutare i profili di consumi per categorie diagnostiche e stimarne i relativi carici economici. Le cronicità in esame sono: trapianti, insufficienza renale cronica, HIV e Aids, Neoplasie, Diabete, Malattie cardiocircolatorie, Broncopneumopatie, Malattie dell’apparato digerente, Malattie del sistema nervoso, Parti, Malattie endocrine e metaboliche, Malattie autoimmuni. Metodi. I criteri che caratterizzano la patologia cronicasono desunti dagli algoritmi già utilizzati in regione Lombardia con alcune modifiche rese necessarie dal diverso contesto in esame (e soprattutto dalla diversità dei flussi informativi). Le basi informative utilizzate sono: il database della esenzioni presente all’interno della BDA, le schede di dimissioni ospedaliere (SDO), le prestazioni specialistiche ambulatoriali, le prescrizioni farmaceutiche e il file della fornitura di farmaci da parte di Strutture Ospedaliere accreditate a soggetti non ricoverati. Per tutti i flussi informativi sono state prese in esame sia le prestazioni effettuate in regione che fuori regione. Risultati. Complessivamente, al 2011, i cronici sono il 36% del totale della BDA, gli acuti (definiti come tutti coloro che nel corso del 2011 hanno effettuato una qualsiasi prestazione sanitaria) rappresentano il 45%, infine i non consumatori (tutticoloro che sono presenti nella BDA ma che nel corso dell’anno non hanno effettuato alcuna prestazione sanitaria convenzionata con il SSN) rappresentano il 19%. In termini di valori tariffari delle prestazioni effettuate, i cronici ammontano al 70% del totale. Le prevalenze delle diverse cronicità analizzate variano in relazione alla fascia d’età nonché in relazione ai diversi livelli territoriali considerati. Conclusioni. La costruzione del registro regionale delle cronicità presenta svariati vantaggi, tra cui: la possibilità di monitorare nel tempo i livelli di consumi dei soggetti patologici, la possibilità di mettere in evidenza contesti territoriali caratterizzati da elevata prevalenza di determinate cronicità, al fine di orientare adeguati interventi programmatori, nonché valutare l’eventuale efficacia dei trattamenti terapeutici in relazione a specifiche cronicità. Il registro può inoltre essere arricchito di ulteriori categorie diagnostiche.