Valutazione della qualità ed appropriatezza delle codifica per Infarto Miocardico Acuto (IMA) sulle cartelle cliniche, Anno 2011.
- Autori: Fantaci, G.; De Luca, G.; Ferrante, M.; Marras, A.; Murolo, G.; Scondotto, S.
- Anno di pubblicazione: 2013
- Tipologia: Altro
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/123160
Abstract
Introduzione: La tempestività nell’effettuazione dell’angioplastica percutanea su pazienti con diagnosi di IMA STEMI è cruciale per la sopravvivenza del paziente stesso. Al fine di raggiungere un livello di qualità sufficiente nella codifica delle Sindromi Coronariche Acute (SCA), in grado di distinguere correttamente tra IMA STEMI ed N-STEMI, è stato previsto con D.A. del 2011 un aggiornamento delle Linee guida per la codifica delle informazioni cliniche presenti nella Scheda Dimissione Ospedaliera (SDO). Obiettivo: Valutare la qualità nella codifica delle SCA attraverso un confronto tra le informazioni contenute nella SDO e contenuto informativo presente nelle cartelle cliniche per le diverse strutture ospedaliere in Sicilia, nel 2011. Metodi: Nell’ambito dei controlli analitici per l’appropriatezza, la Regione ha avviato una rilevazione sulla qualità della codifica per IMA nelle strutture erogatrici di ricovero. E’stato predisposto un controllo a campione di alcune SDO allo scopo di valutare la coincidenza tra codifica delle SDO e cartelle cliniche dei pazienti. Il tracciato ECG, oggetto del controllo è stato esaminato in cieco da un esperto esterno alla struttura investigata. Sono state misurate la sensibilità e la specificità per valutare la capacità che ha la SDO di discriminare correttamente i casi di SCA, nonché per mettere in evidenza l’entità dell’eventuale errore di compilazione nella codifica delle diagnosi. Risultati: Complessivamente, dalle 42 strutture erogatrici selezionate, sono state estratte un totale di 840 cartelle cliniche distribuite equamente tra le diverse strutture (20 per ogni struttura). Tuttavia, la fase di controllo ha portato ad un totale di 822 cartelle cliniche per le quali è stata compilata l’informazione richiesta circa la caratterizzazione dell’IMA, riducendo conseguentemente la dimensione del campione. La percentuale di concordanza tra informazioni contenute nella SDO ed informazioni desunte dall’esame delle cartelle cliniche varia da un minimo del 30% ad un massimo del 100%. Per il 45% delle strutture coinvolte nelle operazioni di controllo, la percentuale di concordanza è risultata maggiore o uguale dell’80%, mentre percentuali di concordanza inferiori al 50% sono state riscontrate soltanto nel 7% delle strutture coinvolte. Inoltre, la discordanza riscontrata tra SDO e cartelle cliniche non risulta essere sempre dello stesso tipo, portando in taluni casi ad una sovra-notifica dei casi di IMA STEMI, in altri casi ad una sotto-notifica. Conclusioni: La qualità delle informazioni desunte dalle SDO sembrerebbe nel complesso garantire una distinzione attendibile tra i tre tipi di SCA. Tuttavia, l’elevata variabilità presente nella casistica delle strutture regionali, nonché la difforme ripartizione dei casi mancanti, richiede ulteriori analisi al fine di investigare le cause che hanno portato ai bassi risultati del processo di controllo posto in essere dalla Regione.