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GABRIELLA FERRARA

Il ruolo del corpo nell’educazione speciale

Abstract

Le trasformazioni che hanno investito la società e il cambiamento del binomio abilità-disabilità hanno inciso profondamente sulle motivazioni e sull’interesse alla dimensione corporea e alla pratica sportiva, che da fenomeno strettamente agonistico è divenuta strumento di promozione del benessere e di inclusione sociale. In un’accezione squisitamente pedagogica, lo sport rappresenta un momento e un contesto di riflessione sui problemi etici e culturali che nella società si sviluppano e che in essa si prospettano. Il dibattito in una prospettiva sociale e educativa, attraverso una griglia interpretativa ed ermeneutica che appartiene ad un universo epistemologico ben definito, quale è la pedagogia speciale, vuole inquadrare lo sport quale contesto fertile entro cui agire per sviluppare l’inclusione ed essere terreno favorevole per lo sviluppo di una società equa, in cui la partecipazione di tutti è un diritto sancito. Il corpo, e ciò che veicola, diviene così il tassello di un mosaico più grande: la società, in cui i modi di pensare e gli atteggiamenti mentali delle persone raggiungono una lettura più attenta e meno superficiale. L'indagine su tali condizioni che si deve articolare è ancora agli inizi e necessita di diramarsi su più versanti che vanno dagli aspetti teorici a quelli pratici, dalla riflessione metodologica alla formazione.