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MICHELE COMETA

Quattro modi di dimenticare. Wiesel, Freud, Blanchot, Kafka

Abstract

Questi frammenti prendono le mosse da un’ovvia considerazione: non possiamo aver memoria di tutto. È impossibile. E non dobbiamo. Sarebbe dannoso, anzi per certi versi fatale, se potessimo, dovessimo o volessimo ricordare tutto, serbare memoria d’ogni cosa, fatto, persona. Il nostro secolo è stato ed è il secolo della memoria. Pretendiamo di ricordare tutto, di archiviare tutto, di celebrare tutto. Persino la losoa, la psicoanalisi, la fenomenologia, l’analitica esistenziale di Heidegger e ancora la letteratura, le scienze antropologiche, l’arte, persino l’architettura celebrano la memoria, unica musa ed unica dea.