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ALESSIO COLLURA

Guillem Peire de Cazals. D’una leu chanso ai cor que m’entremeta (BdT 227.8)

Abstract

L’articolo propone una nuova edizione critica di D’una leu chanso ai cor que m’entremeta di Guillem Peire de Cazals, accompagnata da un commento volto a contestualizzare la canzone entro la modalità poetica della mala canso. Il testo, una vera e propria ‘canzone di disamore’, è databile agli anni 1229-1230 e costituisce un cambiamento di rotta da parte del trovatore caorsino, sia sul piano tematico che sul piano stilistico. Il riflesso di tale cambiamento è ravvisabile fin dal binomio incipitale, leu chanso – che si carica di un particolare sovrasenso retorico –, e prosegue nel corso del récit, dove si rintraccia l’uso di un vocabolario e di temi tipici della ‘modalità’ del disamore.