Guillem Peire de Cazals. D’una leu chanso ai cor que m’entremeta (BdT 227.8)
- Authors: Collura, A.
- Publication year: 2016
- Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/177361
Abstract
L’articolo propone una nuova edizione critica di D’una leu chanso ai cor que m’entremeta di Guillem Peire de Cazals, accompagnata da un commento volto a contestualizzare la canzone entro la modalità poetica della mala canso. Il testo, una vera e propria ‘canzone di disamore’, è databile agli anni 1229-1230 e costituisce un cambiamento di rotta da parte del trovatore caorsino, sia sul piano tematico che sul piano stilistico. Il riflesso di tale cambiamento è ravvisabile fin dal binomio incipitale, leu chanso – che si carica di un particolare sovrasenso retorico –, e prosegue nel corso del récit, dove si rintraccia l’uso di un vocabolario e di temi tipici della ‘modalità ’ del disamore.