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MARTINA ALBANESE

Mind in mind Lab: evaluation tools and critical analysis.

  • Autori: Martina Albanese; Elisabetta Fiorello; Giuseppa Compagno
  • Anno di pubblicazione: 2024
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/643653

Abstract

In anni recenti, le Scienze dell’Educazione sono state fortemente attraversate dalle conoscenze teorico-sperimentali di stampo neuroscientifico e dallo sviluppo di tecnologie basate su sistemi di intelligenza artificiale (AI) (Minello, 2020). L’incontro tra gli studi sull’AI e le ricerche sulla cognizione umana sembra aver portato l’instaurarsi di una nuova questione che anima il dibattito scientifico contemporaneo, centrata sul possibile impatto che tecnologie di questo tipo possono avere nel modulare i processi di apprendimento dei futuri cittadini (Drivas, & Doukakis, 2022). In particolare, ChatGPT, un chatbot conversazionale recentemente sviluppato da OpenAI, è diventato a partire dal suo lancio, l'applicazione per utenti a crescita più rapida nella storia. L'utilizzo del chatbot offre agli studenti la possibilità di ricevere risposte personalizzate e feedback immediati (Oranga, 2023). Ciò favorisce la comprensione dei concetti complessi e promuove coinvolgimento attivo e progresso cognitivo. D non sottostimare i rischi e i limiti associati a queste tecnologie che la letteratura scientifica ha individuato; tra tutti quelli relativi allo sviluppo del pensiero critico degli studenti (Wang et al., 2023) o di plagio nella produzione di testi (Javaid et al., 2023). L’esperienza esposta a seguire prende le mosse dalla prospettiva secondo cui al contrario di mitigare atteggiamenti di cieco entusiasmo e di diffidenza irrazionale nei confronti dell'uso dell'IA nei contesti educativi si promuove l’avvio di percorsi didattici mirati che guidino gli studenti ad un uso critico e responsabile di ChatGPT. Per tale motivo, si espongono gli esiti del laboratorio Mind in mind lab, in corso di svolgimento, durante il secondo semestre dell’a.a. 2023-2024 nell’ambito dell’insegnamento Docimologia e laboratorio del CdS in Scienze Pedagogiche dell’Università degli Studi di Palermo. L’attività laboratoriale, strutturata secondo un percorso di lavoro a 5 tappe prevede, nella prima fase un percorso didattico metacognitivo volto a guidare gli studenti ad un uso critico di ChatGPT, con l’obiettivo di demistificare potenzialità e rischi impliciti, attraverso l’uso di strumenti docimologici che sostengano lo sviluppo di alcune competenze neuro-orientate. Gli studenti, organizzati in gruppi eterogenei utilizzando la metodologia dello Student Team Learning (Slavin, 1991), hanno avuto l'obiettivo di creare un poster scientifico che esplori i costrutti teorici e le evidenze scientifiche relative all'acquisizione e allo sviluppo di competenze neuroscientifiche (Albanese & Compagno, 2023). Utilizzando ChatGPT per la ricerca e la confutazione delle fonti, ogni gruppo si focalizza su una specifica area neurodidattica (Trasversale, Socio-emotiva-affettiva, Linguistico-Comunicativa, Prassico-Motoria). I criteri di valutazione del poster includono l’attendibilità delle fonti, la pertinenza del background teorico, l’individuazione della metodo/i rinvenuti nei contributi analizzati, la presenza di tutti gli elementi caratteristici del poster (introduzione, background, metodi, analisi e conclusione). Nell'ambito della valutazione di processo e prodotto della prima fase del laboratorio, risulta fondamentale la Scheda di Meta-riflessione sull'utilizzo di ChatGPT, i cui livelli di analisi riguardano la facilità nella formulazione dei prompt, l'efficacia nella gestione del tempo, l'accuratezza delle informazioni ottenute e la pertinenza delle risposte rispetto al prompt. I dati raccolti, quali-quantitativi, sono stati analizzati utilizzando tecniche di analisi tematica e indagini statistiche per identificare modelli e tendenze nelle esperienze degli studenti con ChatGPT come strumento educativo. I risultati suggeriscono che, da un lato, lo strumento docimologico utilizzato sembra essere uno strumento efficace nell’accompagnare e attivare un percorso metacognitivo e di riflessione sull’utilizzo di software d