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FABRIZIO AGNELLO

Riannodare il passato e il presente con la restituzione prospettica: ricostruzione della perduta chiesa delle Stimmate di Palermo da foto d’archivio

  • Autori: fabrizio Agnello; Laura Barrale
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/517726

Abstract

La restituzione prospettica appartiene di diritto al corpus disciplinare della geometria descrittiva, come problema inverso della prospettiva. In passato tale tecnica è stata utilizzata ben poche volte per la ricostruzione da immagini fotografiche di architetture e opere d’arte perdute; gli strumenti digitali per la rappresentazione offrono però l’opportunità di recuperare la restituzione prospettica come strumento efficace per la ricostruzione di monumenti perduti ritratti in foto d’epoca. Il caso studio prescelto è la chiesa delle Stimmate di Palermo, demolita alla fine del XIX secolo per la costruzione del Teatro Massimo. La chiesa ad aula era delimitata da pareti con nicchie arcuate poco profonde, decorate da pregiati stucchi che vengono preservati dalla demolizione e sono oggi custoditi presso l’Oratorio dei Bianchi di Palermo. Nessun disegno documenta la consistenza della chiesa demolita; uniche tracce documentarie sopravvissute sono tre fotografie di mediocre qualità, che ritraggono le due nicchie contrapposte della chiesa, decorate dagli stucchi. La tecnica della restituzione prospettica ha consentito la ricostruzione proporzionale delle due nicchie; il rilievo con laser scanner degli stucchi esposti all’Oratorio dei Bianchi ha supportato la scalatura e l’orientamento del modello prospettico e, infine, la ricollocazione virtuale di tutti gli elementi scultorei sopravvissuti nel modello ricostruttivo della chiesa.