«Ispidi monti, rupi scoscese, orribili frane»: la montagna come luogo comune per gli esuli ottocenteschi
- Autori: Auf der Heyde, Alexander
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/670245
Abstract
L'autore indaga il tema dell'esilio attraverso immagini letterarie e visive che hanno lasciato tracce significative nel discorso patriottico risorgimentale. In particolare viene analizzato il dipinto "L'Esule che dall'Alpe guarda verso l'Italia": opera presentato dal pittore Stefano Ussi alla mostra della Società Promotrice di Belle Arti di Firenze nel 1851. Il dipinto riscuote grande successo di pubblico proprio per l'efficacia con cui interpreta lo stato d'animo dei patrioti risorgimentali dopo le sconfitte del 1848. Lungi dalle visioni settecentesche che ne esaltavano la bellezza sublime, l'immagine che Ussi offre della montagna appare stereotipata: il paesagio alpino è un luogo di confine, caratterizzato da una natura inospitale e malvagia, da contrapporre alla solarità del paesaggio mediterraneo che lo stesso profugo è costretto a lasciarsi alle spalle.