Ambiti della missione
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Sul piano delle attività ricollegabili alla Terza Missione, il Dipartimento, già impegnato nella relativa attività di ricerca, offre consulenza e avvia processi di studio e di analisi:
Inoltre, per diversi anni, il Dipartimento ha istituito e gestito un apposito organismo di mediazione (Mediare con Unipa), autorizzato dalle competenti autorità, che prepara i mediatori civili e sociali e i conciliatori.
Infine, il Servizio di Placement del Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali (https://www.unipa.it/dipartimenti/dems/placement-dems/) si rivolge ai suoi laureati e alle imprese interessate ai profili professionali in uscita dai suoi Corsi di Studio e ha come principale finalità il favorire l’inserimento occupazionale dei laureati attraverso l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
I principali vantaggi che il Servizio di Placement offre ai laureati sono: (a) la possibilità di coniugare il percorso di studi effettuato con i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro locale, nazionale e internazionale; (b) l'avere un aiuto concreto per l’inserimento nel mercato del lavoro.
Dal punto di vista delle imprese, invece, il Servizio di Placement offre loro la possibilità di: (a) realizzare un incrocio tra domanda e offerta di lavoro il più possibile rispondente alle esigenze aziendali e alle competenze dei laureati in uscita dal Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali, riducendo i tempi e i costi della ricerca e/o selezione del personale; (b) contribuire alla definizione dei percorsi formativi incardinati nel Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali, in modo da renderli coerenti con i reali fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro.
Altri esempi della ricca attività formativa del Dipartimento sono rappresentati dalle collaborazioni didattiche con i curatori fallimentari, l’ordine dei geometri e la regione siciliana alla quale, ormai da lunghi anni, si offre, su base convenzionale, un pacchetto di corsi che spazia dalle tematiche fiscali a quelle lavoristiche, alle problematiche dell’anticorruzione e dell’etica pubblica.
Alle attività di Terza Missione vanno peraltro ricondotte le numerose ricerche su commessa o conto terzi.
Delegato per la Terza Missione del dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali Prof.ssa Manoela Patti
Nell’ambito della Terza Missione, il Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali da tempo registra e monitora tutte le attività che, collegate alle relative aree tematiche di ricerca, mirano a comunicare e diffondere le specifiche conoscenze e la connessa expertise nell’intero territorio, non solo regionale.
In tal modo la Terza Missione si aggiunge e si coniuga con le più tradizionali attività di Didattica e di Ricerca del dipartimento, di cui diventa parte integrante, interpretando in modo innovativo la missione strutturale delle Università come applicazione diretta, valorizzazione e impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società, anche al fine di realizzare una relazione diretta con il territorio e i suoi attori anche economici.
Si tratta, in altri termini, di uno strumento indispensabile affinché l’Università valuti il reale impatto della conoscenza di cui è naturale portatrice in ambito sociale, con l’obbiettivo di consentire che la sua performance venga giudicata anche tramite gli effetti concreti che essa produce nella trasformazione della società ed in virtù della sua capacità di immettere nei circuiti produttivi i risultati delle proprie ricerche. Questo spiega come la VQR ha, per la prima volta, incluso gli indicatori di Terza Missione in un esercizio di valutazione della qualità della ricerca di ogni singolo ateneo e di ciascun dipartimento.
La Terza Missione si articola lungo due principali linee direttrici:
Entrambe le linee direttrici richiedono che venga strutturato il processo di connessione tra conoscenza da un lato e società e mercato dall’altro al fine di:
La valutazione della Terza Missione delle Università si articola in due parti:
1. Terza Missione di valorizzazione economica della ricerca
Per valorizzazione della ricerca si intende l’insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali. Si articola nelle seguenti attività:
2. Terza Missione di produzione di beni pubblici di natura culturale, sociale ed educativaLa seconda parte dell’esercizio valutativo ha per oggetto la capacità degli Atenei e dei Dipartimenti di mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio. A differenza della valorizzazione economica della ricerca, la quale prevede per sua natura anche forme di appropriazione necessarie all’innesco di processi di innovazione da parte delle imprese, queste attività producono prevalentemente beni pubblici. Tale produzione si articola nelle seguenti attività:
Nell’ambito della Terza Missione, il Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali da tempo registra e monitora tutte le attività che, collegate alle relative aree tematiche di ricerca, mirano a comunicare e diffondere le specifiche conoscenze e la connessa expertise nell’intero territorio, non solo regionale.
In tal modo la Terza Missione si aggiunge e si coniuga con le più tradizionali attività di Didattica e di Ricerca del dipartimento, di cui diventa parte integrante, interpretando in modo innovativo la missione strutturale delle Università come applicazione diretta, valorizzazione e impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società, anche al fine di realizzare una relazione diretta con il territorio e i suoi attori anche economici.
Si tratta, in altri termini, di uno strumento indispensabile affinché l’Università valuti il reale impatto della conoscenza di cui è naturale portatrice in ambito sociale, con l’obbiettivo di consentire che la sua performance venga giudicata anche tramite gli effetti concreti che essa produce nella trasformazione della società ed in virtù della sua capacità di immettere nei circuiti produttivi i risultati delle proprie ricerche. Questo spiega come la VQR ha, per la prima volta, incluso gli indicatori di Terza Missione in un esercizio di valutazione della qualità della ricerca di ogni singolo ateneo e di ciascun dipartimento.
La Terza Missione si articola lungo due principali linee direttrici:
- favorire la diffusione della conoscenza nella società per favorirne lo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico;
- attribuire all’Università un ruolo imprenditoriale nella società con lo scopo di attivare processi di sviluppo territoriale e di creazione di valore basati sulla conoscenza, anche attraverso la generazione di opportunità di lavoro qualificato.
Entrambe le linee direttrici richiedono che venga strutturato il processo di connessione tra conoscenza da un lato e società e mercato dall’altro al fine di:
- attivare un uso creativo e produttivo del sapere e rendere più fluido il trasferimento della conoscenza nella società;
- amplificare il potere trasformativo della conoscenza attraverso una più efficiente interpretazione del rapporto tra risorse e bisogni della società;
- reinterpretare le missioni fondamentali di alta formazione e ricerca alla luce degli effetti dei feedback delle relazioni conoscenza-società.
La valutazione della Terza Missione delle Università si articola in due parti:
1. Terza Missione di valorizzazione economica della ricerca
Per valorizzazione della ricerca si intende l’insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali. Si articola nelle seguenti attività:
- gestione della proprietà intellettuale
- imprenditorialità accademica (imprese spin-off)
- attività conto terzi
- strutture di intermediazione (incubatori, consorzi, uffici di placement)
2. Terza Missione di produzione di beni pubblici di natura culturale, sociale ed educativaLa seconda parte dell’esercizio valutativo ha per oggetto la capacità degli Atenei e dei Dipartimenti di mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio. A differenza della valorizzazione economica della ricerca, la quale prevede per sua natura anche forme di appropriazione necessarie all’innesco di processi di innovazione da parte delle imprese, queste attività producono prevalentemente beni pubblici. Tale produzione si articola nelle seguenti attività:
- produzione e gestione di beni culturali
- sperimentazione clinica, infrastruttura di ricerca e formazione medica
- formazione continua
- public engagement
[Il testo è tratto dalla Delibera Quadro sulla Terza Missione TM del consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Palermo nella seduta del 18 gennaio 2017]
Attività di Terza Missione del Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali
Il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali, è un Dipartimento multidisciplinare di area prevalentemente umanistica, che ha tradizionalmente intrattenuto una interlocuzione privilegiata con il territorio per la diffusione dei propri saperi e delle proprie ricerche, rivolgendosi anche ad un pubblico di non specialisti, con l’obbiettivo di comunicare le finalità culturali e sociali dei processi avviati in ambito universitario e le connesse ricadute sulla crescita complessiva dei diversi contesti interessati. Sicché molte delle relative discipline hanno individuato la loro funzione strutturale proprio nella relazione con il territorio, come componente fondamentale della missione educativa, già prima che la Terza Missione divenisse un parametro di valutazione in ambito accademico. Per tale ragione le attività di Terza Missione del Dipartimento da tempo seguono le linee direttive dell’Ateneo con riferimento agli “innesti di conoscenza nella società per favorirne lo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico”, generando un valore aggiunto fondato sulla conoscenza, nel quadro di un processo che realizzi “un uso creativo e produttivo del sapere”, che tenga conto del rapporto tra risorse e società.Sul piano delle attività ricollegabili alla Terza Missione, il Dipartimento, già impegnato nella relativa attività di ricerca, offre consulenza e avvia processi di studio e di analisi:
- per la valutazione e la gestione del rischio clinico nelle aziende sanitarie;
- per affrontare i complessi profili problematici concernenti i corporate crime e i modelli di organizzazione aziendale volti a prevenirli;
- elabora proposte e tiene attività formativa costante in materia di gestione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali;
- intrattiene molteplici relazioni con enti pubblici e privati che hanno dato luogo alla stipula di apposite convenzioni;
- realizza interventi in direzione del sociale, individuando quali interlocutori privilegiati aree o settori del territorio in cui si registrano elevate soglie di disoccupazione o dispersione scolastica idonee ad alimentare condizioni di illegalità o di conflitto;
- studia, analizza e diffonde modelli di integrazione e di valorizzazione della presenza di comunità di migranti nella costruzione di una cittadinanza attiva e democratica e per la diffusione di una cultura della diversità, dell’uguaglianza, dell’accoglienza, della convivenza e della formazione.
- pubblicazioni a carattere divulgativo
- organizzazione di eventi pubblici
- incontri, presentazioni, dibattiti, seminari, conferenze, convegni
- percorsi tematici, progetti educativi, laboratori, corsi di formazione.
Inoltre, per diversi anni, il Dipartimento ha istituito e gestito un apposito organismo di mediazione (Mediare con Unipa), autorizzato dalle competenti autorità, che prepara i mediatori civili e sociali e i conciliatori.
Infine, il Servizio di Placement del Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali (https://www.unipa.it/dipartimenti/dems/placement-dems/) si rivolge ai suoi laureati e alle imprese interessate ai profili professionali in uscita dai suoi Corsi di Studio e ha come principale finalità il favorire l’inserimento occupazionale dei laureati attraverso l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
I principali vantaggi che il Servizio di Placement offre ai laureati sono: (a) la possibilità di coniugare il percorso di studi effettuato con i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro locale, nazionale e internazionale; (b) l'avere un aiuto concreto per l’inserimento nel mercato del lavoro.
Dal punto di vista delle imprese, invece, il Servizio di Placement offre loro la possibilità di: (a) realizzare un incrocio tra domanda e offerta di lavoro il più possibile rispondente alle esigenze aziendali e alle competenze dei laureati in uscita dal Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali, riducendo i tempi e i costi della ricerca e/o selezione del personale; (b) contribuire alla definizione dei percorsi formativi incardinati nel Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali, in modo da renderli coerenti con i reali fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro.
Altri esempi della ricca attività formativa del Dipartimento sono rappresentati dalle collaborazioni didattiche con i curatori fallimentari, l’ordine dei geometri e la regione siciliana alla quale, ormai da lunghi anni, si offre, su base convenzionale, un pacchetto di corsi che spazia dalle tematiche fiscali a quelle lavoristiche, alle problematiche dell’anticorruzione e dell’etica pubblica.
Alle attività di Terza Missione vanno peraltro ricondotte le numerose ricerche su commessa o conto terzi.