All'inizio del XXI secolo, anche sull'onda di clamorosi fatti di cronaca, si è fatta strada la convinzione che la tortura possa costituire uno strumento efficace per ottenere informazioni utili al fine di contrastare reati gravissimi quali il terrorismo internazionale.

Nell’era in cui a livello normativo vigono su scala pressoché planetaria divieti assoluti di tortura, si sono cioè fatte strada impostazioni teoriche volte a ridare legittimazione a una simile pratica sulla base di argomentazioni, come quella che evoca lo scenario della “bomba a orologeria”, che hanno facile presa su un vasto pubblico.

 

Vi è da chiedersi: gravi violenze di questo tipo possono essere ammesse in situazioni assolutamente eccezionali, facendo leva sulla concezione utilitaristica del sacrificio del male minore? Oppure il divieto di tortura deve mantenere il proprio carattere assoluto, in quanto posto a fondamento della tutela della dignità umana?

 

L’evento vedrà la partecipazione di GABRIELE FORNASARI, Professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Trento, autore del recente libro Dilemma etico del male minore e ticking bomb scenario. Riflessioni penalistiche (e non) sulle strategie di legittimazione della tortura, Edizioni Scientifiche Italiane, 2020