Convegno internazionale Sguardi di genere e sapere sociologico fra le rotte del Mediterraneo.

CALL FOR PAPERS

I workshop che si sono svolti nella due giorni convegnistica hanno consentito che i temi di ricerca proposti confluissero nella pubblicazione di due volumi referati a "doppio cieco" . Entrambi curati dalla prof.ssa Bartholini, essi hanno consentito di innestare alcuni temi in un contesto culturale "mediterraneo" e "internazionale".


I. Bartholini (a cura di), Violenza di genere e percorsi mediterranei. Voci, saperi e uscite, per la Guerini e associati (Isbn 978-88-6250-586-4).

Nel raccogliere i saggi di: Davide Arcidiacono, Ignazia Bartholini, Franca Bimbi, Giuseppina Bonerba, Chiara Buda, Maddalena Cannito, Folco Cimagalli, Fiorenza De Riu, Gaetano Gucciardo, Elena De La Cuadra, Alexanda Jugovic, Arianna Mainardi, Gabriella Polizzi, Francesca Rizzuto, Maria Antonietta Selvaggio, Angela Toffanin, Paola Maria Torrioni e Lucia Tortora, l'opera vuole indicare una rotta nell’interpretazione della violenza di genere nell’area mediterranea attraverso l’intersecarsi degli ambiti della teoria sociologica (parte prima del volume – “Aspetti consapevoli e/o irriflessi della violenza di genere”), del welfare (parte seconda – “ Aspetti socio-giuridici, modelli operativi e buone pratiche nel contrasto alla violenza”), della comunicazione (parte terza – “Generi, Media e rappresentazioni di genere nell’area mediterranea”) e, forse anche, un approdo alla riflessione comune.

>Copertina del volume<



I. Bartholini (a cura di), Radicamenti discriminazioni e narrazioni di genere nel Mediterraneo, Franco Angeli, Milano

Il volume raccoglie i contributi di IGNAZIA BARTHOLINI, ERIKA BERNACCHI, ANTONELLA ELISA CASTRONOVO, LINA COELHO, ISABELLA CRESPI, ROBERTA TERESA DI ROSA, ALEXANDRA FERREIRA-VALENTE, SIMONA GOZZO, LIA LOMBARDI, GIUSEPPE MASULLO, CRISTIANA OTTAVIANO, MARIAEUGENIA PARITO, ANGELA PIREDDA, ROSSANA SAMPUGNARO, ARIANNA SANTERO, CLAUDIA SANTONI, LUCA TOSCHI, MARIA LETIZIA ZANIER.

Esso ha il suo incipit  nelle modalità con le quali eguaglianza di genere viene recepita nel discorso istituzionale e negli indirizzi programmatici dell’Unione Europea. Si è trattato di scovare le trappole di «un modello sociale che incorpora la visione androcentrica con una tale pregnanza da farla apparire neutrale» e di valorizzare un altro modo d’intendere l’identità considerata come un processo narrativo in cui «la parità di genere possa costituire una dimensione centrale su cui fondare questa narrazione».
Lungo l’asse che descrive il tema dell’uguaglianza di genere fra accomodamenti e dinamiche di contesto, si snodano un novero di riflessioni e ricerche tese a definire l’uguaglianza di genere in un paese di immigrazione come l’Italia.

>Copertina del volume<