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2325 - STUDI STORICI, ANTROPOLOGICI E GEOGRAFICI

Presentazione

Obiettivi Formativi

Descrizione del corso e obiettivi formativi Il Corso nasce da un progetto incardinato nel contesto delle scienze umane, focalizzato sullo studio dello spazio, della storia, degli uomini, delle tradizioni e delle relazioni sociali e culturali nel tempo, e del rapporto tra ambiente e vicende storiche. Le competenze disciplinari poste all’intersezione tra studi storici, antropologici e di geografia umana si articolano in un progetto formativo specialistico mirato a fornire strumenti professionali e metodologici nei settori dei servizi e delle iniziative culturali, oltre che in istituzioni specifiche. Il Corso fornisce una conoscenza a livello specialistico delle problematiche storiche relative al mondo occidentale nel contesto mondiale, a partire dal medioevo, e delle problematiche relative al rapporto tra culture, società, economie e ambienti. Già dal primo anno il Corso si articola in due curricula: “storico" e “antropologico e geografico". Comuni a entrambi i percorsi – oltre ad alcuni insegnamenti caratterizzanti di ambito storico, antropologico e geografico – sono pure il tirocinio formativo (6 cfu), i laboratori (6 cfu), la lingua inglese livello B2 (6 cfu), i 12 cfu a scelta dello studente. Il Corso intende da un lato introdurre gli studenti alle metodologie della ricerca e della produzione di conoscenza storica consapevole delle acquisizioni e delle revisioni della tradizione storiografica, segnatamente sul piano del trattamento critico delle fonti documentarie, narrative e di altra natura, anche alla luce dell'attuale uso delle tecnologie dell'informazione, dei sistemi di informazione geografica e delle rappresentazioni cartografiche. Ambiti di focalizzazione dei problemi storici riguardano i processi politici e istituzionali, sociali ed economici, culturali e religiosi, con un’attenzione particolare alla loro sovrapposizione e reciproca influenza in un’ottica di lungo periodo. Dall'altro, il corso si propone di fornire competenze specialistiche, di carattere teorico e metodologico, nell'ambito degli studi antropologici e geografici, in particolare per quanto riguarda gli approcci di studio e di ricerca ai rapporti tra dimensione culturale, processi sociali, forme di religiosità e ambienti di vita; l’analisi della complessità culturale nelle società contemporanee; le relazioni tra linguaggio, comunicazione, cultura e potere; le percezioni e rappresentazioni del territorio e dello spazio, le attività di documentazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale demo-etno-antropologico. Tali obiettivi formativi si conseguono attraverso la partecipazione diretta degli studenti a corsi di livello avanzato nelle discipline incluse nel Piano di studi, che privilegiano un’impostazione seminariale ed esercitazioni (in aula, in campo o attraverso laboratori); il raggiungimento degli obiettivi è verificato attraverso gli esami curriculari. Il Corso incoraggia la partecipazione degli studenti alle iniziative di mobilità internazionale organizzate al fine di collegare la propria didattica agli orientamenti disciplinari di altre tradizioni culturali. Altre attività didattiche – laboratori e tirocini, tutoraggio per la prova finale – sono mirate allo sviluppo della capacità di applicare concretamente le conoscenze teoriche, metodologiche e tecniche. Descrizione del percorso formativo Nel curriculum storico il percorso formativo, a partire da adeguate conoscenze di base, si sviluppa attraverso insegnamenti relativi alle principali aree cronologiche della storia europea. Il percorso formativo affronta problemi specifici di carattere storiografico e metodologico (Fonti e metodi della ricerca storica, M-STO/02; Storia e storiografia dell’Europa medievale M-STO/01) o di ambiti di rilevante peso nella storia occidentale (Storia delle Chiese e dei movimenti religiosi M-STO/07), mentre la riflessione sui concetti interpretativi, l'osservazione ravvicinata di aspetti e nodi cruciali della vicenda europea, con speciale riferimento all'area mediterranea e alla storia culturale e sociale sono affidate a un ventaglio di insegnamenti in opzione di ambito storico. Essi includono lo studio delle specificità della storia dell'area mediterranea (Storia del Mediterraneo medievale M-STO/01; Storia del Mediterraneo moderno M-STO/02 in opzione), dei processi socio-culturali a livello europeo (Storia culturale del Medioevo M-STO/01; Storia culturale dell'Europa moderna M-STO/02 in opzione); e politico-istituzionali (Storia contemporanea M- STO/04; Storia del pensiero e delle istituzioni politiche SPS/02 in opzione). L’approfondimento della storiografia dell’area mediterranea ed europea è affiancato dalla presenza di insegnamenti riguardanti altri settori disciplinari (Antropologia culturale e sociale M-DEA/01; Geografia culturale GGR-01; Storia economica SECS-P/12), destinati a inserire le conoscenze storiche nel contesto problematico e metodologico delle scienze dell'uomo. Ancora, un'importante disciplina caratterizzante di carattere metodologico come l'Archivistica (M-STO/08) contribuisce a una rigorosa formazione nell'ambito del trattamento delle fonti storiche, affiancandosi ai due Laboratori (Altre attività) dedicati alle applicazioni delle tecnologie digitali agli studi storici e al loro utilizzo nella comunicazione editoriale. Un gruppo di discipline opzionali affini propone una riflessione sulle fonti documentarie e letterarie in contesti storiografici diversi (Esegesi e edizione delle fonti storiche medievali M-STO/01; Civiltà bizantina: fonti e storiografia L-FIL-LET/07; Testi storiografici latini del Medioevo e dell’Umanesimo L-FIL-LET/08; Storia culturale dell’Islam medievale L-OR/10). Al conseguimento di CFU per un più agevole accesso all'insegnamento scolastico sono raccomandati i 12 cfu a scelta dello studente (comuni a entrambi i curricula), come anche l’insegnamento di Didattica della storia M-STO/02 (opzionale). I tirocini formativi (comuni a entrambi i curricula) consentono agli studenti di applicare le competenze acquisite, in particolare quelle utili all’inserimento lavorativo nel settore della comunicazione, gestione e valorizzazione dei beni culturali. L’acquisizione del livello B2 della lingua inglese per l’intero corso appare requisito importante per l’internazionalizzazione, per l’inserimento nel mondo del lavoro, per un eventuale sbocco nel settore della ricerca scientifica. Il curriculum antropologico-geografico è strutturato attorno a un gruppo di insegnamenti caratterizzanti nei due ambiti tematici (Antropologia culturale e sociale, Etnologia europea, Antropologia dell’ambiente, tutti del settore M-DEA/01, Geografia culturale GGR/01), ma anche di argomento storico (Storia culturale dell'Europa moderna M-STO/02 in opzione con Storia culturale del Medioevo M-STO/01; Storia del Mediterraneo medievale M-STO/01 in opzione con Storia del Mediterraneo moderno M-STO/02) destinati a fornire gli strumenti teorici e di analisi da impiegare nello studio dei processi culturali, delle trasformazioni storico-sociali e dei rapporti tra territorio, ambiente, società e valori culturali, con riferimento alle tematiche più attuali. Altre discipline caratterizzanti, comuni ai due curricula (Archivistica M-STO/08, Fonti e metodi della ricerca storica M-STO/02) – come pure i Laboratori sopra citati – hanno la funzione di fornire competenze relative al trattamento delle fonti. Gli insegnamenti ricadenti nei settori GGR/02 (Geografia urbana e organizzazione territoriale) e M-DEA/01 (Etnoantropologia e Antropologia del linguaggio) permettono di approfondire temi e questioni chiave dell’approccio antropologico contemporaneo alle problematiche ambientali, alle identità linguistiche, all'interculturalità. Gli obiettivi specifici di ciascun insegnamento nonché il programma di ogni singolo corso sono consultabili attraverso le schede di trasparenza di ciascun docente, pubblicate nei Manifesti degli studi di ciascun anno accademico. I laureati del Corso acquisiranno competenze professionali nell’ambito della ricerca storiografica, antropologica e geografica, e nella gestione, organizzazione, promozione dei beni culturali (storico-documentari e/o archivistici, demoetnoantropologici e geografici) e del settore turistico da esercitare presso enti pubblici (biblioteche, archivi, musei, soprintendenze), organizzazioni no-profit (associazioni, fondazioni, ONG, terzo settore in genere), aziende del terziario specializzate nel settore turistico, società per la produzione editoriale e la gestione e aggiornamento dei siti web, amministrazioni pubbliche (Stato, regioni ed enti locali) del settore dei beni culturali. Conseguono inoltre la formazione e i requisiti fondamentali per l'accesso, dopo l’ottenimento delle relative abilitazioni, all'insegnamento delle discipline umanistiche nella scuola secondaria di primo e secondo grado, previo conseguimento di eventuali integrazioni richieste dalla normativa.

Sbocchi Occupazionali

Sbocchi occupazionali: Profilo: Responsabile sviluppo beni culturali Funzioni: Consulenza scientifica e organizzativa nel settore delle scienze umane. Competenze: - Organizzare e valorizzare la gestione dei beni culturali in start up, onlus, associazioni, enti pubblici; - Gestire e valorizzare gli archivi antichi e moderni; - Gestire e valorizzare i musei dedicati alle scienze antropologiche e geografiche; Sbocchi: - Enti pubblici che prevedono strutture di conservazione e di valorizzazione dei beni culturali (Biblioteche, archivi, musei, Soprintendenze); - Enti di formazione professionale pubblici e privati; - Società gestione outsoursing di servizi legati alla valorizzazione dei beni culturali. Profilo: Promoter cultura del turismo e della valorizzazione dei beni culturali Funzioni: - Responsabile promozione e sviluppo associativo Competenze: - Curare le attività di analisi e reportistica sulle attività tipiche dello sviluppo associativo connesse al viaggio e alla conoscenza degli altri; - coordinare team per la progettazione e organizzazione di eventi; - gestire flussi informativi necessari al popolamento dei siti web o alla gestione di blog informativi. Sbocchi: - Organizzazioni No-Profit (Associazioni, Fondazioni, ONG, Terzo settore in genere); - Aziende del terziario specializzate nel settore turismo; - Società per la produzione editoriale e la gestione e aggiornamento dei siti web. Profilo: Esperto settore beni demoetnoantropologici e geografici Funzioni: - Manager della cultura in grado di operare in funzione di coordinamento e di progettazione nei musei, nei parchi archeologici e naturali dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Competenze: - Gestione integrata dei beni e degli istituti culturali (musei, parchi e istituti per la conservazione e la valorizzazione della memoria); - Progettazione e determinazione delle condizioni di fattibilità di un intervento nello specifico settore; - Azioni di ricerca applicata. Sbocchi: - Amministrazioni pubbliche (Stato, Regioni ed Enti locali) del settore beni culturali; - Aziende commerciali e non profit del settore. Profilo: Ricercatore in formazione Funzioni - Partecipazione a percorsi di formazione alla ricerca come il “Dottorato di ricerca” in area storica, antropologica, geografica Competenze - Progettazione della ricerca; - Esecuzione della ricerca a livello altamente professionale; - Redazione di testi scientifici. Sbocchi occupazionali - Dopo il conseguimento del titolo di “Dottore di ricerca” possibilità di partecipazione a programmi di ricerca nazionali e internazionali Profilo: Insegnante in formazione Funzioni: - Partecipazione ai percorsi di formazione per insegnanti di scuola secondaria, comprendenti tirocini diretti e indiretti, relativamente alle classi di concorso umanistiche. Competenze - Progettazione didattica; - Affiancamento nella conduzione di attività didattiche; - Capacità di utilizzare conoscenze e competenze metodologiche ed epistemologiche nell’attività didattica. Sbocchi occupazionali Abilitazione all’insegnamento nelle classi di concorso umanistiche.

Caratteristiche della Prova Finale

La prova finale consiste nella discussione con una commissione di un elaborato, realizzato con il tutoraggio di un docente. L’elaborato finale, che deve avere caratteristiche di originalità, può avere carattere sperimentale, teorico e progettuale o può essere un saggio breve su un tema mono o pluridisciplinare. Per particolari discipline la tesi può anche prevedere un prodotto multimediale. L'elaborato può essere redatto in una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano.