Notte europea dei ricercatori - Sharper - Edizione del 27.11.2020
Il Sistema bibliotecario e Archivio Storico di Ateneo ha partecipato a SHARPER - Sharing Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities, la Notte Europea dei Ricercatori, uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e cittadini cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro delle Azioni Marie SkÅ‚odowska-Curie del programma Horizon 2020.
La Commissione Europea, a causa dell’emergenza da Covid-19, ha confermato e posticipato al 27 novembre la data della edizione 2020 di SHARPER, che si è svolta simultaneamente in 12 città italiane: Ancona, Cagliari, Catania, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Terni, Torino e Trieste.
Per l’edizione 2020 SHARPER ha affrontato il tema del rapporto tra ricercatori e le sfide dei Sustainable Development Goals, tra le quali il diritto alla salute e a una educazione di qualità per tutti, temi ancor più attuali nell’emergenza della pandemia.
L’iniziativa è stata organizzata con il coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro, insieme al consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society, la Politecnica delle Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo, l’Università di Perugia e l’Università di Torino; aderiscono anche oltre 120 tra istituzioni, partner culturali ed enti di ricerca, tra cui CNR, INAF e INGV.
A Palermo hanno confermato la loro partecipazione molti gruppi di ricerca di UniPa e altri enti di ricerca fra i quali il CNR, INGV, ITD, IBF, IRIB-CNR, ISMN-CNR, INAF-IASF, INAF-OAPA, ISPRA, AIRC, Ri.MED., Fondazione Fibrosi Cistica e inoltre la Polizia Scientifica, il Rotary, le Associazioni Palermoscienza, Geode, ISuD, la Lega Navale sez. Palermo Centro, ElementaLe Watson.
Programma del Sistema bibliotecario e Archivio Storico di Ateneo
Qual è il ruolo delle biblioteche nel supporto alla ricerca?
Le biblioteche universitarie sono sempre più chiamate ad offrire servizi dedicati alla ricerca e ad affiancare la comunità accademica nel processo di divulgazione dei prodotti scientifici.
I bibliotecari forniscono il loro supporto agli autori su questioni che riguardano la paternità intellettuale, gli aspetti etici e di integrità della ricerca scientifica, le strategie e i criteri per la miglior diffusione possibile dei loro articoli.
Un imperativo etico imprescindibile riguarda l’incremento dell’accesso aperto, immediato e gratuito sul web ai dati e ai risultati della ricerca scientifica finanziata con fondi pubblici. L’Open Science propugna e garantisce l’accesso libero alle diverse fasi e ai differenti strumenti utilizzati nella ricerca: i dati (Open Data); i risultati consultabili in monografie, articoli scientifici e altri documenti (Open Access); il materiale didattico (Open Educational Resources); le metodologie di ricerca (Open Methodology); i software (Open Source); la revisione dei pari, utile a verificare la qualità dei lavori scientifici (Open Peer review). E, soprattutto, l’Open Science comprende anche la divulgazione della ricerca tra i cittadini, con tutti gli strumenti che la comunicazione mette a disposizione.
Perché è la società a finanziare la ricerca, ed è fondamentale che la comunità scientifica garantisca a tutti la conoscenza dei risultati raggiunti!