Biblioteca dell'Economista
La «Biblioteca dell’Economista», tra le più ambiziose imprese editoriali del XIX secolo, è una collezione di volumi pubblicata a partire dal 1850 e fino al 1922 a Torino dalla casa editrice Pomba-UTET, che raccoglie il meglio della letteratura economica internazionale tradotta in lingua italiana.
Concepita negli anni risorgimentali dagli editori Pomba e dall’economista siciliano Francesco Ferrara con l’intento pedagogico di contribuire alla formazione della classe dirigente del nascente Stato unitario, per oltre settant’anni attraversa la storia d’Italia con ben cinque serie consistenti complessivamente di 61 volumi e 75 tomi. Nella sua curatela si avvicendano alcune delle principali firme dell’economia politica italiana, ognuna delle quali, nella selezione, traduzione e presentazione dei testi pubblicati, imprime un orientamento metodologico, culturale e politico che ben riflette lo spirito e la sensibilità dei rispettivi anni di edizione.
Le prime due serie, “Trattati Generali” e “Trattati Speciali”, sono curate, dal 1850 al 1869, dal caposcuola del liberalismo siciliano Francesco Ferrara, che si occupa personalmente delle traduzioni dall’inglese e dal francese con l’aiuto dei suoi compagni d’esilio e di studio Emerico Amari e Vito D’Ondes Reggio. Seguono, la terza serie (dal 1876 al 1892) a cura di Gerolamo Boccardo, la quarta, affidata negli anni 1896-1905 a Salvatore Cognetti de Martiis al quale, dopo la morte, succede Pasquale Jannaccone (dal 1905 al 1922) nella compilazione della quinta e ultima serie.