Linee guida per la consultazione e l’utilizzo delle risorse elettroniche
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Per l’accesso ai periodici elettronici e alle banche dati in abbonamento l’Ateneo sottoscrive contratti con gli editori e ne accetta le condizioni previste dalle licenze d’uso.
Gli utenti della Biblioteca digitale dell’Ateneo di Palermo sono tenuti ad attenersi scrupolosamente alle clausole previste dai contratti editoriali perché gli editori si riservano il diritto di effettuare controlli e di sospendere l'accesso dalle macchine di quegli utenti che hanno fatto un uso improprio del servizio o di assumere provvedimenti disciplinari.
Di seguito le principali tipologie di attività regolate dai vincoli d’uso previsti dalle licenze editoriali.
Usi consentiti e usi vietati
In generale hanno diritto ad accedere alle risorse elettroniche tutti gli utenti istituzionali dell’Università di Palermo (professori e ricercatori, borsisti, assegnisti, contrattisti, laureandi, dottorandi, personale tecnico-amministrativo, studenti UniPa) e gli utenti accreditati presso l’Ateneo (utenti esterni autorizzati temporaneamente come visiting professors, collaboratori temporanei, studenti di altre università).
È responsabilità del singolo utente assicurare che la consultazione delle banche dati e dei periodici elettronici avvenga solo a scopo di ricerca, studio e didattica e con obbligo di citazione; è vietato qualsiasi utilizzo per scopi di lucro o commerciali. Non possono essere effettuate attività economiche in concorrenza con l'editore (rivendita dei contenuti informativi).
In linea di massima i princìpi generali che accomunano le diverse licenze d’uso sono i seguenti:
Generalmente è consentito... |
Generalmente non è consentito |
visualizzare, scaricare, stampare, salvare i documenti limitatamente a singole copie (un numero contenuto e ragionevole, mai un intero fascicolo di una rivista) |
scaricare e stampare un elevato numero di documenti, copiare e archiviare interi fascicoli di risorse elettroniche o condividere i documenti con utenti che non sono in rapporto con l’Università di Palermo |
condividere i documenti (trasmetterli e diffonderli) solo con gli utenti istituzionali dell’Università di Palermo e gli utenti accreditati temporaneamente presso l’ateneo |
lo scarico automatico (attraverso particolari software di scansione), lo scarico sistematico di grossi quantitativi di dati, anche se senza fini di lucro e inserire nei siti web i contenuti e gli articoli veri e propri |
spedire e riportare in siti web il link a specifici contenuti |
modificare, alterare, creare opere derivate dai contenuti dei documenti senza il permesso dell’autore (ad es. alterare o modificare il nome dell’autore, le note di copyright ed ogni informazione che identifichi il materiale oggetto della licenza) |
Condizioni per il document delivery
Le transazioni di document delivery (forniture di articoli scientifici effettuate esclusivamente tra biblioteche allo scopo di soddisfare richieste di studenti, ricercatori e studiosi) sono una pratica quotidiana molto diffusa e costituiscono un servizio parecchio utilizzato nel nostro Ateneo.
Ogni operazione di fornitura in uscita di materiale della Biblioteca digitale di Ateneo tramite DD, sia attraverso mezzi di trasmissione tradizionale (posta, fax) che digitale (NILDE - Network Inter-Library Document Exchange), è sottoposta non solo al rispetto dei vincoli imposti dalla normativa sul diritto d'autore (Legge n. 633 del 22/4/1941 e s.m.i.), ma anche e soprattutto all’osservanza delle clausole DD presenti nelle licenze contrattate dai consorzi per conto del nostro Ateneo.
Creazione di dispense e materiali didattici ad uso degli studenti
Negli Atenei è consuetudine confezionare dispense elettroniche o altro materiale didattico di ausilio e supporto ai corsi svolti dai docenti.
Molto spesso sorge la necessità di inserire in queste dispense preparate a scopo didattico parti di materiali elettronici sottoscritti in abbonamento e pertanto assoggettati ai vincoli fissati nelle licenze d’uso (ad es.: articoli o porzioni di periodici, brani o capitoli di libri, immagini, grafici, tabelle, etc.).
A seguito di opportuna negoziazione, alcuni editori hanno introdotto nei contratti specifiche clausole ad hoc che ammorbidiscono le limitazioni relative a questo tipo di diritto ed estendono in tal senso l’utilizzo dei materiali sottoscritti in abbonamento.
Per inserire porzioni di materiale sottoposto a licenza, tratto da banche dati o periodici elettronici della Biblioteca digitale, in dispense sia cartacee che elettroniche (i cosiddetti “Course packs”) da destinare all’uso didattico, occorrerà di volta in volta verificare le condizioni contrattuali previste dai contratti stipulati dall’Ateneo.
Le clausole variano da editore a editore e prevedono soluzioni differenziate che spaziano dalla necessità di cancellare la dispensa al termine del corso di studio per il quale viene utilizzata alla possibilità di mantenerla in rete, ma protetta da sistemi di accesso e di autenticazione sicuri. Pertanto è necessario verificare attentamente le clausole contrattuali specifiche indicate nelle schede informative per ciascuna delle banche dati e piattaforme di periodici elettronici sottoscritte in abbonamento dall'Ateneo.
Al di là delle specifiche clausole contrattuali, principi comuni da tenere in ogni caso sempre presenti nella preparazione di dispense in cui si faccia uso di risorse elettroniche sottoscritte in abbonamento sono:
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destinazione esclusiva a scopi didattici
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obbligo di citazione bibliografica della fonte utilizzata
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finalizzazione della dispensa a singoli corsi di studio svolti in Ateneo
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divieto di rimozione, modifica, oscuramento dei dati identificativi del documento e delle note di copyright