Tendi le mani al futuro: presentata allo Steri la Carta europea dei Ricercatori
L’incontro svoltosi mercoledì 23 settembre 2009 allo Steri sul tema ‘La Carta europea dei Ricercatori nel nuovo contesto regolamentare dell’Università’ ha raccolto e messo a confronto esperienze diverse che provengono dal nostro e da altri atenei impegnati in processi di promozione della ricerca. Tali processi coinvolgono diversi attori ed è quindi importante confrontarsi sulle azioni che nel nostro Ateneo è possibile portare avanti per andare incontro alla implementazione della Carta europea dei Ricercatori, identificandone quindi anche i limiti.
Per tale motivo, nel suo intervento Eleonora Riva Sanseverino, delegato del Rettore per la Carta europea dei ricercatori, ha sottolineato la necessità di innescare un processo virtuoso di incentivazione delle risorse umane e di promozione della ricerca nel nostro Ateneo.
Si è anche sottolineata la centralità della Carta europea dei ricercatori, rispetto alla quale l’Ateneo di Palermo si è impegnato a svolgere una autovalutazione attraverso la compilazione (da parte di dottorandi, assegnisti, ricercatori, associati e ordinari, segretari amministrativi dei dipartimenti e personale tecnico) di un semplice questionario.
Se il rettore dell’Ateneo di Palermo ha posto l’accento sull’opportunità di scommettere sui giovani, in un tempo in cui la competitività è messa a dura prova dal processo di globalizzazione, nella sua relazione, Fulvio Esposito, Rettore dell’Università di Camerino, ha ribadito anche la necessità di realizzare in ambito europeo un mercato del lavoro unico per i giovani ricercatori. Questo è possibile solo creando le condizioni per attrarre e formare giovani di talento per le attività legate alla ricerca.
Dennis Fiorini, ricercatrice dell’Università di Camerino ha quindi descritto il percorso che ha seguito l’Università di Camerino verso la internazionalizzazione dei percorsi di ricerca.
Il Prof. Maurizio Leone ha ribadito che occorre evitare che vi sia una frammentazione di contributi e che vi sia una attenta programmazione almeno biennale con una valutazione annuale dei progetti di ricerca.
Nel corso della manifestazione, il dirigente generale del Dipartimento regionale dell'Industria Nicola Vernuccio ha comunicato che nell'ambito di un accordo di programma quadro in materia di ricerca e competitività tra il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e il ministero dell’Istruzione, università e ricerca è stato previsto un finanziamento di 425 milioni di euro in grado di creare nuovi settori produttivi e fermare la fuga dei cervelli siciliani dando impulso e potenziando le reti per il rafforzamento scientifico - tecnologico della Regione.