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Ricorso giudiziale per perdita di chance su PEO 2017. Proposta transattiva

16-lug-2024

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Avviata alla possibile risoluzione una problematica estremamente complessa, che da diversi anni ha contrapposto l’Amministrazione dell’Ateneo ad una parte del suo Personale TAB. La vicenda ebbe inizio quando il personale TAB vincitore della PEO 2015 venne illegittimamente inquadrato nella nuova posizione economica con decorrenza dal gennaio 16 invece che dal 2015. Il Tribunale del Lavoro, cui una parte del personale interessato si rivolse, riconobbe il diritto del personale all’inquadramento a partire dal 2015 e pertanto l’Amministrazione dovette riconoscere l’anno aggiuntivo di godimento del corrispondente diritto, ai fini economici e giuridici.

Tuttavia, l’illegittimo inquadramento ebbe un’ulteriore conseguenza, in quanto lo stesso personale venne integralmente escluso dall’analoga procedura selettiva bandita nel successivo anno 2017, per mancanza dei requisiti di partecipazione (in quanto era necessario avere maturato due anni di inquadramento nel livello precedente). Nel corso dell’anno 2022 e 2023, una parte dei lavoratori interessati dalla vicenda inoltrò una nota di diffida presso l’Università, tesa al riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni derivanti da perdita di chance correlate dalla mancata possibilità di partecipazione alla PEO 2017. Una parte dei suddetti lavoratori presentò anche ricorso dinanzi al Giudice del Lavoro di Palermo, allo stato ancora pendente.

Alla luce del complesso quanto sfavorevole percorso giudiziale della vicenda della PEO 2015 si è, quindi, ritenuto opportuno valutare la percorribilità di un nuovo percorso transattivo avente ad oggetto “la previsione di un risarcimento per perdita di chance determinata dall’impossibilità dei dipendenti di partecipare alla procedura PEO bandita nel 2017”. A tal fine venne nominata una prima Commissione (composta dalla prof. Nicolosi e dagli Avvocati Di Gregoli e Vincifori) che ha valutato sotto il profilo giuridico l’ipotesi di una transazione con riferimento al personale escluso dalla PEO 2017, giungendo alle conclusioni che un eventuale ulteriore contenzioso avrebbe esposto l’Amministrazione al rischio dell’ennesima soccombenza, anche alla luce dei più recenti orientamenti in materia di responsabilità contabile con riferimento al rifiuto di una transazione particolarmente favorevole. Alla luce di tali considerazioni, il CdA nel 2022 demandò ad una nuova Commissione di avviare “la necessaria attività istruttoria tesa a verificare l’effettiva presenza dei requisiti in capo ai lavoratori vincitori del contenzioso relativo alla PEO 2015 che lamentano la perdita di chance dovuta alla mancata partecipazione alla PEO 2017 ed alle successive PEO”.

La Commissione ha concluso i lavori nel dicembre 2023, identificando i candidati, esclusi dalla PEO 2017, che possedevano i requisiti di partecipazione e che, quindi, avrebbero astrattamente potuto rientrare nell’alveo dei vincitori. Da un punto di vista contabile, in ragione del recente ricorso per perdita di chance promosso nel corso del mese di aprile del 2023, l’Avvocatura di Ateneo ha provveduto ad accantonare una somma pari ad € 351.000 sul conto di costo CG.C.B.05.01.020 – “Accantonamento per fondo contenzioso”.

Sulla base di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di dare mandato alla Direzione generale di avviare un percorso transattivo con i dipendenti individuati dalla Commissione Istruttoria, fissando un iter transattivo come di seguito indicato:

  • ogni singolo dipendente verrà convocato al fine di aderire ad una proposta che preveda la dazione a suo vantaggio di un importo forfetario (comprensivo di spese legali) a titolo di risarcimento del danno da perdita di chance, e pari all’ammontare di una annualità calcolata con riferimento alla tabella di incremento economico collegato alla rispettiva categoria, come definita dal CCNL di comparto per l’anno di riferimento (CCNL 2018).
  • la proposta transattiva dovrà contenere l’esplicita indicazione della sede protetta presso la quale si svolgerà il perfezionamento della transazione (sede sindacale o dinanzi al giudice del lavoro, per i soggetti coinvolti dal contenzioso in corso);
  • la proposta transattiva dovrà, inoltre, indicare l’esplicita rinuncia a qualsivoglia ulteriore pretesa collegata ad inquadramenti, o altre pretese economiche e giuridiche, a qualsiasi titolo, compreso quello risarcitorio, correlate a progressioni economiche o di carriera connesse alle PEO 2015 e 2017 e a quelle successive per fatti riconducibili all’inquadramento connesso alla PEO 2015.

L’individuazione dell’ammontare di ciascuna posta transattiva è provvisoria e condizionata alla definizione di almeno il 70% delle altre transazioni tra tutti gli aventi diritto, dal cui esito è subordinato il definitivo accordo transattivo individuale.

Si auspica adesso una rapida conclusione della procedura, che permetterà di porre rimedio ad un errore compiuto dall’Amministrazione negli anni scorsi nei confronti di un elevato numero di propri dipendenti.