Politiche di Ateneo per la Qualità e Azioni 2024
È stato approvato il documento di aggiornamento delle “Politiche di Ateneo per la Qualità”, declinate come segue:
Sistema di Assicurazione della Qualità di UniPa
La Qualità è la capacità di porsi obiettivi di valore e di raggiungerli, adottando strumenti per misurare l’efficacia delle azioni e aumentare la rispondenza tra obiettivi e risultati nell’ambito della didattica, ricerca e terza missione/impatto sociale e delle altre attività istituzionali e gestionali.
Le Politiche di Qualità di UniPa, ispirate agli Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area e alla normativa vigente, hanno l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi di Assicurazione della Qualità stabiliti nel Piano Strategico di Ateneo 2024/27, in linea con il Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024/26.
I macro-processi per il Sistema di Qualità consistono:
- nella definizione degli obiettivi e delle strategie attraverso il piano strategico di Ateneo e dei dipartimenti;
- nell’erogazione dei servizi e nella gestione delle risorse, impiegando mezzi necessari per conseguire gli obiettivi;
- nel monitoraggio continuo, effettuato a diversi livelli;
- nel riesame e nell’attuazione del miglioramento continuo attraverso i Dipartimenti, i Corsi di studio, i Corsi di dottorato di ricerca e la Scuola di Medicina e Chirurgia;
- nella valutazione per verificare l’efficacia del sistema AQ.
I responsabili, a livello di Ateneo, per l’adeguato svolgimento delle procedure di AQ sono:
- gli Organi di Governo, che stabiliscono la Politica e gli obiettivi generali e specifici di AQ e assicurano la disponibilità delle risorse finanziarie, umane e strutturali necessarie all'attuazione e al controllo del Sistema di AQ;
- il PQA, che definisce la struttura del Sistema di AQ di Ateneo;
- il Nucleo di valutazione di Ateneo, che valuta l'efficacia complessiva della gestione AQ di Ateneo;
- le Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti, che formulano proposte al NdV per il miglioramento della qualità e dell'efficacia delle strutture didattiche.
I responsabili per l’AQ a livello periferico sono:
- i Dipartimenti (commissioni AQ, consiglio, direttore, delegati) che organizzano il Sistema di AQ dipartimentale ed effettuano le attività di misurazione, monitoraggio e miglioramento previste dal Sistema di AQ di Dipartimento;
- i Corsi di Studio, che organizzano il Sistema di AQ ed effettuano le attività di misurazione, monitoraggio e miglioramento previste dal Sistema di AQ del Corso di Studi;
- i Corsi di Dottorato di Ricerca, che progettano il processo formativo e definiscono gli obiettivi e le strategie e la distribuzione delle risorse, anche sulla base delle opinioni dei dottorandi.
Il sistema AQ implica la diffusione di dati e di informazioni accessibili dai siti istituzionali e lo sviluppo di canali di informazione e comunicazione.
Macro-ambiti strategici e loro declinazione
UniPa si impegna a migliorare il sistema AQ, inteso come metodo di programmazione, monitoraggio e verifica dell’efficacia delle attività che concorrono allo sviluppo delle strategie di qualità dell’Ateneo, attraverso la condivisione con la comunità accademica.
Per il perseguimento degli obiettivi generali e specifici per la qualità della didattica, ricerca e terza missione/impatto sociale e delle altre attività istituzionali e gestionali del Piano Strategico 2024/27 e del PIAO 2024/26 correlato, sono individuati i seguenti macro-ambiti strategici così declinati:
- Alta formazione, generatrice di futuro e strumento di inclusione
- Ricerca, per il progresso delle conoscenze e il miglioramento della qualità della vita.
- UniPa come agente di sviluppo del territorio e della società
- L’Ateneo crocevia di incontri di paesi e culture diverse
- Sostenibilità, digitalizzazione, benessere e inclusione
1. Alta formazione generatrice di futuro e strumento di inclusione
L'Università di Palermo costituisce un presidio democratico e un agente di sviluppo culturale per il territorio.
Tale ruolo impone attenzione per l'inclusione di strati sempre più larghi della popolazione giovanile, con politiche che consentano a tutti gli studenti meritevoli di completare il percorso formativo nell’ambito del quale possano acquisire competenze per operare in specifici settori lavorativi e sviluppare spirito critico.
Un obiettivo di rilievo è l'aumento della percentuale di giovani laureati, un dato particolarmente critico in Sicilia, che segue una tendenza all’incremento delle differenze tra aree settentrionali e meridionali. Tale obiettivo è essenziale per le importanti conseguenze del livello culturale della popolazione sul tessuto socioeconomico e sulle possibilità occupazionali. Altrettanto necessario è rallentare il massiccio esodo di studenti meridionali verso gli Atenei del Nord, la cui rilevante consistenza costituisce un impoverimento del tessuto sociale.
L’Università di Palermo, anche attraverso le sedi distaccate di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, si impegna a muoversi in questa direzione, forte dell’incremento degli iscritti. Tale processo deve essere accompagnato da un adeguamento del corpo docente, dal miglioramento delle strutture e infrastrutture didattiche e dei servizi offerti. La necessità di una didattica partecipata che sappia porre attenzione alla durata delle carriere studentesche, agli abbandoni, alla percentuale di laureati che accedono alle Magistrali, alla qualità dei servizi e alle aule, richiede adeguati investimenti ed equilibrati rapporti studenti/docenti.
L’impegno e la cura nei confronti degli studenti cominciano sin da prima dell'iscrizione all'Ateneo, offrendo percorsi di orientamento che aiutano ad assecondare le personali inclinazioni e a rispondere alla formazione di base, riconoscendo eventuali carenze formative pregresse e collaborando con le scuole per il loro superamento. L'orientamento è integrato da percorsi di tutorato, affidati ad operatori competenti (tra cui anche gli studenti in qualità di peer tutor), che includono la tempestiva verifica degli eventuali Obblighi Formativi Aggiuntivi e la predisposizione di percorsi di supporto per il loro superamento.
Un'importante opportunità, in questo processo di attenzione alla qualità dei percorsi formativi è rappresentata dalle attività di innovazione della didattica a cura del Centro per l'Innovazione ed il Miglioramento della Didattica Universitaria.
2. Ricerca per il progresso delle conoscenze e il miglioramento della qualità della vita
Il raggiungimento di elevati standard di qualità costituisce un obiettivo chiave per UniPa che nella ricerca esprime una delle missioni fondamentali.
L’Ateneo si impegna a supportare la varietà delle aree culturali, che richiede approcci attenti alle diverse esigenze: dalle aree riconducibili al macro settore ERC Social Sciences and Humanities che costituiscono una risorsa per comprendere la società e per interpretarne le traiettorie di sviluppo alle aree riconducibili ai macro settori ERC delle Physical Sciences and Engineering e delle Life Sciences che condividono diversi aspetti riguardanti le attività di ricerca, sia nelle fasi ex-ante (ricerca di finanziamenti, progettazione, costituzione di partenariati, ecc.), che in fieri (realizzazione delle attività sperimentali, funzionalità di laboratori e strumentazioni). In questo quadro si inserisce anche il tema della sicurezza, che richiede l'attribuzione della responsabilità a personale tecnico specificamente formato. In particolare, per queste aree, è strategico rafforzare le attività di valorizzazione dei risultati della ricerca scientifico-tecnologica, sia in termini di protezione dei diritti di proprietà intellettuale che di trasferimento tecnologico alle aziende.
L'Ateneo interviene con proprie risorse sia per garantire un budget minimo annuale a chi non dispone di fondi di ricerca, sia per finanziare progetti multidisciplinari, basati sulla collaborazione interdisciplinare tra aree bibliometriche e non bibliometriche, funzionali all’accesso ai programmi di ricerca dell’UE, essenziale per il rafforzamento delle reti di contatti internazionali. A tal fine, è necessaria una più adeguata e tempestiva diffusione delle informazioni sui bandi e un supporto amministrativo-contabile da parte di figure qualificate.
Ai fini del miglioramento della qualità della ricerca, l’Ateneo introduce un piano per il miglioramento dei risultati della VQR, potenziando la capacità di ricerca di settori critici, incentivando attività di ricerca interdisciplinare, cofinanziando le spese di pubblicazione o di traduzione di prodotti scientifici, cofinanziando posizioni di ricercatori a tempo determinato per SSD caratterizzati da rilevanti risultati scientifici.
L’Ateneo intende valorizzare il lavoro intellettuale dei ricercatori, a partire dai giovani (dottorandi e ricercatori a tempo determinato) attraverso la progettazione in un sistema che si auto-alimenta, verificando costantemente, con azioni ex-post, l’efficacia dei finanziamenti erogati. A tal fine, l’Ateneo investe sulla formazione incentrata anche sulla ricerca nell’ambito più ampio della carta europea dei ricercatori (progetto HRS4R) e sull’accesso al sistema dei laboratori di ATeN Center.
In conclusione, l’Ateneo in quanto luogo di apprendimento e di elaborazione critica delle conoscenze, sviluppa ricerche innovative, interagisce con il territorio contribuendo al progresso culturale, civile ed economico della società.
3. UniPa come agente di sviluppo del territorio e della società
L’Università degli Studi di Palermo si impegna a operare come agente di sviluppo del territorio e della società interconnesso con gli Enti e le Istituzioni che, ad ogni livello, governano le comunità. Pertanto, l’Ateneo è chiamato ad assumere il ruolo di protagonista culturale del futuro della città e della regione anche attraverso la propria presenza nei poli di Trapani, Caltanissetta ed Agrigento.
Le risorse in campo, a partire da quelle del PNRR e PNC, derivano da una progettualità complessa basata su saperi e metodiche interdisciplinari che ha coinvolto portatori di interesse interni ed esterni all’Ateneo. Nell’ambito di queste progettualità, le politiche integrate
università-territorio sono mirate alla salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, al rilancio dell’imprenditorialità, alla sostenibilità, alla digitalizzazione, all’internazionalizzazione, nonché all’integrazione dell’Università con gli altri protagonisti della nuova economia territoriale. A tali politiche concorrono:
- il Sistema Museale di Ateneo, che ha un ruolo di prim’ordine per l’interazione con il mondo delle scuole, per l’animazione della comunità locale e per integrare l’enorme patrimonio storico-culturale di Palermo e della Sicilia Occidentale con l’offerta turistica;
- la rete delle biblioteche e l’Archivio Storico del Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA), che costituiscono un prezioso complemento per la conoscenza e disseminazione della ricerca. Lo SBA partecipa attivamente alle attività di Terza Missione dell’Ateneo con l’organizzazione e la promozione di seminari, di mostre, di manifestazioni e di iniziative culturali;
- le attività di public engagement mirate ad aumentare l’apertura alla cittadinanza attraverso le attività del Centro Orientamento e Tutorato, del Centro per la Sostenibilità e la Transizione Ecologica, del Centro Migrare, della Scuola di Lingua Italiana per Stranieri, delle strutture dipartimentali nonché dello sviluppo del Service Learning che fornisce una risposta a bisogni o problemi presenti nella comunità;
- la formazione sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca (brevetti, start-up e spin-off) e il trasferimento dei risultati della ricerca scientifico-tecnologica alle aziende.
Uno dei motori propulsivi della Terza Missione/Impatto Sociale dell’Ateneo è costituito dai suoi Dipartimenti, i quali assumono il ruolo di interlocutori privilegiati nel dialogo con le amministrazioni territoriali di riferimento, con le istituzioni, con le associazioni datoriali e con le singole realtà imprenditoriali, così come con le categorie professionali e con l’articolato mondo del non profit. I Dipartimenti dell’area medica svolgono, altresì, un ruolo rilevante nei progetti di formazione continua e di gestione della salute pubblica.
4. L’Ateneo crocevia di incontri di paesi e culture diverse
Le collaborazioni scientifiche e didattiche e gli scambi con studiosi di altri Paesi assicurano all’Ateneo l'apertura e la fecondità che solo il confronto con esperienze diverse può garantire.
UniPa si impegna a migliorare la capacità di attrarre studenti e docenti stranieri, un tema di particolare criticità, vista la percentuale di molto inferiore alla media nazionale. La posizione strategica del Mediterraneo dal punto di vista geo-politico, con particolare riguardo al processo di integrazione tra le sponde Nord e Sud, rappresenta un’opportunità per attrarre studenti stranieri. In questo ambito, il Centro Interdipartimentale di Ricerca (CIR) Migrare, svolge un ruolo essenziale sia nell'ambito della ricerca, sia riguardo al coordinamento e all’impulso alle attività di formazione e terza missione in tema di migrazioni, mobilità, dignità della persona e promozione dei diritti, in una continua interazione con il sistema scolastico e con il ricco tessuto della società civile. Le attività del CIR Migrare si integrano fortemente con la Scuola di Lingua italiana per Stranieri, centro di innovazione nella formazione, nella didattica e nella ricerca sull’italiano come lingua non materna. Un ruolo particolarmente rilevante rivestono i percorsi di formazione per docenti e operatori dell’accoglienza, i progetti di inclusione linguistica per giovani ed adulti migranti, le collaborazioni con università straniere, nell'ambito di efficaci interazioni con una rete ampia di soggetti pubblici e privati.
UniPa si impegna a incentivare le iniziative volte a migliorare l’internazionalizzazione attraverso:
- l’aumento del numero di accordi internazionali per il rilascio del doppio titolo, del numero di insegnamenti in lingua straniera e della mobilità ERASMUS;
- l’incremento della mobilità internazionale di studenti, di docenti e del personale tecnico-amministrativo-bibliotecario;
- il potenziamento del ruolo del Centro Linguistico di Ateneo, in grado di offrire supporto ai CdS, agli studenti e alle strutture interne secondo le indicazioni del Common European Framework of Reference for Languages;
- la promozione della partecipazione a progetti di alta qualificazione;
- il reclutamento per chiamata diretta di docenti con curriculum di pregio.
5. Sostenibilità, digitalizzazione, benessere e inclusione
L’Università di Palermo è uno dei principali attori del territorio siciliano e, pertanto, ha il dovere di contribuire direttamente alla sostenibilità, non soltanto attraverso la formazione e la ricerca, ma anche effettuando scelte energetiche, di mobilità e di approvvigionamento sostenibili, in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici delle attività connesse con il proprio ruolo istituzionale. UniPa si impegna a contribuire con soluzioni innovative, partecipate e condivise al raggiungimento delle sfide globali e a centrare i Sustainable Development Goals (SDG) fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che pongono sotto una luce del tutto nuova la cultura della sostenibilità, sulla base di un approccio interdisciplinare e trasversale, capace di attraversare temi come le pari opportunità, l’accesso all’istruzione, la realizzazione di istituzioni democratiche. Tale ruolo si svolge in cooperazione con tutti i Dipartimenti, le Strutture e le Aree Amministrative. A tale scopo, è stato istituito il Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica di Ateneo, con l’obiettivo di divenire un catalizzatore di iniziative che incrocino i temi della sostenibilità e degli SDG dell’ONU, per promuovere e incentivare le attività di ricerca dell’Ateneo nel campo della sostenibilità e favorire il rafforzamento e lo sviluppo dei percorsi formativi a tutti i livelli.
Uno degli obiettivi fondamentali che l’Ateneo intende perseguire è quello di garantire a tutti, sia agli studenti sia al personale, pari opportunità di benessere, assicurando la migliore fruizione e valorizzazione delle risorse disponibili. La gestione e la valorizzazione di un patrimonio tanto esteso e articolato spaziano dagli interventi edilizi a quelli di sostenibilità ed efficientamento energetico, di supporto alle attività didattiche e di ricerca, di sviluppo di nuova imprenditorialità e di terza missione, di supporto alla mobilità, alla sicurezza, all’accoglienza e all’inclusione, anche attraverso la digitalizzazione dei processi.
A tal fine, l’Ateneo si impegna a potenziare il ruolo dei Centri di Ateneo già menzionati, alcuni dei quali di nuovissima istituzione, tutti ugualmente coinvolti pur operando in campi differenti: Aten Center, il Centro “Migrare”, il Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica di Ateneo, il Centro di Studi Avanzati, la Scuola di Italiano per Stranieri, il Centro ‘Artemisia’ per gli Studi e le Politiche di Genere, il Centro di Ateneo per le Disabilità e Neuro-diversità, il Centro per l'Innovazione ed il Miglioramento della Didattica Universitaria, il Servizio Integrato di Ateneo per il Supporto Psicologico, lo Sportello antiviolenza per le Pari Opportunità.
L’Ateneo si impegna a valorizzare il merito nelle politiche di potenziamento e sviluppo del personale docente e TAB.
Da quanto scritto sopra, deriva la necessità di dotare l’Ateneo:
- del Piano di Sviluppo della Qualità e della Dotazione degli Spazi Architettonici ed Edilizi e dei relativi piani attuativi;
- del Piano per l’accessibilità architettonica e sensoriale/Piano per l’eliminazione delle Barriere Architettoniche;
- del Piano dell’efficientamento energetico degli edifici universitari;
- della programmazione di azioni strategiche di prevenzione della produzione dei rifiuti e di raccolta differenziata.
A seguito dell’aggiornamento delle Politiche di Ateneo per la Qualità, il PQA ha definito le Azioni per la Politica di Qualità dell’Ateneo da intraprendere nel 2024 per il raggiungimento a breve termine degli obiettivi del Piano Strategico di Ateneo 2024, contenuti nelle seguenti linee strategiche di Ateneo:
Linea 1: La ricerca come missione trainante
Linea 2: L’alta formazione generatrice di futuro e strumento di inclusione
Linea 3: La Terza Missione per una università al servizio del territorio
Linea 4: Internazionalizzazione: un Ateneo crocevia di incontri di paesi e culture diverse
Linea 5: Un rafforzato senso di comunità accademica per dipendenti e studenti
Linea 6: Sostenibilità, benessere e qualità degli spazi
Linea 7: La trasformazione digitale, la semplificazione e l’ottimizzazione dei processi
Il PQA ha individuato 92 azioni e, per ciascuna di esse, è indicata almeno una delle figure di prorettore di riferimento che, in sinergia con il Rettore e il Prorettore Vicario, assume il coordinamento dell’azione svolta dai vari attori, inclusi coloro che svolgono le proprie funzioni nelle Aree dell’Amministrazione di Ateneo sotto il coordinamento del Direttore Generale. Inoltre, quando necessario, per documentare la sostenibilità finanziaria per lo svolgimento dell’azione, si indicano le risorse reperibili nel Bilancio unico di previsione d'Ateneo E.F. 2024.
Le 92 azioni individuate dal PQA sono state integrate con quelle proposte, durante la seduta del CdA, dal Prof. Onofrio Scialdone, Presidente della Commissione Didattica e Ricerca:
- Favorire il reclutamento di docenti in SSD con elevato carico didattico;
- Incremento del numero di aule;
- Potenziare il supporto amministrativo ai corsi di studio e agli studenti stranieri anche tramite il rafforzamento delle U.O. dedicate;
- Questionario sul benessere. Redazione di un nuovo questionario completamente anonimo rivolto a tutto il personale TAB dell’Ateneo predisposto dagli organi di governo con il supporto del PQA.