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Performance e azioni migliorative dei CdS a partire dalle SMA

28-giu-2024

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L’ANVUR fornisce annualmente agli Atenei, entro il mese di luglio, una Scheda indicatori di Ateneo e una scheda analitica dei CdS attivi nell’anno di riferimento.

Gli indicatori forniti dall’ANVUR sono utili all’attività di monitoraggio e di autovalutazione e promuovono la definizione delle politiche interne di qualità e delle strategie di miglioramento della performance negli Atenei e nei CdS.

I CdS svolgono annualmente una riflessione critica sull’andamento degli indicatori, individuando le eventuali criticità. Gli esiti di tale riflessione e le proposte di miglioramento vengono illustrati in un sintetico commento nell’apposita sezione delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA).

Il monitoraggio annuale offre la possibilità di analizzare cinque aspetti delle carriere accademiche degli studenti:

  1. Regolarità;
  2. Risultati delle attività formative;
  3. Internazionalizzazione;
  4. Soddisfazione;
  5. Occupabilità

nonché la consistenza del corpo Docente.

Le SMA costituiscono per l’Ateneo uno strumento utile a promuovere il miglioramento costante, poiché, tramite il monitoraggio annuale di determinati parametri, offrono un importante contributo per il controllo ela verifica del sistema di qualità, delle strategie adottate e del grado di raggiungimento degli obiettivi.

Il PQA ha analizzato le performance dei singoli CdS e l’approccio di ciascuno di essi al miglioramento delle aree problematiche, mettendo in evidenza alcune criticità e caratteristiche peculiari della performance complessiva dell’ateneo.

Dall’analisi delle SMA di ciascun CdS, esaminate per Dipartimento di riferimento, emergono le seguenti criticità trasversali:

a) avvii della carriera degli studenti, in particolare nelle LM;

b) internazionalizzazione;

c) un rallentamento nella regolarità delle carriere;

d) strutture didattiche;

e) limitata conoscenza dei processi di AQ da parte degli studenti.

Il PQA ha proposto alcune possibili direttrici di intervento per la discussione interna agli OO.GG., coerentemente con gli obiettivi 2.1 e 4.2 del Piano strategico di Ateneo 2024/27. Le proposte tengono conto di interventi già avviati, quali:

  • il monitoraggio dei risultati delle attività di orientamento in ingresso, delle attività di sostegno per gli studenti con lacune nella preparazione iniziale e dei servizi di counseling e delle attività di tutorato funzionale al miglioramento degli avvii della carriera degli studenti;
  • il monitoraggio e la programmazione degli interventi sulle strutture didattiche e la copertura Wi-Fi in Ateneo, funzionale al miglioramento delle strutture didattiche;
  • La elaborazione da parte del PQA, di concerto con il Prorettore alla vita studentesca e con le associazioni studentesche, di contenuti per brevi video informativi sui processi di AQ, con l’intento di diffonderli all’interno della comunità accademica.

Coerentemente con gli obiettivi 2.1 e 4.2 del Piano strategico di Ateneo 2024/27, il PQA ha elaborato un complesso di proposte, sulla base delle quali il CdA ha deliberato di:

  1. Sollecitare i CdS e i Dipartimenti, nella progettazione ed erogazione della didattica, ad attuare un approccio all'apprendimento e all'insegnamento incentrati sullo studente, che incentivi ad assumere un ruolo attivo nei processi di apprendimento e contribuisca a stimolarne la motivazione, lo spirito critico e l’autonomia organizzativa, in particolare attraverso l’incentivazione dei docenti a partecipare alla formazione sulla didattica innovativa, supportata dal CIMDU;
  2. Programmare la destinazione di adeguate risorse per progetti sullo sviluppo di nuove metodologie per la didattica innovativa finanziati dall’Ateneo, coerentemente con le linee guida dell’ANVUR sul riconoscimento e la valorizzazione della docenza universitaria;
  3. Promuovere il contributo dei Dipartimenti alle iniziative di costituzione dell’associazione degli Alumni, al fine di coinvolgere questi ultimi nel miglioramento della qualità della formazione, del placement e dell’internazionalizzazione;
  4. Sollecitare i CdS e i Dipartimenti, nella progettazione e nell’aggiornamento dell’offerta formativa, a cogliere le potenzialità e le esigenze espresse dal contesto di riferimento, tramite consultazioni con le parti interessate, azioni di riesame, ponendo particolare attenzione alle possibilità occupazionali dei laureati o al proseguimento degli studi nei cicli successivi;
  5. Sollecitare i CdS, anche attraverso le CPDS, a identificare nuovi indicatori in modo da valorizzare iniziative interne allo stesso CdS o individuarne di nuove, con particolare riferimento all’internazionalizzazione.