Bando di concorso per trenta posizioni di categoria B3, a tempo indeterminato, in regime part-time al 50%, destinato al personale che abbia svolto attività di lavoro agricolo presso una università. È questa la proposta approvata, durante la seduta dello scorso 18 aprile, dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, con l’obiettivo di superare la condizione di precarietà che ha contraddistinto, sino ad oggi, l'attività dei lavoratori agricoli e di poter garantire una maggiore continuità dei servizi svolti.

Nel 2024, sono stati 96 gli operai agricoli assunti con contratti stagionali e impiegati nella cura del verde della cittadella universitaria, nei campi sperimentali del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali e all’Orto Botanico. Questi lavoratori, come negli anni passati, svolgeranno un numero di giornate lavorative compreso tra 101 e 105, per un impegno di spesa a carico dell'Ateneo di circa 1,4 milioni di euro (di cui una parte coperta con i biglietti di ingresso all'Orto Botanico e una parte su progetti di ricerca dei colleghi del SAAF). La scelta di bandire posizioni di categoria B3 con contratto part-time permetterà di sostituire almeno una parte dei contratti di tipo stagionale con contratti a tempo indeterminato, con costi a carico dell’Ateneo paragonabili a quelli degli attuali contratti.

Il bando per le nuove posizioni verrà pubblicato entro fine aprile. Durante il periodo di validità della graduatoria si potrà procedere, negli anni futuri, a successivi scorrimenti per ridurre ulteriormente il numero di contratti annuali a favore di quelli a tempo indeterminato.