Programma ERASMUS+ CALL 2019 - ESITO CANDIDATURA AZIONE KA107 – International Credit Mobility- Programmi ed Ordinamenti didattici internazionali 19/07/2019
Il progetto “ERASMUS+ KA107 - International Credit Mobility” presentato dall'Università degli Studi di Palermo per la call 2019 al fine di istituire accordi di mobilità per inviare e ricevere studenti, dottorandi e personale in paesi partner in tutto il mondo, ha ricevuto la valutazione dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire).
L'esito della valutazione è risultata positiva con il finanziamento dei i paesi extra-eu presentati da UniPa e nello specifico: Giordania, Palestina, Tunisia, Ucraina, Albania, Canada e Viet Nam.
Le azioni di International Credit Mobility per UniPa sono cominciate nel 2015 con la Tunisia. In seguito, nel 2017 si sono istituiti accordi con altri tre paesi (El Salvador, Tunisia e Vietnam), nel 2018 si sono istituiti accordi con con i paesi Bielorussia, Serbia, Tunisia, Ucraina, USA e Vietnam, e nel 2019 si sono istituiti accordi con Giordania, Palestina, Tunisia, Ucraina, Albania, Canada eViet Nam, grazie alla capacità di gestione di programmi ed ordinamenti didattici internazionali da parte dell’amministrazione di Ateneo.
In Sicilia, più opportunità di formazione Erasmus+ per studenti, docenti universitari, alunni e insegnanti delle scuole. 09/07/2019
L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire ha firmato il 6 giugno scorso una convenzione con la Regione Siciliana per promuovere una sinergia nella gestione dei fondi Erasmus+ con quelli del Fondo Sociale Europeo destinati all’istruzione e alla formazione. Dei contenuti dell’accordo e dei criteri di assegnazione dei finanziamenti se ne è parlato il 9 luglio a Palermo, nell’Assessorato Regionale all’istruzione e alla formazione professionale, nel corso di un incontro tra l’Agenzia Erasmus+ Indire, la Regione Siciliana e i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale, delle Università, dei conservatori, delle accademie e degli enti locali.
A seguito dell’accordo con la Regione Siciliana, l‘Indire diventa organismo intermedio del POR FSE Sicilia 2014-20 per il potenziamento del Programma Erasmus+. La dotazione finanziaria del Fondo Sociale Europeo nella Regione, pari a 6 milioni di euro, consente di realizzare numerosi interventi. Tra questi, l’aumento del numero di borse per la mobilità Erasmus per gli studenti universitari siciliani e un potenziamento del networking tra le università a livello europeo. L’accordo permette anche di incrementare la capacità del sistema di istruzione superiore regionale di attrarre un maggior numero di studenti dall’Europa in Sicilia. Inoltre, sono in programma azioni per le scuole secondarie di secondo grado, per incentivare le esperienze all’estero di docenti e alunni e gli scambi di buone pratiche. Tra gli interventi, viene favorita la cooperazione tra il sistema scolastico e universitario siciliano e le realtà educative di altri Paesi del Mediterraneo.
In Italia, il 2,2% di iscritti nelle Università riceve borse di studio per programmi di mobilità internazionale Erasmus+. In Sicilia la partecipazione arriva all’1,4% degli iscritti. Nel 2016-17 sono partiti dalla Sicilia per una mobilità all’estero 1.142 studenti, mentre i giovani europei che sono stati accolti nelle università siciliane sono 568. Nel settore scuola, la Sicilia presenta valori tra i più alti in Italia, in termini di partecipazione a programmi Erasmus di mobilità internazionale. Sono infatti 189 i progetti finanziati, con 5.127 docenti autorizzati e una stima di oltre 650 mila studenti coinvolti. Rispetto alla comunità eTwinning, la Sicilia, con oltre 7 mila docenti, è la prima tra le regioni italiane in termini di iscritti alla piattaforma, mentre l’Italia è secondo Paese in Europa con quasi 65 mila docenti.
«Grazie alla convenzione con la Regione Siciliana – dichiara Flaminio Galli, Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire – l’Istituto avvia un percorso per favorire e migliorare l’integrazione tra i diversi finanziamenti europei per l’istruzione. L’accordo aumenta la mobilità non solo degli studenti universitari, ma anche di insegnanti, alunni e istituti scolastici superiori coinvolti in progetti Erasmus+. E, soprattutto, fornisce strategie e strumenti per una maggiore internazionalizzazione delle università e delle scuole del territorio. La convenzione va nella direzione delle priorità della Commissione europea per un’istruzione più inclusiva verso chi si trova in una situazione di svantaggio sociale, economico o geografico. Una pratica che può essere replicabile anche in altre regioni italiane».