Acqua per il consumo umano: soluzioni tecniche per garantire la qualità di una risorsa limitata - 7 Ottobre 2016
Il controllo della qualità dell'acqua ha assunto ormai da tempo un'importanza pari a quella della sua quantità. Infatti, a interventi tradizionalmente mirati all'aumento della quantità di risorse idriche da mettere a disposizione dei differenti usi, si sono andati sempre più affiancando altri finalizzati sia al recupero di risorse di qualità inadeguata, al fine di aumentare la disponibilità della risorsa e far fronte agli accresciuti fabbisogni, sia al miglioramento di altre non più utilizzabili, causa l’introduzione di limiti più esigenti, quasi sempre di origine comunitaria, applicati alle caratteristiche fisiche, chimiche o microbiologiche delle acque stesse.
I settori di intervento per il controllo e il miglioramento della qualità delle acque interessano differenti comparti dell’intero ciclo di gestione delle risorse idriche. Infatti, oltre che i più tradizionali interventi a protezione delle fonti di approvvigionamento, che comportano spesso la necessità di sottoporre queste a trattamenti di potabilizzazione, occorre anche garantire il mantenimento della qualità dell’acqua sia nei sistemi di trasporto e distribuzione, sia negli impianti interni. Sotto questo punto di vista, particolare attenzione va riposta sui materiali adottati e sulle apparecchiature che possono essere installate lungo linea per il controllo e l’eventuale miglioramento dell’acqua.
In questo contesto, la Giornata di Studio mira a fare il punto sulla definizione degli standard normativi previsti per le acque destinate al consumo umano, sulle tecniche adottabili per il controllo della qualità e sui rischi di tipo sanitario connessi con l’uso di
acque di insufficiente qualità; particolare attenzione sarà dedicata al controllo della qualità dell’acqua in ambito sanitario, dove tale problematica assume un ruolo di primo piano per la garanzia del servizio e del paziente.